SPOILER FABBRICANTE DI LACRIME
ROSE- GIORNO DI SAN VALENTINO A SCUOLA.🦋Il telefono squilló. Yuzuzki aprí gli occhi di malavoglia e si diresse verso lo zaino. Spense la sveglia che aveva postato il giorno prima e andó a vestirsi. Optó per delle calze a rete, una gonna nera che le arrivava a metà coscia, una maglia a maniche lunghe a righe con sopra una maglia nera raffigurante lo la scritta di Attac On Taitan in Giapponese; e sopra al tutto una giacca di pelle bianca lunga. Mise le maglie sotto la gonna, le abbozzó un pó per fare l'effetto pancia piatta e prese una borsa piú piccola dove mise il cellulare e dei soldi. Scese per fare colazione in un McDonald's lí vicino. Prese un caffé e una ciambella. Pagó e si diresse verso il Tatoo&Piercing.
Appena aperta la porta sentí:<YuzuSan! Puoi darmi una mano?> Yuzuzki si diresse verso la voce che proveniva dal retro, attraversó la stanza dove aveva dormito e ció che si trovó davanti agli occhi la stupí non leggermente: Joe stava cercando di trasportare su due mani una scatola rettangolare di almeno un metro quadrato. Yuzuzki andó dall'altro lato dello scatolone e lo afferó per i lati. Lo trasportarono per qualche metro piú in lá poi lo posarono per terra. <Che cos'é?> Domandó Yuzuzki, <Una TV! L'ho comprata poco fa, la metteremo in sala d'attesa; su TripAdvisor dei clienti si sono lamentati della lunga attesa senza intrattenimento e questo posto, a parere mio, é sempre troppo silenzioso per i miei gusti. Quindi é circa una settimana che accumulo soldi e oggi sono andato a comprare questa bellezza!> Joe era molto entusiasta di quest'acquisto.
Disse a Yuzuzki di occuparsi dei clienti mentre lui installava la TV.
Quel giorno Yuzuzki dovete fare due Septum, un Bridge e tatuare un cuore trafitto da una freccia su un braccio di una donna. Quando l'ultima persona se ne fu andata, Yuzuzki andó da Joe per vedere come procedeva.
<Allora? Come va?> Chiese Yuzuzki, <Bene, sono riuscito a fare una parte del lavoro, ma mi ci dovró mettere anche domani. Stavo pensando anche che radio mettere sulla TV. Pensavo di fare un giorno un canale e un giorno un altro.> rispose, <A me va bene tutto, a patto che la musica sia decente>
Yuzuzki di ascolto di musica se ne intendeva, ascoltava dai Beatles ai Police, dai Queen ai Måneskin, dei Rolling Stone ai BlackBear.
Quindi Yuzuzki avrebbe deciso cosa mettere alla radio.
All'ora di pranzo, Joe andó a fare pranzo al Hard Rock Café vicino la sua casa, mentre Yuzuzki non mangió, non aveva fame;
il negozio dalle 13 alle 15 era chiuso quindi Yuzuzki si mise a pulire per terra, passó la scopa, l'aspirapolvere ed infine lo straccio.
Poi sistemó per bene tutti gli "attrezzi"
necessari e poi prese il suo quaderno che teneva sotto il bancone.
Lí, c'erano tutti i suoi appunti di quel lavoro. Joe le aveva detto TUTTO quello che lui sapeva, inclusi consigli e trucchi. Yuzuzki di mise a leggere un po' tutto, anche perché si ricordava poco o niente di come fare i pircing sulla lingua. Quando scattarono le 15 entró Joe dalla porta d'ingresso e aspettarono qualche cliente. Nel frattempo che Yuzuzki finiva di leggere i suoi appunti, erano le 16:30, e ancora non si vedeva nessuno, allora Yuzuzki chiese: <Ma é normale che certe volte non viene nessuno?> Joe dall'altra parte della stanza le disse:<si, non ti preoccupare, certe volte non arrivano persone per giorni... Per me oggi possiamo anche chiudere, tanto non ci sono neanche prenotazioni>
Yuzuzki intanto mise apposto il quaderno e prese la giacca di pelle che era appoggiata su una poltrona.
<Ti va di vedere casa mia?> Chiese d'un tratto Yuzuki. In effetti Joe ci pensó qualche istante, ma poi acconsentí.
Uscirono dal negozio, chiusero a chiave e si diresse ro verso l'appartamento.
<Ma abiti all'Hard Rock Café?> Domandó Joe quando si stavano avvicinando a quella zona.
<Diciamo nella zona vicino. Hai presente quel palazzo bianco alto quattro piani?>, <Quello dove hanno scoperto l'appartamento di quella coppia di villen arrestata qualche tempo fa?>,<Ecco perfetto, ora quell'appartamento é mio.> Disse Yuzuki.
Joe per un attimo rimase sbigottito. Non se l'aspettava, poi peró disse:<Emm... Fico! Quanto é grande l'appartamento?> Domandó, <allora non é né troppo grande né piccolissimo, ma considerando che ci staró praticamente solo la sera per me va benissimo.> Rispose Yuzuki.
Nel frattempo erano arrivati, Yuzuki estrasse le chiavi, giró la serratura e salirono le scale fino al terzo piano. Yuzuki estrasse di nuovo le chiavi e aprí la porta.
Entró per prima seguita da Joe, che si stava guardando intorno ammirato, giró su se stesso guardando da divano alla cucina al piccolo corridoio.
Yuzuki lo invito a sedersi e a bere una tazza di tè che aveva comprato qualche giorno prima. Si misero a parlare un po' di tutto. Si fecero le 18 e Joe salutó Yuzuki, che si mise a lavare le stoviglie e a decidere cosa mangiare per cena.
La coppia di Villen aveva lasciato nella casa letteralmente tutto: cibo, coperte, spazzolini, dentifrici ecc...
Quindi Yuzuki era anche fortunata a non dover comprare determinate cose. Quella sera decise che avrebbe mangiato dei ramen istantanei.
Dopo averli messi in un piatto con dell'acqua calda, coperti con un'altro piatto,aspettó quelche minuto, e apparecchió. Tolse il posto superiore, mescoló i ramen con le bacchette e inizió a mangiare. Erano buoni, ma poco saporiti. Ma a Yuzuki non importava, aveva una certa fame.
Mentre li finiva, pensó a dove e come avrebbe potuto sistemare le sue cose e come avrebbe reso quel posto casa sua: come prima cosa avrebbe comprato e poi messo dei poster delle sue band preferite; poi avrebbe trasferito tutto i suoi libri ad i suoi manga sugli scaffali sopra la scrivania in camera; dopo avrebbe dato un'occhiata al bagno, dove non aveva ancora messo piede (solo visto dalla porta), e se ne fosse stato necessario, avrebbe ritinteggiato le pareti.
Tutte. Di colore. Nero, nero come l'ossidiana, nero come i suoi capelli, nero come🦋 la rosa che Rigel mette nell'armadietto di Nica, nero come, appunto,🦋 gli occhi di Rigel, nero come praticamente tutti i suoi vestiti, nero come lei, come i suoi pensieri, come la sua "vita".
A Yuzuki piaceva ora la sua vita, per carità, le piaceva molto di più di quella con i suoi "genitori", però sentiva che mancava qualcosa, come se la sua vita non avesse...
Il sale, la sua vita era sciapa, senza eccitazione, felicitá, soddisfazione o altro. L'unica persona con cui avevo acose solo era Joe, ma aveva 34 anni, e si, la capiva, ma mai come facevano Jirō e Denki per esempio; ora che Yuzuzki ci pensava, le mancava anche quel porcospino esplosivo di Bakugou, e pensare che l'aveva anche abbracciata, a forza di pensarci a a Yuzuki faceva male la testa, e si sentiva sempre di piú una vuoto, proprio all'altezza dello sterno, tra la seconda e la quinta costola...