E' sera, intorno a me vedo solo le luci delle auto che mi sorpassano. Non riesco a focalizzare niente che non sia collegato ai miei pensieri.
Da quando ho lasciato casa di In, la mia mente è fissa sul suo rifiuto. Gli ho chiaramente chiesto cosa prova per me. Si lo ammetto, mi aspettavo che dicesse altro. Ha detto che gli piaccio ma prova rancore.
Cosa mi aspettavo. Cosa ti aspettavi Sang? Che facesse una dichiarazione senza se e senza ma? Che confessasse amore eterno? Che ammettesse che non mi vuole solo dentro il suo letto?
Forse si. Forse tutto.
In... nella mia mente il suo nome circola libero. In. In. In.
Mi sento un cretino. In.
E' stato al mio fianco per anni. In.
Era lì, seduto in un banco a pochi metri da me per anni. In
Non l'ho mai guardato. Mai ascoltato. Mai nemmeno pensato. In
Eppure era lì. E aveva una cotta per me. Ma io non lo vedevo. In
Dio, Sang!
Torno con la mente indietro alla festa di Freen, non ricordo tutti i particolari. In fondo sono passati dieci anni! Ma ricordo bene di aver fatto in modo che In capisse che stavo facendo sesso con Freen. Ricordo di averlo trattato come uno zerbino da calpestare!
Apro la porta di casa. Vado direttamente verso lo studio, apro un cassetto della scrivania dove ho alcuni ricordi della mia infanzia. Ho sempre pensato che avrei dovuto disfarmene ma chissà perché non l'ho mai fatto.
Mi viene una risata amara. Sarà il karma!
Ecco quello che cercavo. Una foto scattata al quarto anno del liceo.
Io e i miei amici in primo piano. Sullo sfondo noto due ragazzi seduti a un banco. Uno è di spalle. E' War. Sta parlando all'altro di fronte a lui. Ma quel ragazzino non sta guardando il suo compagno.
Guarda noi idioti che facciamo le facce buffe all'obiettivo.
Anzi no. Sta guardando fisso uno solo del gruppetto. Me.
La foto non è chiarissima ma noto chiaramente dei particolari.
Quel ragazzetto ha i capelli rossastri, occhiali spessi ed è decisamente grassoccio. In.
Aveva ragione War quando stamattina ha detto che solo lui aveva capito le potenzialità di In. Io non sono andato oltre la superficie.
In non mi odia. Lo avrei capito. Ma non è riuscito in questi mesi ad abbattere le barriere di rabbia innalzate dieci anni fa contro di me.
Cosa faccio ora? Sono seduto alla scrivania alla luce fioca della lampada. Gli occhi di quel ragazzetto ora sembrano guardare il me adulto.
In, cosa devo fare? Cosa vuoi che io faccia per convincerti dei miei sentimenti?
Aspetta Sang! Sentimenti.
Alzo lo sguardo fissando me stesso in un ampio specchio decorativo che copre mezza parete di fronte.
Sentimenti. Sang, che imbecille! Ho pensato di essere stato chiaro con lui in questi ultimi tempi.
Ho pensato che avesse capito, gli ho chiesto cosa provasse per me ma io non ho mai detto niente su quello che "io provo".
Abbasso lo sguardo e fisso quel ragazzino.
In. Io ti amo.
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Sempre tu
RomanceE se la vita desse una seconda possibilità? In è un adolescente di diciassette anni obeso, scialbo, sciatto. Vittima di bullismo da parte dei suoi compagni di scuola, sopporta, ingoiando dolore e zuccheri. Ma poi tutto cambia quando scopre di essere...