Isabell🪽

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Vivo nell'appartamento di Axel da tre settimane.
Alla fine lui e mamma hanno trovato un accordo sulla nostra permanenza qui. Restiamo a patto che accetti di ricevere l'affitto.
Ed è così che questo appartamento ultra moderno e nuovo di zecca è diventata la nostra nuova casa.
In quanto al rapporto tra me e lui, da quella sera non ci siamo più visti o meglio, lui mi ha evitata come se fossi un virus letale.
Nel suo appartamento però non è mancata una donna diversa ogni sera.
La cosa mi ha infastidita? Stranamente un po' si, ma è la sua vita ed è libero di farne ciò che vuole.
-A cosa sta pensando la tua testolina?- mamma sbuca dalla cucina all'improvviso facendomi prendere un colpo.
-Eh? No, niente. Sono piena di lavoro e in ufficio regna un po' il caos, non so se hai sentito dello scandalo del senatore Larritong e quel giro di prostituzione..-
-Oh! Si, ne ho sentito parlare in tv, un uomo del suo spessore abbassarsi a tanto, incredibile. A palazzo non l'avranno presa affatto bene.-
-Assolutamente. Sta succedendo un pandemonio.-
-Ci credo!-
-Quindi..sono super indaffarata, molto hanno portato il lavoro anche a casa..perciò..-
-Isabell..-
-Cosa?-
-Pensavi ad un certo pilota, moro e che abita proprio all'ultimo piano di questo complesso..vero?-
-Ma che dici?? No.-
-Sei arrossita.- sorride.
-Non è vero!-
-Guarda che anche io sono stata giovane. Lui..ti piace, vero?-
-No, assolutamente no. Come amico..si..-
-Ma voi non siete soltanto amici, perché gli amici non si baciano.-
Abbasso lo sguardo..-Tesoro, dimmi la verità, tra voi c'è stato più di qualche bacio?-
-No e anche se fosse ho ventiquattro anni mamma, non quattordici..-
-Lo so, sei adulta, ma..ciò che hai subito in passato..sono sicura che..-
-Ha creato dei danni irreparabili.- termino per lei..-Ma io non mi arrendo. Troverò qualcuno che..sarà in grado di farmi dimenticare..-
Scuote il capo..
-Isabell..tu sei in grado di aiutarti anche da sola..sei forte..tu sei la persona più forte che io conosca..non ti serve un uomo per stare bene. Io pensavo che senza tuo padre non avrei saputo come andare avanti e invece..senza di lui..sto meglio..sono libera dalla violenza, libera dalla paura di fare qualcosa di sbagliato, libera di pensare con la mia testa..non lascerò più il mio destino in mano ad un uomo..non farlo tu..perché sei intelligente e forte abbastanza per bastarti da sola. Un uomo deve essere solo un valore aggiunto, tu vali già abbastanza..-
Sono d'accordo con lei...
-Lo so, ma..vorrei anche innamorarmi..un giorno..avere una famiglia..vorrei essere felice..non avere più gl'incubi, non sentirmi più sbagliata con gli uomini..-
-Non sei tu ad essere sbagliata, sono loro a farti sentire tale..quando troverai la persona con cui questo non accade..forse..potresti provare e vedere come va..non è detto che sia la tua anima gemella, ma sentirti bene è già un grande passo avanti..-
Annuisco..
-Si, credo che tu abbia ragione..-
Il suo volto si illumina di un sorriso raggiante e mi abbraccia..
Diversamente dalle volte precedenti però..ricambio il suo abbraccio...
Si allontana e mi guarda sorpresa..-Io..proverò a..perdonarti..- gli occhi le si riempiono di lacrime..mi riabbraccia..
-Grazie..grazie tesoro..-

La porta dell'appartamento di Axel resta chiusa per minuti interminabili, precisamente da quando ho iniziato a suonare il campanello.
Eppure so per certo che è in casa.
-Che idiota.- sbuffo allontanandomi.
La porta si spalanca rivelando il moro in evidente stato di agitazione, appena uscito dalla doccia visto la quantità d'acqua che gronda dal suo corpo, principalmente dai suoi capelli, con indosso solo un misero asciugamani..e gli occhi iniettati di rabbia..
È bellissimo..cavolo..
-Ah..sei tu..- dice, calmandosi quasi subito.
-Sembri deluso. Era ora che ti decidessi ad aprire questa maledetta porta.-
-Scusa acidella, ma stavo facendo la doccia come puoi notare.- ribatte ironico.
Lo spingo facendomi largo dentro il suo appartamento. -Prego accomodati pure.- dice inutilmente per poi chiudere la porta. -A cosa devo la tua visita?- chiede incrociando le braccia al petto e guardandomi in un modo davvero irritante.
-Perché mi eviti?- vado dritta al punto.
-Ti evito?-
-Oh si. Hai persino evitato di prendere l'ascensore con me, ti sembro una stupida per caso?-
-No, è non ti sto..evitando..-
-Ah no? Eppure hai deciso di farti 15 piani a piedi pur di non prendere l'ascensore con me. Hai quasi fatto cadere l'anziana signora del secondo piano per evitare di incrociarmi. E altre cazzate ancora.-
-Ho preso le scale per rimanere in esercizio, non sono andato a correre in questi ultimi giorni..e la signora si è ritrovata li mentre andavo via di fretta, l'ho aiutata e mandato una pianta per scusami.- si difende, ma so che sta mentendo.
-Stai dicendo solo un mare di stronzate Axel.-
Sbuffa.-Pensala come ti pare.-
-Lo farò sta tranquillo.-
-Ti dispiace se vado ad asciugarmi e a vestirmi?-
-No, ma gradirei prima la verità da te.-
-Quale verità? Sai, ho degli impegni, devo vedermi con una donna e non è gentile far tardi.-
-Non importa, aspetterà.-
-Cosa vuoi sapere? Forza.-
-Perché fai di tutto per evitarmi. Non ti ho fatto niente.-
-Niente dici?- sorride nervosamente.
-Si! Niente!- dico adesso più incazzata di prima.
-Niente? Mi stai fottendo il cervello, ti sembra niente!!- si incazza anche lui.
-Eh?!- si avvicina a me ed io indietreggio fino a toccare la parete. -Axel allontanati o giuro che ti do un calcio lì dove non batte il sole!-
-Hai paura?-
-Di te? Mai avuta.-
Sorride. -Che hai da ridere idiota?-
-Noi dobbiamo stare lontani, lo capisci? Eppure mi sembravi d'accordo anche tu!-
-Già, ma ciò non significa scomparire così o fuggire come se avessi la peste!-
-Tu non capisci che..-
-Cosa? Cosa non capisco?! Guarda che non è semplice per me!-
-Cosa?-
-Starti dietro! Tu mi confondi, ci baciamo, ma poi diciamo di dover impedire che riaccada, però poi succede ancora e ancora una volta stabiliamo di starci lontani e allora perché nella mia testa da settimane penso solo a come stai passando le tue giornate dopo quel che è successo!? Perché mi preoccupa il tuo stato d'animo, perché ho tartassato di chiamate il mio collega per sapere se ci sono novità nel caso di tua madre? Perché ho la curiosità di sapere come è andato l'incontro con il signor Chambers?! Perché mi interessa della tua vita?!- dico d'un fianco quasi urlando..-Perché sei nella mia testa Axel? Sai spiegarmelo?- sussurro riprendendo fiato..
-Tu mandi a puttane ogni mio fottuto piano piccolo angelo..- mi osserva le labbra bramoso di assaporarle..si stringe ancora di più a me ed io non ho più la possibilità di indietreggiare, ma anche l'avessi non lo farei..
Il contatto con il suo corpo mi rilassa, mi fa stare..bene..
-Quale piano?-
-Quello di volerti stare alla larga..-
-Beh..hai detto che volevi aiutarmi a combattere il mostro..eppure scappi da tre settimane..-
-Io non sto scappando, ma tu sei..-
-Cosa? Pericolosa?-
Annuisce..rimanendo incantato ad osservare il mio viso..
-Cosa ci vedi di pericoloso in me? Sei un gigante a confronto..-
-I tuoi occhi..sono pericolosi, tanto..le tue labbra..il tuo corpo..il tuo profumo...i tuoi morbidi capelli biondi..ogni cosa di te lo è..la tua intelligenza poi..mi terrorizza..-
-E di cosa ti preoccupi? Non mi sembra di essere così male?-
-Così male?- sorride scuotendo la testa..-Tu sei..in assoluto la donna migliore che un uomo possa desiderare di avere, ma sei difficile..da gestire..-
-Gestirmi?-
-Cerca di capirmi, le donne con cui ho a che fare, da me vogliono solo qualcosa di fisico, niente di più, quindi è semplice, entrambi prendiamo ciò che vogliamo e poi ognuno per la sua strada.., ma con te io non potrei mai fare una cosa così..- lo ascolto attentamente non lasciandomi confondere dalla situazione in cui ci troviamo, ovvero lui praticamente con solo un asciugamano intorno alla vita, quasi addosso a me, con i nostri visi a pochi centimetri di distanza..e il suo tono di voce..sensuale..-Tu sei diversa da loro, tu non vorresti mai solo quello e se tu da me poi ti aspettassi dell'altro..io non saprei come fare, perché non saprei come darti quello che cerchi, così finiremmo soltanto per rovinare il nostro rapporto..diciamo di..amicizia..e tu..mi fai bene.- deve aver visto delle perplessità sul mio viso -Senti..io sono attratto da te, molto. Sei oggettivamente bellissima, anche se non proprio il mio tipo, ma sono attratto da tutto..ogni cosa di te..mi piace, anche le tue risposte acide e il tuo modo di fare..va bene? Partiamo da questo presupposto.  Partiamo dal fatto che mi attrai. Okey? Perfetto. Noi siamo cresciuti insieme, abbiamo passato insieme praticamente metà della nostra vita, anche di più. Sappiamo tutto o quasi, di noi, sappiamo cosa ha passato l'altro, i suoi dolori, ne conosciamo le paure più profonde, so cosa hai passato e quindi non è semplice per me starti vicino. Passo dal volerti saltare addosso, al volerti stare alla larga per paura di illuderti di poter aver qualcosa di diverso..cazzo..non so come spiegartelo..-
-In poche parole tu vuoi starmi lontano perché hai paura che se succeda qualcosa tra noi, io potrei illudermi e restare ferita poi da qualche tuo atteggiamento, siccome sai del mio passato, non vuoi rischiare di farmi del male. Ho capito bene?-
Mi guarda sorpreso. -Si.-
-Mi pare che abbiamo già affrontato questo discorso, no?-
-Si, ma..i sentimenti..sono imprevedibili..non puoi controllarli ed il solo fatto che..-
-Guarda che potrebbe anche accadere a parti inverse..tu dai per scontato che quella che si potrebbe innamorare di te sia io, potrebbe succedere a te di innamorarti di me, non essere troppo sicuro del contrario. L'hai detto tu stesso, hai paura di cedere perché sono un "angelo pericoloso"..- mimo le virgolette con le dita.
-Non..succederà..non sono in grado di provare certe cose..-
-E chi lo sa? L'hai detto, i sentimenti sono imprevedibili. Però se vuoi un consiglio..non precluderti la possibilità di provare qualcosa di nuovo, l'amore è un sentimento diverso..non c'è ne uno anche solo minimamente paragonabile..a lui.- mi scanso da lui e mi avvio verso l'uscita del suo appartamento..
-Dove vai?-
-Ti sto lontano, così ti senti più al sicuro.- rispondo.
In poche falcate mi raggiunge.
Mi afferra per il polso e mi fa voltare verso di lui.
-So già che c'è ne pentiremo.- dice..-E se non riuscissi a fermarmi?-
-Non puoi saperlo. E poi..so che se avvertissi paura in me, ti fermeresti. Quindi fai ciò che senti..io farò lo stesso e non pensare al mio passato, ci penso già io tutti i dannati giorni..-
Prende il mio viso tra le sue mani gradi, ma delicate..morbide..
-In questo caso..io penserò solo a farti dimenticare.- in una manciata di secondi le sue labbra sono sulle mie.
Mi fa paura pensare che infondo..ne avevo sentito la mancanza..e che tutto d'un tratto mi sembra di essere tornata a respirare..
Si..io ho sentito la sua mancanza, la mancanza di Axel..
Questa cosa mi spaventa, ma se glielo dicessi, probabilmente..spaventerei anche lui..
Approfondisce il bacio ed io lo seguo senza paura..
-E il tuo appuntamento?-
-Fanculo..non me ne frega un cazzo di lei.- riprende a baciarmi..
-E delle altre venti donne con cui ti sei intrattenuto in queste settimane?- sorride dandomi un altro bacio..
-Mi hai proprio tenuto d'occhio eh? Beh..nemmeno di loro mi frega..-
-Però scappavi da me..-
-Ma tu non sei come loro..tu..sei un'altra cosa..-
-Wow..giusto..io sono acidella per te..-
Ghigna..-Lo sei.., ma cazzo..guarda cosa mi fai..- abbassa lo sguardo nelle sue zone intime ed io lo seguo inconsciamente..
Il rigonfiamento sotto la tovaglia mi fa avvampare..
Si avvicina lentamente..
-Non pensi sia una tortura in piena regola?-
-E perché?- sussurro con la gola un po' secca..
È bello, è terribilmente bello...
I capelli bagnati gli ricadono sulla fronte..
I muscoli del suo corpo sono molto definiti e tracciano linee perfetto...
Ha un bel corpo..e un bel viso..piace alle donne ed è evidente il perché..
Axel è sempre stato bello, fin da bambino. Le bambine del quartiere volevano sempre accollargli la parte del marito quando giocavamo alla famiglia, ma lui prontamente si rifiutava e giocava a calcio con gli altri..
Non ha mai fatto scegliere gli altri per lui, ha sempre deciso lui cosa fare..io invece..mi sono sempre fatta dare un ruolo dagli altri..senza dire la mia, senza ribellarmi..
Muove un passo verso di me ed io punto i miei occhi nei suoi imponendomi di dimenticare quello a cui stavo pensando..
-Baciarti..non mi basta..non più..-
-Ah no? E cosa vuoi?- chiedo mentre seguendo l'istinto gli accarezzo il petto sentendo il suo cuore battere all'impazzata..
-Te.-
Sorrido io stavolta..mi alzo sulle punte dei piedi e faccio leva sulle sue spalle per arrivare al suo orecchio..-Ti voglio anche io Axel..- confesso.
Mi afferra i fianchi delicatamente..mi invita ad allacciare le gambe intorno alla sua vita e lo faccio ritrovandomi in braccio a lui con le sua mani sul mio sedere.
Ci ritroviamo con i visi vicini e i respiri mescolati tra loro..
-Sei sicura?-
-Sicura.- annuisco per dar forza alle mie parole.
-Quando..vuoi..fermami..- lo zittisco baciandolo..ricambia immediatamente il mio bacio..
Le sue mani mi stringono le natiche delicatamente.. ogni suo gesto è controllato..è insicuro su cosa fare e cosa no..
-Axel..sii te stesso..non trattenerti per me..se..sarà il caso..io..ti fermerò..però voglio che tu sappia una cosa..per me non sei come lui e non  sei nemmeno come gli altri, sei Axel ed io di te non ho paura..non ne ho mai avuta..e non ne avrò mai..-
La sua presa si fa più forte e i baci più intensi ed impetuosi..
Cammina con me in braccio..apre una porta e ci entra per poi richiuderla con un calcio leggero.
È buio, ma riconosco essere una camera da letto..
-Sto..impazzendo..- sussurra scendendo con la bocca sul mio collo..-Il tuo profumo di ciliegia..mi piace un sacco..-
Dei brividi mi attraversano il corpo..
Mi adagia sul materasso..si mette sopra di me dopo che gli ho fatto spazio tra le mie gambe..
-Vuoi sapere una cosa?- chiede..
-Si..-
-Se può farti piacere saperlo..non ho mai portato nessuno sul mio letto..quello dove dormo..in realtà oltre me e Marie, la domestica, non è mai entrato nessuno..-
-Quindi non è come la sdraio in piscina?- chiedo divertita.
-No, è l'unico posto in cui non permetto a nessuno di entrare, questa è la mia stanza e qui io..sto da solo, qui ho combattuto con i mostri centinaia di volte, ma ahimè ho sempre perso..-
Gli accarezzo il viso..-Un giorno vincerai..e sarai libero..-
-Sono mozzafiato..-
-Cosa?-
-I tuoi occhi...non ricordavo..fossero così belli..-
Il cuore perde un battito..è così serio mentre lo dice..
-G-Grazie..-
Mi bacia la punta del naso..le guance..la fronte..ogni angolo del mio viso..ha provato il tocco lieve e delicato della sua bocca..
Le sue mani..accarezzano le mie curve..indosso ancora la felpa e il leggings..
La sua mano si insinua sotto la felpa..mi guarda come se aspettasse un mio cenno di consenso..
Annuisco..
Risale lentamente fino al mio reggiseno..
Le sue mani sono calde e lisce..si avvicina alle mie labbra..per baciarmi..quando..il suo cellulare inizia a suonare ininterrottamente..
Sbuffa..
-Ma che cazzo! Chi rompe proprio adesso..-
-Rispondi..-
-Posso ignorare chiunque sia.- dice serio.
-Axel e se fosse successo qualcosa?- sbuffa scocciato e si alza.
Sparisce in quella che credo sia una cabina armadio, per poi tornare pochi minuti dopo con indosso una tuta è una t-shirt nere.
-Torno subito..- annuisco..ed esce dalla stanza io ne approfitto per regolare i battiti accelerati del mio cuore..
-Che cosa stai dicendo!?- sento urlare proprio ad Axel.
Preoccupata esco dalla stanza e lo raggiungo.
Sentendo i miei passi si volta nella mia direzione..l'espressione sconvolta sul volto e il telefono che trema tra le mani..
-Axel..cosa?-
-Theo..ha avuto un incidente..è..è grave..- sussurra mentre le lacrime scendono già dai suoi occhi..
Mi porto le mani alla bocca...
Non posso crederci..
-Santo cielo..dobbiamo..fare qualcosa..-
Mi avvicino a lui..
La voce di Kelly parla ancora attraverso il cellulare..
-Axel..mi senti!?-
-Si..-
-Riesci a venire qui?- chiede tra i singhiozzi..
-Prendo il primo aereo e sono da voi..da Theo..-
-Va bene..ti prego..io non ce la faccio..- riattacca.
-Vengo con te.- dico immediatamente - Non ti lascio solo hai capito?! Vengo con te.-
Mi stringe in un abbraccio disperato..
-Isabell se gli succede qualcosa..se mio fratello..-
-Non pensarci neanche! Theo starà bene!! Andiamo..ti aiuto a preparare qualcosa per il viaggio..-
-E come farai con il lavoro?-
-Penserò a qualcosa, Theo è più importante.- i suoi occhi lucidi mi osservano..
-Grazie..-
Gli accarezzo la guancia..-Non c'è ne bisogno..-
In fretta mette in un borsone dei cambi e giusto il necessario.
-Prepara le tue cose..nel frattempo mi occupo dei biglietti..- dice mentre chiude la porta di casa.
-Si! faccio presto..-
Theo..ti prego..non farci questo..

Autrice: Buongiorno!! Scusate l'assenza, ma sono parecchio impegnata ultimamente!!! Ecco a voi il nuovo capitolo!! Spero vi piaccia!!! Cosa ne pensate?❤️

Fallen Angel ~L'angelo dalle ali nere.~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora