Arrivarono alla casa di Bakugou una mezz'ora dopo; la casa era grande, ma molto grande. Era di colore marrone con una siepe che le faceva da corona in cima.
<Baka siamo arrivati, questa é casa mia, é giá vuota quindi puoi sitemarti subito> disse il Porcospino.
All'interno era semplice, niente di sfarzoso, una classica casa Giapponese, ma non tradizionale.
La camera dove avrebbe dormito Yuzuki era accanto a quella di Bakugou. <NON TI AZZARDARE AD ENTRARE IN CAMERA MIA O TI FACCIO ESPLODERE> ribadí Bakugou, sempre col suo tono CALMISSIMO <tranquillo, non ci sarei entrata lo stesso, non penso ci sia qualcosa di speciale...> In realtá Yuzuki pensava che c'era qualcosa di molto speciale, che evidentemente Bakugou non voleva che vedesse, in ogni caso una volta che il Porcospino se ne sarebbe andato ci avrebbe dato uno sguardo...
<La cucina é di lá, il bagno é in comune con la camera come la scrivania dove puoi fare quello che ti pare. E ripeto, NON ENTRARE IN CAMERA MIA>
<Se continui a dirmelo mi fai pensare che ci sia qualcosa... Comunque tranquillo, non ci entro se vuoi> disse Yuzuki.
<Brava Baka> affermó Bakugou
La guace di Yuzuki si tinsero leggermente, ma non ci badó molto: Bakugou era un bel ragazzo, con un quirk potente, un fisico da Dio Greco...
Quindi Yuzuki non si stupí quando sentí caldo.
<Ora vado altrimanti Aizawa mi fa lavare tutti i bagni della YEI> <Aspetta, un ultima cosa: hanno detto qualcosa sul fatto della mia scomparsa?> Domandó Yuzuki.
<Tutte sono tristi, ai ragzzi importa poco niente ma comunque sono tutti un po' giu. E Aizawa ci chiede ogni giorno se abbiamo notizie> Rispose Bakugou <Va bene, Tu continua a non dire niente, d'accordo?>
<Tranquilla Baka non apro bocca> detto ció se ne andó.Yuzuki si mise a sistemare la sua roba, ovvero tirare fuori libri, manga, quaderno e carboncino, mettersi sulla scrivania accanto al letto. Passó il resto del giorno a leggere i suoi libri, ne lesse due: Due cuori in affitto e Innamorati pazzi, entrambi di Felicia Kingsley. Parlavano di tutta la storia di un'uomo di nome Blake, e di una donna di nome Summer...
Yuzuki li invidiava, voleva anche lei avere qualcuno che la trattasse come Blake trattava Summer:voleva che qualcuno le aprisse la porta della macchina
Voleva che qualcuno la amasse come si amavano loro: un'amore eterno
Voleva amare, voleva vivere ogni giorno di piú
Voleva vestiti sparsi, la porta chiusa e amore ovunque
Voleva...
Ma non poteva...
Non poteva perché era in una casa di un amico perché i suoi genitori non la amavano come gli altri genitori amavano i propri figli, non poteva perché era da sola, senza nessuno a cui piacesse, senza nessuno da amare.
Si mise a disegnare per distrarsi dalla splendida storia appena finita. Prese il carboncino, la gomma, lo sfumino e si mise a pensare..
Cosa disegnare dopo aver finito di legger una delle storie piú amate di Booktook?
Yuzuki spremé le meningi per pensare a cosa avrebbe potuto disegnare, ma nella sua testa c'era solo caos:
le voci dei genitori che la insultavano,
le altre ragazze che le sparlavano dietro per via delle ferite inflitte dal suo stesso quirk,
il rumore delle lacrime nelle notti insomni...Caos...
L'unico tipo di disegno che le permetteva di rappresentare ciò che pensava in quel momento era il
Vent Book, cosí mise apposto tutto e prese la penna nera, e perché no? Anche la penna rossa per fare il sangue. Si mise a disegnare un cuore infranto che sanguinava, poi qualche occhio, un teschio qua e la, e dopo qualche altra ragnatela ebbe finito due pagine di quaderno
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