Copertina di @Sofiaasamara su Ig
<Allora andiamo a prendere qualcosa da mangiare o muoriamo di fame>
Disse Dabi, <vado io, tu resta qui. Ti va bene il Mc?>
<Va bene qualuque cosa>
<Ok, a dopo>
Disse Yuzuki mentre prendeva i soldi e usciva dalla porta. Si diresse a grandi passi verso il McDonald's e ordinó un asporto, a Dabi prese un BigMc, mentre per lei un Happy Meal.
Andó alla cassa, pagó e tornó all'appartamento. Quando entró non vide Dabi, cosí provó a chiamarlo,
non rispose, peró si sentiva un rumore di acqua proveniente dal bagno, evidentemente si sta facendo una doccia... pensó Yuzuki
Posó la roba sul tavolo e inizió a sistemare. Poi improvvisamente la porta del bagno si aprí, e ne venne fuori Dabi con una mglia larga e dei pantaloni neri che prima non c'erano
<Dove hai preso quei vestiti?>
<Segreto> rispose semplicemente Dabi. Si avvicinó al tavolo e si sedé a capo tavola, dove Yuzuki a eva messo il suo cibo, mentre dallcaltro capo, c'era Yuzuki con un semplice Happy meal. <E tu dopo un allenamento ed essere svenuta ti mangi solo qualla roba?>
<Mhmh> rispose Yuzuki.
Iniziarono a mangiare silenziosamente, Yuzuki finí prima, e mise la testa tra le braccia incrociate e chiuse gli occhi, aveva ancora fame, ma allo stesso tempo con qualunque cosa di attilato si faceva schifo e le veniva da vomitare.
Poi sentí un rumore di sedia che si sposta, e una presenza che si dirigeva cerso di lei, giró la testa e si trovó di fianco le patatine fritte di Dabi.
<Mangia> le ordinó
<Non ho piú fame> mentí Yuzuki
<A me sembra di si. E si vede, non mangi da almeno due giorni non é vero? Sei la metá dell'ultima volta che ti ho visto metti paura>
Detto ció si diresse verso la camera di Yuzuki. Quest'ultima girando la testa si ritrovó le patatine ancora calde davanti al naso, ma allo stesso tempo si ricordava dellcimmahine di lei con i leggins, e del fatto che aveva vomitato subito dopo. Provó a mangiarne una, ma le venne la nausea e corse in bagno per evitare di vomitare dappertutto; cosa che per fortuna non avvenne, ma comunque si sedé accovacciata al muro con le mani tra le ginocchia e la testa tuffata dentro di esse.
<Sono orribile> si disse
<No non lo sei> rispose Dabi davanti la porta
Yuzuki alzó di colpo la testa, trovando la figura imponente di Dabi che la divorava con gli occhi. Yuzuki si sentiva bruciare per quanto era penetrante quello sguardo color cielo.
<Vado a fare un giro> disse Yuzuki non potendo piú sopportare quello sguardo, prese le chiavi ed uscí dalla porta; andó verso il negozio per vedere se c'era ancora Joe,
era chiuso e non c'era nessuno, Yuzuki estrasse le chiavi ed aprí la porta, accese le luci ed andó dietro la cassa, dove aveva dormito prima di prendere l'appartamento. Si accovacció in bagno e si mise nella stessa posizione di prima.
I pensieri la divoravano lentamente, le intasavano il cuore, le bloccavano la gola, ogni minuto in piú rimasto lí, il passato le tornava in testa, i pensieri, le parole e tutto quello che aveva vissuto e che l'aveva resa quello che era le tornó alla mente, le assedió la testa e le impedí di pensare a cose felici. Si alzó e si guardó allo specchio li vicino, stava piangendo, ma le lacrime non cadevano per terra, andavano dagli occhi fino al mento, e poi continuavano sul collo, formando una linea continuamente umida.
Si prese i capelli con le mani ler tentare di non pensare, strizzó gli occhi facendo adere ancora piú lacrime, si guardó allo specchio, e non poté pensare altro che: sono orribile
I pensieri le invadevano talmente tanto la testa che le sembrava di scoppiare.
Urló
Urló finché non aveva piú fiato in gola, finché non le fece male la gola,
poi esplose per davvero: diede un pugno allo specchio nel punto che ritraeva il centro del collo dove c'era la scia delle sue lacrime, ma stavolta non era come nella stanza dello specchio di casa sua, stavolta lo specchio si ruppe subito, e la nocca le faceva talemente che non piangeva piú per i pensieri, ma per il dolore.
Le goccie di sangue cadevano, una dopo l'altra come le sue lacrime.
