Grazie Ginny

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George continuava a non volerne sapere perché tramare alle spalle del fratello gli sembrava la più alta forma di tradimento ma sperava almeno di riuscire a decifrare i volti delle due ragazza al ritorno dalla "chiacchierata" con la Burbage e invece era proprio impossibile capire come fosse andata quella spedizione.
Il giorno dopo arrivarono ben altri problemi per i ragazzi, più nello specifico per l'Esercito di Silente.
Come al solito i ragazzi stavano provando incantesimi complicati nella ormai loro Stanza delle Necessità quando un rumore improvviso li face bloccare. Una vocetta fastidiosa e riconoscibile tra mille squittiva qualcosa dall'altra parte del muro, prima che potessero capire meglio, un grosso bagliore li investì e quando riuscirono ad aprire di nuovo gli occhi un enorme buco era presente sul muro, da cui facevano capolino la Umbridge, i suoi scagnozzi e Cho Chang.
I giochi erano chiusi, erano stati scoperti, fine dell'Esercito, fine dell'apprendimento vero, fine di tutto.
La donna li punì in modo esemplare, anche perché era riuscita a convincere il Ministro della Magia che era stato tutto architattato da Silente (cosa molto facile visto il nome scelto) che cercava, formando allievi più capaci, di combattere il Ministero e prenderne il potere, così il grande mago era stato allontanato.
Una cosa da pazzi, ma quelli erano tempi pazzi con il ritorno di Voi Sapete Chi.
Naturalmente la Umbridge fu scelta come sostituta di Silente e se già prima faceva il bello e il cattivo tempo, ormai non aveva più limiti. Perciò, tra le altre cose, cancellò il corso extra sui babbani.
Fred era veramente fuori di sé, troppe cose insieme. Nonostante fosse piuttosto pronto alla fine del progetto non lo aveva e probabilmente non lo avrebbe mai accettato, ora la fine dell'Esercito, della presidenza di Silente e sicuramente di un periodo scolastico sereno. Non poteva resistere oltre, ne ebbe la conferma quando si guardò la cicatrice lasciata sulla mano dalla donna e soprattutto quando la rivide uguale sui suoi fratelli, amici e persino su un ragazzo del primo anno.
George lo appoggiava, la fine del corso non lo aveva toccato molto personalmente anche se poteva dire di essersi affezionato al goffo Robert, ma tutto il resto era già abbastanza intollerabile per fargli decidere di agire.
Ginny li sentì parlottare su quanto la scuola non fosse poi così fondamentale per loro e su una grande uscita di scena. Li conosceva bene, si aspettava che la loro carriera scolastica terminasse più o meno così, ma decise che era allora il momento di dire a Fred quello che sapeva, era giusto che decidesse lui cosa fare.
"Senti Fred, ti devo parlare".
Al ragazzo quell'inizio già non piaceva ma la invitò a proseguire.
"So che non sei d'accordo, ma ho parlato con la Burbage perché sono preoccupata per te. Ti prego lasciami finire. Mi ha detto che non puoi parlare con lei all'interno del progetto e mi sono guardata bene dal riferirle che l'hai già fatto coi tuoi metodi, anche se penso che per come ti ha inquadrato lo sappia già, ma fuori siamo liberi. Noi possiamo parlare coi babbani, solo non possiamo svelare la magia, quindi dovresti andare nel suo mondo senza bacchetta e senza nessun riferimento a Hogwarts né a niente altro, ma nulla ti impedisce di frequentarla. È molto complicato e molto rischioso, ma so che non sei uno stupido e puoi farcela, la decisione spetta a te."
Lui rimase un secondo in silenzio, poi sul suo volto si aprì un sorriso enorme e senza dire niente l'abbracciò: "Grazie Ginny."

Corso extra -Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora