Coda bionda

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Quando Fred e Camilla si erano salutati, non c'era stato nessun "a domani" o "ci vediamo settimana prossima" né tanto meno "ci sentiamo" anche perché per Fred sarebbe stato davvero difficile telefonarle, certo Ron aveva chiamato Harry qualche anno prima, ma non era andata benissimo e i Weasley non si erano più cimentati nella cosa. La voleva rivedere al più presto però questo era certo.
Molly e Arthur non avevano proprio preso benissimo la fuga dei due figli dalla scuola perciò i gemelli, pur non sentendosi minimamente in colpa, si erano da subito dedicati al loro nuovissimo negozio che aveva bisogno di tanto lavoro per essere aperto. Fred dunque era preso da un sacco di cose per inventarsi un'altra fuga romantica, ma non poteva lasciare troppo spazio al suo rivale Leonard. Un sabato sera dunque, finite le procedure della giornata, chiese a George di andare insieme a lui alla città babbana. La ragazza sarebbe uscita sicuramente in un weekend d'estate ma certo non sarebbe stata sola e non poteva dare per scontato che lasciasse di nuovo la sua amica per stare da sola con lui, aveva bisogno di rinforzi. La mancanza della sfera di cristallo iniziava a farsi sentire, Londra era una città immensa e per quanto Camilla avesse i suoi locali preferiti non era così facile trovarla.
Avevano girato già quattro pub e senza nemmeno bere qualcosa, si lamentò apertamente George, eppure della ragazza non c'era traccia, magari quel giorno era rimasta a casa, iniziò a pensare deluso Fred.
Stava per rinunciare e tornare indietro quando la vide: una alta coda di cavallo bionda faceva capolino dalla vetrata del locale. Fred si illuminò, così il gemello senza il bisogno di fare domande, si voltò nella sua stessa direzione.
"Wow Freddie è ancora più carina dal vivo, hai ragione." disse dandogli una leggera pacca sulla spalla proprio mentre la ragazza guardava nella loro direzione senza però vederli.
Il ragazzo quasi non lo aveva sentito perché si era già diretto verso l'entrata senza esitazione. George entrò a sua volta, scoprendo che il gemello era rimasto bloccato sulla porta.
"Freddie ma che fai? Vai avan-" ma non poté terminare la frase.
La coda bionda era vicina a un tappeto di ricci e le bocche dei due rispettivi proprietari erano unite in un bacio.
Fred improvvisamente si sentì come fosse fatto di vetro, esattamente come quello da cui aveva visto Camilla pochi istanti prima, poco prima che crollasse tutto. Si sentiva così perché era come se qualcuno lo avesse colpito con una mazza e lui si stesse rompendo in mille pezzi. Mille pezzi appuntiti che lo facevano sanguinare.
In pochissimi secondi George lo trascinò fuori, non poteva percepire quella sensazione, ma vedeva chiaramente quanto dovesse fare male e voleva limitare i danni il più possibile.
In quei giorni, anzi, in quei mesi, il fratello non aveva smesso di parlare di lei e da come era andato il loro ultimo, ma anche primo vero, incontro, aveva iniziato a crederci, a credere davvero che potesse funzionare e invece ora la realtà si stava mostrando ben diversa da quanto sperato. Era effettivamente un piano folle, quel ragazzo c'era da ben prima, mentre lui era riuscito a stare davvero con lei pochissimi istanti, eppure in situazioni del genere anche chi ha il cuore più arido inizia a sognare un po' l'amore vero, quello a cui basta una scintilla minuscola per far divampare un incendio, a cui basta uno sguardo e sai già che sarà per sempre.
I ragazzi uscirono veramente in fretta da quel locale, tanto da non vedere che in realtà la ragazza si era quasi subito staccata da quel bacio, superata la "sorpresa".
"Camilla che fai? Insomma io pensavo.. pensavo di piacerti, che ci stessimo mettendo insieme e cose così." fece Leonard frastornato dal rifiuto.
"Mi dispiace, sei un bravo ragazzo, mi hai fatto tanto divertire in questo periodo, ma io non posso proprio. Provo affetto per te, ma niente di più. Scusami." rispose lei e imbarazzata prese la borsetta che aveva appoggiata sul tavolino e si allontanò verso l'uscita.
Era stato un momento assurdo, le dispiaceva aver infranto le speranze di Leonard, ma quel bacio le era servito a capire che non era lui che voleva. Non poteva definirsi innamorata dell'altro ragazzo, per lei l'amore era una cosa seria e lo conosceva troppo poco, ma era attratta da lui come una calamita e non aveva in testa altro da giorni ormai, doveva approfondire e voleva farlo davvero, per questo aveva chiuso con il suo quasi ragazzo.
"Sono proprio matta, lui magari non mi pensa per niente." disse ad alta voce a sé stessa non appena fu sulla stradina fuori dal pub. Cominciò a ridere sonoramente da sola, ma non per pazzia, non quel tipo almeno, rideva perché finalmente aveva qualcosa in cui sperare, qualcosa che desiderava sul serio, dopo tanto tempo.
Non sapeva però che quel qualcosa aveva frainteso tutto ed era scappato su quella stessa stradina pochi istanti prima con il cuore a pezzi.

Corso extra -Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora