10 || Rapporti

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Napoli, 20:30

Sofia era stata al telefono con lui per tutto il viaggio, lo stava a sentire e lo rassicurava. Le dispiaceva vederlo così e in quel momento avrebbe voluto essere con lui e abbracciarlo, forte. Le pesava dover reprimere i suoi sentimenti, cosa che non le era mai successa prima d'ora. Non era mai stata in una relazione e non conosceva bene i suoi sentimenti o il loro significato ma una cosa la sapeva, Massimo era speciale per lei.  Visto che voleva vederla, le aveva dato appuntamento in un bar/ ristorante lì vicino, per parlare meglio, come se le 7 ore di conversazione sl telefono non fossero bastate.

Non sapeva cosa fare, vestirsi normalmente, mettersi qualcosa di carino, truccarsi, non truccarsi...non era un appuntamento, era una cena tra amici, per parlare di qualcosa di molto serio, non voleva dare idee sbagliate...

Alla fine si mise una camicetta bianca, dei pantaloni neri e un po' di trucco, quello che metteva i giorni. Raggiunse il ristorante e lo trovò lì che la aspettava, si vedeva che aveva pianto... appena la vide iniziò a sorridere mentre la guardava sedersi.
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Massimo era lì seduto che la guardava, era molto carina... lo aveva sempre pensato ma visto le circostanze non aveva mai dato peso a questo suo pensiero, però adesso si considerava single. In effetti da quando l'aveva conosciuta meglio aveva anche iniziato ad apprezzarla molto di più. In realtà era una donna premurosa e gentile, con una storia forte alle spalle che l'aveva resa ostile, però aveva trovato la forza di cambiare e questo lo apprezzava tantissimo.

"Hey ciao...stai bene vestita così." Disse lui con un sorriso dolce. "Grazie..." Disse lei un po' in imbarazzo ma felice del complimento. "Allora...tu lo sai perché siamo qui." Disse lui. Sofia annui. "Sofia, sto malissimo, io non ci posso credere. Mi fidavo così tanto di lei, io la amo, però sono amareggiato da lei perché a quanto pare lei non è così innamorata di me...non me lo sarei mai aspettato da lei." Sofia guardò in basso, poi formulò una frase poco decisa. "Sei sicuro di quello che hai visto? Magari potresti aver frainteso....che ne sai della storia che c'è dietro. Lo hai detto tu che non hai sentito la conversazione...non lo so Massimo, mi sembra così strano..." Disse lei. "Sofia sono sicuro di quello che ho visto, e non mi sembra ci possano essere altri significati..." Disse lui, amareggiato. Sofia alzò lo sguardo. "Secondo me dovresti andare più a fondo...almeno confrontati con lei...".Sofia cercava di essere più ottimista e supportante possibile, a che se in realtà avrebbe voluto saltargli addosso e dirgli cosa provasse.

"Grazie per il pensiero Sofì, ma penso di non volerci parlare più, ha fatto una cosa troppo brutta, non penso di poterla perdonare...penso che sia meglio per tutti dimenticarcene e basta..." Disse lui, addentando il cibo appena arrivato.

La conversazione morì in fretta, iniziarono a parlare delle loro vite... parlando man mano Massimo vide nella donna le stesse caratteristiche che aveva Paola, le caratteristiche della donna che amava, caratteristiche che amava e che gliela ricordavano... i due ridevano e scherzavano, come due amici sereni. In quel momento, qualcosa lo portava a pensare che Sofia avesse quello stesso bagliore negli occhi che era caratteristico di Paola e a cui lui non resisteva.

La cena finì in fretta, almeno per loro visto che erano passate 3 ore, i due si dovevano salutare. "Beh...è stata una bella  serata...grazie per tutto..." Disse lei, estraendo il telefono per chiamare un taxi. Massimo prese il braccio. "Ti accompagno..." Disse lui. "Non c'è bisogno...davvero.""Non voglio che tu prenda un taxi a quest'ora, tanto sono solo 10 minuti in moto no?" Sofia si arrese e salì con lui. Il tragitto fu di un silenzio imbarazzante ma piacevole.

"Eccoci....grazie per tutto Massimo..." Disse lui, i due erano particolarmente vicini. Massimo in quel momento ebbe un flashback del suo primo, bellissimo, bacio con Paola. Qualcosa in lui scattò, qualcosa che voleva Paola ma aveva Sofia...e la baciò. Sofia non oppose resistenza, non se lo aspettava ma allo stesso tempo non aspettava altro...

Il bacio si fece  intenso, Massimo la sbatté conto il muro del pianerottolo. Si staccarono per mancanza di fiato e ansimando si guardarono. Massimo la mollò delicatamente, la guardò e poi fece per andare... lasciandola lì con la camicetta aperta e un po' abbassata, il rossetto sbavato e le idee confuse. Anche lui era confuso e trasandato, ma solo di una cosa era sicuro, gli era piaciuto. Paola l'aveva tradito ed era con un altro uomo che la soddisfaceva più di lui, bene. Anche lui aveva diritto a esprimersi allora. I suoi pensieri vennero disturbati da una voce... "Massimo..."Era Sofia, Massimo si fece prendere dai sentimenti che prevalevano in lui, rabbia e rimorso e nostalgia, si rigirò e iniziò a a baciarla senza pietà.

I due  entrarono nel piccolo appartamento, non bellissimo ma carino per essere in affitto in un palazzo non troppo bello, accogliente a modo suo. Arrivarono nella sua camera da letto con un letto matrimoniale un po' disordinato e pieno di vestiti.

Massimo la posò sul letto e le salì sopra, però mentre faceva le sue cose si sentì capovolto. A Sofia non piaceva essere sottomessa, "Io sono sempre al comando comandante...lo tenga in mente."Disse ansimando, Massimo ci stava andando giù pesante, essendo la prima volta Sofia stava già morendo, Massimo ne approfittò per strapparle il reggiseno e divertirsi ancora di più.

Solo una mezz'oretta di giochi Massimo passo ai fatti, buttandola avanti e strappandole le fini mutande a morsi, procurando piacere a  Sofia. Dopo esseri divertito, finalmente penetrò dentro di lei, portandoli entrambi verso una lunga serata.

Mare fuori || Comandante e Direttrice || IllusioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora