Pov Carmine
"Ehi piccolina di papà! Chi te l'ha comprato questo orsacchiotto la nonna? È bellissimo! Fai caro all'orsacchiotto Futu caro"
Prendo la sua manina portandola sul musetto dell'orsacchiotto ma Futura col suo caratterino fa quello che si sente sempre senza "costrizioni".
Così in tutta risposta prende l'orsacchiotto portando l'orecchio alla bocca, ormai mette tutto in bocca, qualsiasi cosa ci si deve stare attento. È proprio vero che quando si diventa genitori si comprendono tutte le preoccupazioni, le arrabbiature, le lacrime dei nostri genitori."Ma no amore povero orsetto se mangi l'orecchio poi quello come la sente la voce tua? Poi mi fai venire voglia di orecchio anche a me! Mamma guarda guarda che orecchio bello! Sarà sicuramente buonissimo!!! E che guanciotte!!! e che cosciotte grassoccie!!!"
Ride. Quanto è bella quando ride! Non si può descrivere quello che sento dentro di me ogni volta che ride.
Le somiglia in tutto, ma quando ride... quando ride è la perfetta fotocopia di sua madre... Nina.
Chissa cosa avresti pensato vedendola crescere. Che madre meravigliosa saresti stata."Amore mio. Quanto sarebbe bello sentire le vostre risate insieme sai Futu? Il tuo sorriso è come il suo. Quando rideva le si illuminavano gli occhi e tutto il viso , proprio come a te, e quelle fossette sulle guancie...le stesse" le accarezzo una guancia proprio mentre mi sorride, innamorata del suo papà
"Mi vedi cosi poco e mi ami così tanto. Sembra come se questa distanza non esistesse, come se vivessimo sempre insieme. Mi dai cosi tanto amore in un tempo così breve. Dovresti avere di più, vorrei darti di più. ... lo farò. Un giorno non ci lasceremo mai più. Combatto ogni giorno,minuto, ora, secondo, per tornare da te e darti tutto l'amore che ho. Il mio e quello della tua mamma che vivrebbe per te. Ti stringerebbe " la stringo" e bacierebbe" la bacio "farò di tutto per farti sentire la sua mancanza il meno possibile, anche se so che ti mancherà ogni giorno".
Asciugo una lacrima, è la prima volta che le parlo così di lei, e so che non ricorderà mai queste mie parole ma sento che devo farlo, ne sento il bisogno in ogni cellula del mio corpo. A volte si sente il bisogno di liberarsi, svuotarsi di tutte le cose non dette per iniziare davvero un nuovo capitolo, per accantonare il passato, non dimenticandolo mai, per fare spazio a una vita nuova.
Pov Wanda
Se c'è una cosa di cui mi pentiró per tutta la vita è di non aver mai ascoltato mio figlio, e non posso e non voglio nascondermi dietro a scuse come non pensavo avesse bisogno di me, no, non posso usare una scusa così vile. Non ho voluto, avevo troppo da fare per interessarmi di mio figlio, per fare la madre, ascoltarlo era una perdita di tempo, era inutile quello che aveva da dire, smancerie, robe da ragazzino. Ora è tardi? Forse si.
Mi siedo fuori dalla porta socchiusa della sua stanza. Carmine e Futura sono dentro, e lui le parla."Combatto ogni giorno,minuto, ora, secondo, per tornare da te e darti tutto l'amore che ho. Il mio è quello della tua mamma che vivrebbe per te. Ti stringerebbe " la stringe" e bacierebbe" la bacia "farò di tutto per farti sentire la sua mancanza il meno possibile, anche se so che ti mancherà ogni giorno".
Le parla e lei zitta zitta, in silenzio, sembra comprendere, molto di più di come io, una donna, sua madre, sia mai stata capace di fare. L'importanza di questo momento di confessioni di un ragazzo che si è ritrovato padre, da solo, senza mai essersi sentito figlio.
Lo sento descriverle la sua mamma, con così tanta attenzione ai particolari che sembra di vederne un ritratto perfetto."Era nu vulcano. Sprizzava energia da tutti i pori, comme e capill suj. Chillu fascio e capille ricci e lunghi. Erano la dannazione suja jevene sempe a' ro' vulevene essi. Me riceve sempe <<tra e capille tuoj e e miei quanne avremo na figlia starà apposto>>. Nun c'eri e eri già nei suoi pensieri, nei suoi sogni cchiù segreti"
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Nuij (Carmine e Rosa)
Fiksi PenggemarE tu lo sai, lo sai cosa siamo noi. Fiamme, passione, chimica, siamo fuochi d'artificio noi. E questo non si può cancellare, nu fuoco nun se spegn nemmeno in nome di un sistema in cui io e te tarante non c'entriamo proprio nu cazz