9.2 Whisky, whisky, whisky!

114 18 3
                                    

Trigger Warning: scene sessuali esplicite.

Nonostante avessi avvisato Freya di chiamare Alec e dirgli che saremmo arrivati presto, non uscimmo prima delle dieci di sera. Questo perchè lui e Caroline si erano trattenuti tutto il pomeriggio dai suoi genitori, quindi io e la bionda ci eravamo rintanati a casa mia a vedere un paio di film in totale silenzio.

Ancora ribollivo dalla rabbia per il pranzo che avevo sopportato. Non vedevo l'ora di uscire, per quanto fossi stanco, così da distrarmi un po'. Quando arrivammo al locale in cui c'eravamo dati appuntamento, Alec e la ragazza ci vennero incontro sorridenti.
«Ciao! Buona Pasqua, ragazzi.» Salutarono all'unisono. Cazzo, si comportavano come se fossero un'unica persona. Alec mi tirò una pacca sulla schiena con fare amichevole, ma non appena vide la mia faccia, ritirò il braccio e mi chiese, confuso: «Tutto bene, Ed?»

«Non hai idea di cosa mi sia successo oggi.» Risposi. E da lì raccontai tutto il pranzo, ma anche del'invito, dello Chat Noir e dell'incontro con Charlie. Tutto davanti al bancone del bar, mentre ordinavamo da bere per noi e le ragazze che, nel mentre, si erano accomodate in un tavolo all'angolo del locale.
«Cazzo, amico. Mi dispiace! Ma.. non credi che.. non so, voglia riavvicinarsi a te?» Domandò, intimorito lui stesso dalla domanda che mi stava ponendo. Voltai la testa di scatto verso di lui.
«Voglio dire.. in senso fraterno.» Si corresse.
Sbuffai, afferrai il mio drink, quello di Freya e ci dirigemmo verso di loro.

«Ecco a voi! Negroni e Martini per le signore.» Annunciai porgendo loro i bicchieri, sorridente.
«Whisky e birra per i signori.» Continuò Alec. Fui felice che l'argomento precedente fosse rimasto al bancone.

«Come avete passato queste ultime settimane? » Domandò Fey sorseggiando il suo drink. Feci un mezzo sorriso sapendo l'espressione che le sarebbe crescita sullo volto un secondo dopo aver buttato giù quell'alcolico.
«Troppo alcool per me in questi giorni.» Disse, infatti.
« Bene! Niall mi ha fatto conoscere i suoi, e oggi siamo andati a casa loro per Pasqua. Sono una famiglia squisita. Voi siete andati dai genitori di Edward, non è vero?» Caroline aveva iniziato bene. Ma nel momento in cui fece quella domanda, tutti e tre ci irrigidimmo. Annuii silenzioso, e sperai che qualcuno dei miei due amici intervenisse e cambiasse argomento.

«Partiremo domani, purtroppo.» Intervenne Alec. Gliene fui grato. Ma fui triste nel sentire quelle parole. Mi aveva avvisato che sarebbe partito a metà aprile, ma una parte di me pensava che se non ne avessimo più parlato, non sarebbe accaduto.
«Mi sento in colpa a non esserci visti di più!» Si lamentò Fey. Bevvi di colpo tutto il whisky.

Non avevo intenzione di ubriacarmi la sera di Pasqua.
Ma viste le circostanze in cui mi ero cacciato tutto il giorno, mi sembrava quasi normale aver bevuto tre bicchieri in un quarto d'ora.

Promemoria: mai bere da seduti.

Quando mi alzai per andare in bagno fu un miracolo che le mie ginocchia non cedettero lasciandomi cadere in terra. Mi tenni alla sedia su cui ero seduto e respirai a fondo prima di camminare.
«Tutto bene, cucciolo?» Biascicai un si alla domanda di Freya e mi diressi verso il bagno degli uomini. Camminare non era mai stato così faticoso. Certo, se avessi indossato delle scarpe più comode probabilmente la mia fatica si sarebbe ridotta, anche se non credo fosse quello il problema principale.

Morivo di fame.

Me ne accorsi una volta arrivato a metà strada. Non avevo idea che il tragitto tavolo-bagno fosse così lungo. Decisi che una volta tornato avrei ordinato una porzione di patatine al tavolo.

La musica nel locale a una certa ora si era fatta più alta, e il percorso era intasato da giovani ragazzi e ragazze che strusciavano i loro corpi sudati l'uno contro l'altro.
Ero quasi arrivato, mi ero fatto strada passando in mezzo a coppie e gruppi di gente bagnata e calda, cosa che mi aveva provocato i brividi; avevo rischiato di cadere un paio di volte, ma per fortuna intravedevo la figura maschile stilizzata stampata sulla porta.

The ConcertDove le storie prendono vita. Scoprilo ora