Capitolo 2 - La festa e una nuova vita

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Da qualche giorno a scuola si parlava solo di una festa.

Ma non una qualsiasi festa, la festa di compleanno di Freen. Avete presente la ragazza più bella che abbiate mai visto? Ecco. Fermate quell'immagine, poi aggiungeteci 10 cm di altezza, capelli lunghi, nerissimi e lucidi e un conto in banca a 9 cifre. Ecco quella era Freen. La ragazza più simile a una bambola che abbia avuto modo di conoscere. Ovviamente la mia bambola era simpatica, Freen no.

Non faceva nulla per essere simpatica e forse tutto quel "ben di Dio" che le era stato concesso dalla natura giustificava anche la sua antipatia. Non era particolarmente brava a scuola ma bastava un suo cenno per far arrivare sul suo banco bigliettini con la soluzione dei problemi, suggerimenti per i compiti in classe e, quotidianamente, una valanga di numeri di telefono di ragazzi delle altre classi.

Ovviamente, Freen aveva puntato Sang sin dal primo anno.

E lo sapevano tutti in classe. Anzi nella scuola.

A fine marzo Frenn avrebbe compiuto gli anni e da settimane si parlava di una fantasmagorica festa che i genitori le stavano organizzando. Non c'era nessun rapporto tra noi. Credo che in tutti gli anni di scuola mi abbia a stento salutato un paio di volte ma probabilmente perché costretta, quindi ero certo di non essere nella lista degli invitati. Quando quel giorno mi si avvicinò per invitarmi, per poco non svenni .

"In, tra due settimane è il mio compleanno e ci terrei davvero tanto se venissi anche tu alla festa. Sai dove abito vero? Solo che ho deciso di avere tutte coppie alla mia festa, nessun single! Quindi sarò felice di vederti ma sei obbligato a venire con una ragazza o un ragazzo". Mi disse, perfino facendomi un occhiolino. Insomma. Vieni pure se riesci a trovare qualcuno che abbia pietà di te. Pensai, precipitandomi direttamente a piangere sulla spalla di War.

Anche lui era stato invitato ma, per War, trovare una ragazza che l'accompagnasse non era certo un problema. Avrebbe avuto la coda alla porta se solo avesse voluto. Il problema era trovare un soggetto qualunque possibilmente "respirante" per il sottoscritto. "Bastarda! Vuole le coppie a casa sua! Ma se nemmeno lei ha un ragazzo...". disse tra i denti War afferrando subito il nocciolo della questione. "Ecco! Vuole costringere Sang ad essere il suo cavaliere così lui potrà andare alla festa e lei lo avrà in pugno tutto per sé!" Bingo. 

"Però tu ci andrai a quella maledetta festa. A costo di travestirmi! Giuro!"

Caro. Caro War. E l'avrebbe fatto! Ne ero convinto.

Furono giorni intensi. Per evitare di collezionare l'ennesima umiliazione, ci mettemmo a meditare per trovare chi avrebbe potuto accompagnarmi. Decidemmo per una ragazza. Ma chi? Ping della VC? Non era molto disponibile. Escluso! Jeanie della VH? Fidanzata da qualche mese. Miky, una nostra compagna? Per carità... non sarei riuscito ad invitarla io per prima!

Restava Ham.
Ham era una nostra compagna di classe, davvero carina e simpatica. Una delle poche con le quali riuscivo a instaurare un minimo dialogo. Qualcosa del tipo: "Ciao, come stai, hai fatto i compiti, ciao".

War la evitava come la peste da quando le avevo detto che, secondo me, lei aveva un debole per lui. Il mio amico, beninteso, era molto gentile con tutti ma era convinto che la nostra compagna fosse troppo "appiccicosa" e soprattutto non voleva in alcun modo che lei fraintendesse qualche suo sorriso, assolutamente "ingenuo" e senza significato.

Mi avvicinai a lei quasi strisciando contro le pareti della classe sperando di essere improvvisamente trasparente e sotto voce la chiamai facendole capire che avevo bisogno di un piacere. "Ham avrei bisogno di parlarti... sai della festa di Freen? Beh mi ha invitato ma si è messa in testa di avere solo coppie e siccome io non ho una ragazza, ehm, un'amica, ehm, insomma mi piacerebbe se fossi tu ad accompagnarmi". Ecco ce l'avevo fatta! Ham mi guardò per un attimo perplessa poi stava per cominciare a rispondermi quando piombò su di noi Sang che, abbracciando entrambi alle spalle, fece l'affermazione più incredibile che mi sarei mai aspettata.

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