Passato ✓

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Era la cosa piú vera che Yuzuki avesse mai sentito, il passato era passato, ma c'era stato e quello che aveva fatto non si poteva cancellare.

<E allora perché non ti sei ancora vendicato?> domandó Yuzuki
<Perché non ne ho avuto l'occasione, quando l'avró sapró coglierla ad occhi chiusi>rispose Dabi.

Intanto la mano di Yuzuki stava pulsando leggermente, ed era piena di sangue secco che al minimo movimento si sgretolava come fosse fatto di cera; Yuzuki fece scrocchiare le dita della mano sana, e poi cercó di pulirsi l'altra causandosi peró altro dolore.

<Quella ferita te la sei fatta al negozio vero?> disse Dabi facendo girare Yuzuki e nascondendo la mano
<Mh>
<Vieni>
Dabi si alzó e scese dalle scale raggiundo la porta davanti al futon, l'aprí rivelando un bagno piú pulito di quanto ci si aspettasse, si abbassó ed aprí uno sportello, ne estrasse una bottiglietta di acqua ossigenata, delle fascie e dell'ovatta.

<Siediti> le ordinó Dabi facendo cenno al futon. Yuzuki fece come le aveva detto ed aspettó Dabi guardandolo mentre chiudeva lo sportello e si dirigeva verso di lei.
Yuzuki era seduta a gambe incrociate alla fine del futon, e Dabi da la sotto era imponente, quando si abbassó alla sua altezza Yuzuki avrebbe voluto spettinargli quei perfetti capelli della sua stessa tinta.
Dabi si sedé di fianco a Yuzuki ed aprí il tappo del flacone, versandone un po' sull'ovatta.
<Dammi la mano>
Yuzuki allungó il braccio e glielo mise vicino all'ovatta che reggeva in mano, Dabi gliela prese e tamponó la ferita che squarciava la nocca del medio.

Bruciava da morire, ma Yuzuki non fece mostrare il minimo dolore, dopo Dabi prese il rotolo con le bende e inizió a fare una serie di giri intorno alla sua mano facendola sembrare una che faceva pugilato.

<Fatto. Se non sbaglio avevi una fasciatura anche sull'altra mano la prima volta che sono venuto ad allenarmi>
<Forse lo specchio non era giá cosí quando ho comprato la casa...> disse Yuzuki distogliendo lo sguardo da quelle iridi mortali e fingendo di ammirare la fasciatura.

<Yuzuki. Non é colpa tua> disse Dabi mentre la guardava
<Cosa?> chiese Yuzuki girandosi
<Non é colpa tua>
Perché non dovrebbe essere colpa mia?
<S... si lo so>
<No, non é colpa tua>
<Si lo so, ma->
<No No, Yuzuki> disse Dabi avvicinandosi a lei,
<non é colpa tua>

Fu come un uragano

Yuzuki che tiró fuori tutte le lacrime che aveva trattenuto fino a quel momento, tutta la rabbia che aveva soppresso, tutte le emozioni a cui si era opposta, le tiró fuori in quel momento.
Pianse ed urló, allo stesso tempo, i fulmini le uscivano dalle mani senza controllo,
e dopo neanche 30 secondi risvenne.

Vedeva appannato e vide una mano che si avvicinava alla sua testa, provó ad aprire gli occhi ma la mano scatto subito inditro, e Yuzuki si addormentó.

Si risveglió dopo circa due ore, non trovó Dabi, ma sentiva dei rumori sordi provenienti dal piano di sotto,si alzó ma le inizió a girare la testa e ricadde sbattendo sul ginocchio e sul gomito. I rumori di sotto si fermarono, e Dabi salí trovando Yuzuki per terra.
Si diresse verso di lei e la aiutó ad alzarsi, prendendola in stile sposa, da sotto le ginocchia e dalla schiena mettendo una mano sulla spalla per non farla cadere.
Yuzuki si lasció a quel contatto, cercando di non alleggerirsi troppo per paura di diventargli pesante.

Dabi si sedé sul Futon a gambe incrociate, tolse il braccio da sotto le ginocchia di Yuzuki posandogliele sulle sue, spostó il bracció sulla schiena di Yuzuki abbracciandola.

Avvicinó la sua testa all'orecchio di Yuzuki e le sussurró:<non é colpa tua>

Yuzuki si appoggió al suo petto, o meglio sul suo pettorale, Dabi le spostó una mano sulla nuca, aumentando il contatto tra di loro.
Mise il suo mento sulla testa di Yuzuki, ci rimase per un po', poi alzó la testa e le diede un bacio sui capelli.

Yuzuki stava per urlare dalla gioia

Dabi riappoggió il suo mento sulla testa di Yuzuki, e inizió a massaggiarle i capelli facendo dei movimenti circolari, pettinava e ripettinava la stessa ciocca, poi passava ad un'altra e ricominciava da capo. Se avesse dovuto scegliere un momento in cui rimanere in Loop per tutta la vita sarebbe stato quello.

Yuzuki si rilassó completamente, si abbandonó cercando di non perdere neanche un istanete di quel momento.

<Dici che non é colpa mia per rassicurare me o perché vuoi sentirtelo dire> disse Yuzuki mentre chiudeva gli occhi.
Dabi non smise di pettinare i capelli di Yuzuki, ma irrigidí leggermente i muscoli.
<Perché me lo chiedi?> domandó,
<Non voglio illudermi di te> disse Yuzuki spontaneamente.
Dabi smise di pettinarle i capelli, prese Yuzuki per la mandibola facendole aprire gli occhi.

Fu un attimo
Il tempo di sbattere le palpebre

prima Dabi le teneva la mandibola

Dopo, non appena Yuzuki aveva sbattuto le palpebre si ritrovó le sue labbra

Appiccicate

Alle sue

 Play With Fire {Dabi x Reader}. REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora