12|| Rancore

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Paola era tornata ad Ancona, aveva riflettuto molto sul da farsi e visto che Massimo si era rifatto una vita seguendo l'istinto, lei avrebbe farro lo stesso. Quella stessa sera chiamò Marco a casa sua per parlargli, voleva vendicarsi. Anche se in realtà la vendetta era solo nella sua testa perché Massimo non poteva vederla.

"Paola..." disse Marco una volta seduto in sala. "Marco, scusami, ho sbagliato l'ultima volta, io e Massimo ormai non stiamo più insieme da un pezzo solo che mi serviva tempo per sbloccare i pensieri... direi che adesso possiamo...." Si avvinò e lo baciò. Mettendoci tutta la rabbia che provava in quel momento.

La serata mutò in fretta in altro e il mattino dopo Paola si svegliò soddisfatta ma non felice. Si alzò dal letto, vide Marco che dormiva vicino a lei, tranquillo e sereno. Era stato molto dolce quella sera, avevano parlato e si erano chiariti nei loro punti di vista, Marco si era persino scusato per la sua azione avventata.  Paola si vestì e gli lasciò un biglietto, poi si sarebbero visti comunque al tribunale.

Ogni cosa che guardava per strada e in uffici le ricordava Massimo e Napoli, la città e l'uomo del suo cuore. Per quanto fosse arrabbiata con lui in quel momento, nel profondo sapeva che lo amava e che voleva solo lui, e che era ricambiata. Probabilmente la storia con Sofia era per provare a superarla e stava avendo un effetto migliore che con Marco.... o forse no?

"Hey, sta mattina mi ha lasciato solo?" Disse Marco che la sorprese da dietro, dandole un bacio sulla guancia. Paola rabbrividì internamente, ma fuori fece uno dei suoi dolci sorrisi e lo ribaciò sulle labbra. "Scusa è che dovevo venire in ufficio presto,comunque mi sono divertita ieri sera..." Disse lei, giusto per farlo contento. Lui sorrise, "Anche io, vorrei poter essere sempre a casa..." Disse lui, Paola rabbrividì ancora di più...

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Sofia e Massimo era o in IPM, avevano superato la piccola questione ma entrambi avevano iniziato a fare altre considerazione su loro stessi e sul loro rapporto. Non si erano mai confrontati sull'argomento ma Sofia decise di farlo quel giorno, anchese sapeva che ci avrebbe rimesso...lo faceva per il bene di una persona a cui voleva bene.

Massimo era nel suo ufficio per farle firmare delle pratiche e lei ne approfittò. "Massimo, non è che ti puoi fermare un po' dopo lavoro, qua in ufficio." Massimo rise."Sofì, te l'ho già detto, non possiamo farlo sul divano dell'ufficio, ci vedrebbero, e poi è scomodo."

Sofia rise leggermente."No scemo...seriamente, dobbiamo discutere di una cosa molto importante..." Si fece di nuovo seria. Massimo si fece serio a sua volta."Hai ragione, volevo dirtelo anche io." I due si guardarono con sgrumando complice, sapendo già di cosa avrebbero parlato e probabilmente anche l'esito della conversazione.

IPM di Napoli 19:30

Mentre camminavano Sofia ripensava a come si sarebbe dovuta sentire dal comportamento di Massimo, in fondo si sentiva un po' usata da lui, anche se forse la cosa non era in maniera intenzionale. Arrivarono sul tetto e iniziarono la loro discussione.

Sofia guardò Massimo dritto negli occhi, cercando di trattenere la sua rabbia. "Ok, Massimo, dobbiamo parlar chiaro su dove stiamo andando con questa cosa. Voglio sapere che intenzioni hai e cosa provi davvero per me."

"Sofia...tu per me sei più di un'amica, ti voglio bene e ti sei preoccupata per me quando ne avevo bisogno...." Disse lui. "Ma...?" Disse lei, sapendo che curva voleva prendere. "Penso che il nostro non sia amore, sia un'amicizia confusa per una storia...io e te abbiamo un bel rapporto, continuare ad andare a letto insieme sarebbe solo un modo per rovinarlo..." Disse lui prendendole la mano. Le sue parole la colpirono come una camion, anche se lo sapeva e pensava di essere preparata, la cosa le aveva fatto molto male, soprattutto perché era vera. "Sofia, ti prego di qualcosa...".

"Massimo io pensavo di provare qualcosa per te...onestamente sono delusa, non da te, ma da me stessa....". Massimo le accarezzò la guancia. "Sofia la vita è lunga, sicuramente incontrerai la persona che ti amerà e che tu amerai, e io sarò lì a fare il tifo per te. Ti auguro con tutto il cuore che tu possa un giorno molto presto provare l'amore, quello vero e bellissimo." Disse lui sorridendo.

"Quello che tu provi per Paola, e che non hai mai smesso di provare." Disse lei, Massimo provò a replicare ma Sofia lo interruppe prima."E non negare perché l'ho capito da quando è venuta qua. Io lo so che non mi hai usato per farla ingelosire o altro, ma facendo così stai facendo solo del male a tutti e tre. Penso che sia meglio finirla qua tra noi, anche se devo dire che mi è piaciuto stare conte. Ti sei preso cura di me quando nessuno lo aveva mai fatto e per questo ti sarò grata a vita, però effettivamente hai ragione, io e te non siamo fatti per stare insieme..." Mentre pronunciava quelle parole, Sofia iniziò a piangere.

Massimo la abbracciò forte, la strinse per consolarla e rassicurarla sul futuro. "Massimo vai da lei, si felice con lei, siilo anche per me."."Lo farò, ma prima voglio essere sicuro che tu sia tranquilla e sappi che farò in modo che anche tu sia felice, non ti abbandonerò mai."

I due rimasero su quel tetto abbracciati e in silenzio per un bel po', per poi tornare a casa e prepararsi ad affrontare il futuro.

Mare fuori || Comandante e Direttrice || IllusioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora