-prologo-

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È una fresca mattinata di settembre,e io e i miei amici stiamo giocando,a calcio,pallavolo,la famiglia,uno,e tanti altri giochi che a stento ricordo.
Noi bambini siamo imprevedibili,e come sempre giochiamo al centro della strada. Ma questo non è un problema,perché nel ghetto ci conosciamo tutti,e si sa che noi bambini giochiamo proprio li,quindi le macchine vanno piano.
Ma quel giorno non fu così.

Estefan<<ragazzi io mi scoccio di giocare alla famiglia,giochiamo a calcioo!!!>> disse con tono scocciato.
Alisia<<daii ste giochiamo ogni giorno a calcio!!>>
Cook<<dai ragazzi non iniziate a litigare!>>
iris<<infatti ragazzi cook ha ragione>>
Estefan<<ma non è giustooo!!!!>>
Alisia<<ste stai zitto>>
Estefan<<eeeh gne gne>>
Alisia<<ti picchio>> dissi iniziando a rincorrerlo.

Ci fermammo dal momento in cui passò un camioncino nero.
Tutti noi bambini ci fermiamo a guardarlo,pensavamo fosse un camioncino dei gelati? o che fosse arrivato un pacco.
Neanche il tempo di capire cosa fosse che si apre lo sportello,ed un uomo con un passamontagna scende da li sopra,e viene contro di me.
io,ovviamente,avendo solo 6 anni,non riuscii a ribellarmi. Mi tirò con forza e mi chiuse nel camioncino. Mentre sentivo gli altri ragazzi sbattere i pugni contro il camioncino e urlare <<FATELA USCIREEE>> non ci fu verso di convincerli,e partirono.
Partirono per non so dove,in questo camioncino non c'è neanche un finestrino.
È tutto buio,a sto punto che faccio?
Mi accovacciai a terra e mi addormentai.

Mi svegliai di scatto dal momento il cui le portiere si aprirono,ed entrò la luce,che mi accecò gli occhi.
Uno dei due tizi,mi prese in braccio,e mi schiaccio la faccia contro il suo petto,mantenendomi la testa.
Riesco a vedere solo con la coda dell'occhio.
Entriamo in questa casa,fatta di mattoni rossi,il tizio continua a camminare,e mi porta nel giardino del retro,dove c'è una casetta di legno.
Entriamo dentro,e accende una lampadina.
Perché sono qui?

I due finalmente si levarono i passamontagna,erano due signori,uno biondo,e uno moro.
Il biondo si avvicinò a me,e mi levò la mia maglietta preferita,di minnie. La lanciò a terra,e mi prese in braccio.
Mi fece sedere a terra con le spalle al muro. Mi prese prima un braccio,poi l'altro,e mi attaccò al muro con delle manette.

Io ero li,seduta a terra,cercando di capire cosa volessero fare.
Avevo solo 6 anni,potevo mai immaginare ciò che mi aspettava?

Il signore moro uscì dalla casetta di legno,ma dopo poco entrò nuovamente con uno scatolino blu in mano.
Cos'è? forse è un regalo per me!?
Lo apre,e tira fuori una cosa,non so casa sia,è di forma quadrata,ed è blu.
Se vogliono farmi un regalo hanno sbagliato,a me non piace il blu!
Quel signore ne passò uno al biondo.
Ed entrambi iniziarono a togliersi i vestiti.
Cosa stanno facendo? Magari devono cambiarsi?
Chiusi gli occhi,ma sono sempre stata una bambina curiosa,quindi li apro di nuovo.
Erano nudi,NUDI?!?
Entrambi aprirono quei cosi blu,e usci un palloncino? cos'è quella roba?
Ci soffiarono dentro,e infilarono dentro il loro,beh ecco,avete capito.
Mah? cosa vorranno mai fare?

Pensavo ingenua a soli 6 anni.

il signore biondo si avvicino a me,e mi tirò giù i pantaloni.
Alisia<<EII FERMO MA CHE FAII!!!>>
tizio moro<<è inutile che urli nessuno ti sentirà>>
A quelle parole mi resi conto che forse quelli non erano palloncini,e quello che mi volevano fare non era un regalo..

Il signore biondo mi sfilò anche le mutandine di minnie,e le lanciò insieme al pantalone.
Sono nuda,perché? cosa devono fare?
Si avvicinò a me,e mi mise il suo membro dentro,con violenza.

Cosa vi aspettate da una bambina che non ha mai avuto rapporti? Ovviamente dolore,e urla.

Iniziai ad urlare e piangere per il dolore.
Ma lui non si fermò,faceva versi strani.
Dopo poco esce da me,ed entra l'altro,va ancora più veloce e più forte. Sto esplodendo,le mie gambe iniziano a tremare attorno ai fianchi del moro.
tizio moro<<Ti sta piacendo>> disse con tono stanco e facendo sempre quei versi.
tizio biondo<<non credo proprio>> disse ridendo.
Dopo poco esce anche lui,e mi girano. E adesso cosa vogliono fare?
Non so chi dei due,ma me lo mise dietro con prepotenza. Faceva ancora più male di prima.
Ovviamente fece ciò anche l'altro.
Si levarono quei palloncini da lì,ed il biondo si avvicinò alla mia faccia.
Biondo<<Apri la bocca,APRI LA BOCCA>>
io deglutisco rumorosamente,e faccio cio che
mi ha detto.
E non potete crederci,mi mise quel coso schifoso il bocca,stavo per vomitare che schifo. Faceva avanti e dietro.

Continuarono così per non so quanto tempo,e quante ore.

Lo fecero in continuazione per ben tre giorni.

Mentre il moro me lo metteva avanti con violenza,sento un botto,come se qualcuno avesse sfondato una porta.
Giro lentamente la testa,e vedo mio padre,seguito da due suoi uomini.
Sulla mano sinistra ha un guanto,sulla destra ha un coltello.
Il moro esce velocemente da me,e si alza in piedi.
I due uomini di mio padre bloccano quei due,e mio padre si avvicina a loro.
Con la ma o sinistra gli prende il membro in mano,e con il coltello nella destra glielo taglia,prima ad uno e poi un altro.
A quella scena,e a tutto quel sangue chiusi gli occhi.
Successivamente sento due botte potenti,apro gli occhi e vedo i due stesi a terra senza vita.

Garcîa<<GIRATEVI!>> ordina ai suoi uomini.
I due obbediscono,e si girano.
Mio padre si avvicina a me,mi toglie le manette,e mi avvolge in una copertina,tutto ciò con delle lacrime agli occhi. Fu la prima ed ultima volta che vidi mio padre piangere.

Uscimmo fuori da quella casa,ed entrammo nella macchina di papà,per poi andare all'ospedale.
Arrivati li mi fecero degli accertamenti.
Dicono che è tutto ok,e che non ho lesioni interne. Cosa sono?Bah.

Mio padre a quel punto mi riportò in macchina,e arrivammo a casa.
mi addormentai sulla sua spalla. Mi ricordo solo che mi sono svegliata sul mio letto con mio padre affianco.
Garcîa<<Ali che ne dici se ti fai un bagnetto?>>
Io annuisco e papà mi prende in braccio,mi porta in bagno e apre l'acqua della vasca da bagno.
Garcîa mi toglie delicatamente la copertina,e mi poggia nell'acqua calda della vasca.
Garcîa<<Alisia io vado di sotto,appena hai fatto chiamami ok?>>
Alisia<<va bene papà>>
Garcîa uscì dal bagno e io mi misi li a riflettere.

Mi hanno fatto ciò che vedo nei film? quelle scene in cui papà dice "copriti gli occhi",cosa che io non faccio mai perché sono curiosa di vedere.
Quindi adesso sono sporca? io mi sento tale.

Ed inutile dire che dopo quel fottutissimo giorno,appena ho avuto l'occasione,sul mio braccio destro è comparsa medusa,figura della mitologia greca. La donna che veramente ha passato quello che ho passato io,l'unica che potrebbe capirmi.

my kind of man (ITALIANO)-Tomkaulitz-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora