Isabell🪽

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Seduti vicini sul primo aereo diretto a Manchester, io e Axel.
Il continuo tremolio nervoso della sua gamba, attaccata alla mia, mi agita ancora di più.
La sua espressione nervosa e sofferente mi fanno chiudere lo stomaco, vorrei fare qualcosa, ma è come se si fosse chiuso nel suo mondo bloccando ogni tentativo di accesso.
Poggio la testa sul sedile e lo osservo..
Restò incantata immediatamente dalla perfezione del suo profilo..le linee sono armoniose e sembra esser stato scolpito ad arte da uno dei più grandi artisti mai esistiti..è cambiato in questi anni, ma non più di tanto..
È più adulto, certo. La barba curata, molto corta, lo rendono più grande della sua età effettiva, ma i lineamenti delicati, no. È come se un giorno vedessi un Axel ancora fanciullo e quello dopo un uomo ormai non più dallo sguardo innocente.
Riapre gli occhi castani e li posa su di me.
-Cos'è? Cerchi di leggermi nel pensiero? Sembri parecchio concentrata.- colta in fragrante ad osservarlo mi sento avvampare.
-N-No..io stavo solo..-
-Hai paura dell'alta quota?-
-No..-
-E allora cosa?-
-Ti guardavo..tu sei..molto bello..-confesso voltandomi verso il finestrino.
-Se non fosse per la preoccupazione che mi attanaglia la bocca dello stomaco in questo momento, dopo questa affermazione, che per carattere, so ti è costato molto fare, ti ritroveresti già su un fottuto letto con me sopra.- sussurra al mio orecchio causandomi un formicolio al basso ventre.
Stringo le cosce saldamente tra loro e lui ghigna soddisfatto..-Tu sei..-
-Informiamo i gentili passeggeri che il volo in partenza 737 Londra-Manchester subirà un ritardo a causa del mal tempo.-viene interrotto dalla voce del pilota all'auto parlante. Una hostess si avvicina e lui prontamente le chiede-che significa che c'è un ritardo? Ho fretta quando partirà questo aereo?- La donna mora dall'aspetto ordinato gli sorride.-Speriamo molto presto signore, ci scusi per il disagio, ma purtroppo l'aereo non può decollare in queste condizioni, vi chiediamo di avere pazienza. Se possiamo fare qualcosa chiamateci pure.-Si allontana lasciando che il ragazzo accanto a me sbuffi sonoramente.-speriamo solo che questa ondata di maltempo passi in fretta...-dico accarezzandogli l'avambraccio. Si lascia ricadere sul sedile, i suoi occhi sono di nuovo puntati nei miei e a me sembra di smettere di respirare...
Non so cosa mi succede, ma la vicinanza con Axel è come se mi facesse perdere la cognizione del tempo, come se ci trovassimo in un mondo tutto nuovo, un luogo dove niente nessuno potrebbe farci del male, nei suoi profondi occhi castani riesco a vedere qualcosa che Potrebbe farmi stare bene e questa cosa... Mi fa paura...
Ho un irrefrenabile voglia di baciarlo, non riesco a controllarmi sembra come se i miei sensi fossero... Incredibilmente intensificati... In un primo momento ho pensato di non lasciarmi coinvolgere di..di non aspettarmi niente.. è invece più il tempo passa, più tempo passo con lui e più mi convinco che forse la cura a tutto questo dolore è proprio il ragazzo che ho accanto in questo momento...
Ho paura, ho paura di innamorarmi di lui, così tanta paura che innamorarmi di Axel possa distruggermi, continuo ripetermi e a ripetergli che da lui non mi aspetto niente, che non credo che lui possa avere ciò che cerco, ma ogni istante passato nei suoi occhi mi dice che mi sbaglio, che... Che questi occhi sono il posto migliore in cui stare...
Mi sento bene quando sono con lui, mi sento come non mi sono mai sentita in tutta la mia vita, nemmeno con l'Axel l'adolescente ha sentito un senso di protezione così grande. È spavaldo, arrogante, saccente, a tratti  prepotente, ma in assoluto la persona con cui mi sento più al sicuro...
Se ho Axel vicino non ha paura di niente, se non dei sentimenti che potrei provare per lui se solo mi lasciassi andare un po'...
Sembra perplesso in questo momento mentre continua a fissarmi cercando di capire che cosa mi passa per la testa, credo che si stia chiedendo perché io lo stia guardando in questo modo... Credo che stia pensando di avere proprio a
che fare con una matta...
Io non volevo vederlo, non volevo rivederlo... Perché sapevo che avrebbe sconvolto la mia vita un'altra volta, perché la pura e semplice verità è che fin da quando ero una ragazzina Axel mi è sempre piaciuto, ero solo troppo orgogliosa per ammetterlo, non volevo dargli modo di giocare con me, di prendersi il mio cuore e di invadermi la testa come il più ossessivo dei pensieri..
Ho sempre interpretato il mio affetto nei suoi confronti come quello di una ragazza che non ha fratelli e sorelle che ricerca negli altri quello che non ha avuto, Kelly per me è come una sorella, Theo anche, ma lui...con  lui è sempre stato...diverso..
Riempivo Theo di abbracci e carezze, lasciandomi andare a dolcezza, tenerezza e un mucchio di baci sulle guance ingenuamente concessi a quello che miei occhi era come il mio fratellino, con suo fratello maggiore invece io non riuscivo a prendermi queste confidenze, non sono mai riuscita a vedere Axel come un fratello e non perché si comportasse diversamente, ma inconsciamente non riuscivo a imporre l'etichetta di fratello su di lui, è sempre stato di più...
Lui c'era sempre e io c'ero sempre per lui, eppure fuori da quel condominio dall'orrendo portone giallo ocra, noi eravamo come due perfetti sconosciuti...
A scuola era nel gruppetto di ragazzi che tutte le ragazze volevano conquistare, ha avuto parecchie ragazze, il ragazzo bello e difficile da raggiungere, il tipo da: fidanzato della reginetta della scuola. Non mi rivolgeva la parola, non mi degnava di uno sguardo in presenza di altri, i nostri armadietti erano vicini, eppure non c'è mai stato un gesto da parte sua,dentro le mura della scuola,nei miei confronti..
In mensa lui sedeva nel tavolo di quelli popolari, io invece me ne stavo in disparte nel tavolo traballante in fondo, ed era sola, nessuno si è mai seduto insieme a me..
Poi una volta scesi dal bus, tornava ad essere l'Axel di sempre, quello che non mi lasciava mai sola in quel palazzo, che a volte mi regalava sorrisi, che quando piangevo mi accarezzava teneramente la testa, che mi curava le ferite, che mi dava forza e che mi rassicurava con le sue parole..
Ora che ci penso ho sempre avuto delle aspettative su di lui..
Ho sempre aspettato un cenno, un gesto, una parola da parte sua...sempre..
Perché quando spariva tra i corridoi della scuola avvinghiato a una ragazza a me si chiudeva lo stomaco..
Quando la sera lo vedevo rientrare tardi dalla mia finestra una fitta dritta al cuore mi angosciava perché sapevo cosa aveva fatto..
E quando si è tirato indietro quella sera alla festa durante il gioco della bottiglia, quando non ha voluto baciarmi, quando non ha voluto rispettare l'obbligo e accettato la penitenza, io ci sono rimasta davvero male.. perché volevo che mi baciasse.. volevo che si accorgesse di me..
-Perché mi guardi così? Che cosa frulla in quella tua testolina?-Inclina la testa leggermente di lato mentre mi pone queste domande..
-Perché non mi hai baciata quella sera alla festa?-Non so perché io lo sto chiedendo o forse si..
Sembra sorpreso dalla mia domanda, e come dargli torto insomma dopo sette anni gli chiedo perché non ha voluto pagare l'obbligo ad uno stupido gioco della bottiglia..
Si morde il labbro inferiore e pare indeciso su cosa rispondere..passa nervosamente la mano tra i capelli..
-Saperlo ora cosa cambierebbe?-
-Non rispondere a una domanda con un'altra domanda...-
-Isabell..-
-Dimmelo, ma voglio che sia la verità..-
Sospira e intreccia le dita delle nostre mani, osservo quel piccolo movimento e aspetto che parli come se da quello dipendesse il mio destino..
-Avevo già deciso di andarmene..volevo iniziare il college al più presto e lasciarmi alle spalle quel posto di merda, se ti avessi baciata io mi sarei lasciato andare a te e forse avrei frequentato un college più vicino al nostro quartiere in modo da poter tornare a casa dopo le lezioni per poter stare con te... visto com'è andata poi dopo il mio trasferimento, sarebbe stato meglio.. se fossi stato lì tuo padre non ti avrebbe fatto del male.., ma non si può tornare indietro Isabell purtroppo non si può..-
-Lo dici come se fosse il tuo più grande rimpianto...-
-Vuoi la verità? Io ti avrei baciata, senza neanche pensarci... ma avevo paura che le cose tra noi cambiassero..-
-Mi hai baciata.. le cose sono cambiate?-
-Noi siamo cambiati già molto tempo fa..-
-Se tornassi indietro mi baceresti?-
-Sí, ti bacerei.-
-E poi cosa succederebbe?-
-Non lo so.. ti avrei baciata ancora probabilmente.. saresti diventata una dipendenza, non avrei potuto più farne a meno forse.. starti vicino sarebbe diventato più complicato.. un po' come adesso..-
Sorrido..- Perché? È complicato starmi vicino?-
-Molto più che in passato..-
-Ah si?-
-Tu non hai per niente fiducia in te stessa.. tu non hai idea del casino che mi hai messo in testa.. sono preoccupato perché mio fratello sta rischiando la vita dopo un incidente, sono bloccato su un cazzo di aereo che non può decollare, i pensieri fanno rumore nella mia testa, mia sorella era a pezzi, qualche settimana fa mia madre si è tolta la vita, ho scoperto che quello che credevo mio padre in realtà non lo era, sto aspettando da giorni con ansia il risultato del test del DNA di quell'uomo che mia madre conosceva, ho cercato invano di annullare i pensieri, di svuotare la mente, di non pensare a nient'altro lasciandomi trasportare dal tocco indecente di donne vogliose solo del mio corpo... e ho cercato un modo per tenerti lontana da tuo padre, per fare in modo che non ti trovasse, sono sceso a compromessi con tua madre, ho ignorato il mio migliore amico, gli ho impedito di farsi vedere a casa mia per paura che tu potessi spuntare all'improvviso e che lui tornasse all'attacco con te, perché ti ha messo gli occhi addosso e quando Rey si mette qualcosa in testa è difficile smuoverlo dalla sua posizione.. ho cercato inutilmente conforto in donne che non fossi tu, le ho toccate, prese senza freni, senza delicatezza, senza amore, senza desiderio.. le ho prese come desideravano che io le prendessi e le facessi mie.., ma non serviva niente nella mia testa c'era sempre una gran confusione, i pensieri si scontravano tra loro, sentivo ogni parte di me andare in pezzi come se fossi vetro, mi sento sporco, mi sento inadeguato, mi sento impotente... mi sento come se non valessi niente.. ma poi ci sei tu e ci sono i tuoi occhi.. e ci sono le tue labbra.. il tuo buonissimo profumo di ciliegie.. i tuoi capelli dorati.. il tuo tocco gentile, per nulla malizioso, ma terribilmente sensuale.. ho paura di te Isabell, te lo ripeterò 1 milione di volte, che ho paura di te e di quello che potresti farmi provare..mi sento io quando ci sei tu, mi sento bene, mi sento vivo quando le tue labbra sono sulle mie.. mi sento bruciare dentro a ogni tocco delle tue mani sulla la mia pelle.. sentirti contro di me mi fa perdere il controllo.. e io non perdo mai il controllo.. con nessuna.. ho paura di non poter più fare a meno di te se ti lasciassi entrare da quella porta sigillata dentro di me. Sono complicato, sono scontroso, lunatico, voglio tutto e lo voglio subito, non ho pazienza, mi incazzo per niente, ed io non voglio gravare sulla tua vita, non voglio incasinarti ulteriormente con la mia.. in passato quando non ci siamo visti ho fatto cose di cui mi pento..e purtroppo in alcuni errori continuo a ricaderci tutt'ora..-
-Parli delle ragazze?-
-Parlo della droga.-
Credo che gli occhi mi siano quasi usciti dalle orbite..
-Axel..quella roba..ti fa male, sei anche uno sportivo..che diamine..-
-Non giudicarmi Isabell..non lo fare..- quasi mi supplica..-Sono stati anni davvero difficili per me...e quella mi sembrava l'unica maniera per dimenticare, per staccare la spina. Lo facevo una volta ogni tanto, poi però è diventata una specie di abitudine..fino a quando non si è trasformata in dipendenza..ero al verde, neanche un centesimo, poi l'opportunità di entrare nel mondo delle corse mi ha aperto uno spiraglio..mi sono fatto da solo, nessuno mi ha aiutato, posso dire di aver raggiunto i miei obbiettivi con le mie sole forze, ma quanto ho perso? Quante cose..mi sono perso..? Lo vuoi sapere?- credo di poter piangere in questo momento..-È nata la mia prima nipote, non ho potuto farle un regalo e sai perché? Perché avevo buttato tutti i miei soldi in quella merda. Non sono nemmeno stato presente al suo battesimo perché il biglietto costava troppo e non avevo nemmeno i soldi per un auto. E mi rifiutavo di accettare aiuto economico da mia sorella. Mi sono perso la festa dei sedici anni di Theo, perché ero troppo fatto e mi era passato di mente. Non mi ha rivolto parola per un mese. Ho fatto lo stronzo con molte ragazze, ma ne ho
distrutta una, facendo una scommessa idiota con miei compagni di corso, illudendola che tra noi ci potesse essere qualcosa di più e dopo che si è innamorata di me e che ci sono stato a letto, l'ho sputtanata davanti a tutta l'università rovinandole uno dei periodi più importanti della sua vita. Quella ragazza ha tentato di togliersi la vita, da quel momento in poi prendo le distanze quando capisco che si aspettano di più da me che del semplice sesso..non so amare Isabell..sono una persona di merda..-
-Non è così..hai fatto degli errori, sbagli gravissimi.., ma non è vero che non sai amare..lo sai fare, ma non vuoi farlo..è questo il problema.. ami la tua famiglia, le tue nipotine..la tua passione..non dire questo..le persone che non sanno amare sono altre e nessuno meglio di noi può saperlo, i nostri padri..ne sono la prova..-
Gli accarezzo il viso e lui chiude gli occhi rilassandosi al mio tocco..
-Tu vedi troppo il buono nelle persone..-
-No..io vedo entrambe le cose, ma so riconoscere chi può essere salvato, da chi invece non ha speranze e tu..appartieni decisamente alla prima categoria..-
-Continuo a sbagliare..sempre..se tu non ci fossi stata ora sarei a casa a fumare e tirarmi quella merda..-
-Se servirà a farti smettere allora non ti perderò di vista..tu..mi hai aiutata, io voglio fare lo stesso..mi hai aperto le porte della tua casa quando non eri per niente obbligato a farlo, mi hai protetta da Peter, mi tuteli da chiunque cerchi di ferirmi..lo fai in modo totalmente spontaneo ed quindi..-
-Ma potrei essere io quello che ti ferisce un giorno..-
-Può succedere, ma non mi arrenderò con te.- dico e ne sono convinta. -Io ti aiuterò, sarò il tuo angelo custode..- continuo ironica visto che spesso mi definisce un angelo pericoloso..
Sorride..-Pensi che sia un problema se..bacio il mio "angelo custode"?- chiede..
-Penso proprio di sì, visto che siamo su un aereo pieno di gente..-
-Ma a me non importa..-
-Ti ricordo che sei piuttosto conosciuto.-
Fa spallucce e si avvicina al mio viso..
-Axel..- metto una mano sul suo petto per arrestare il suo continuo avanzare..-Dico sul serio..ci vedrebbero..-
Mette una mano sulla mia stringendola ancora di più contro il suo torace..
-Solo uno..- si avvicina ancora fino a sfiorarci i nasi.. -Uno e basta..- continua..
Annullo la distanza tra noi facendo scontrare le nostre labbra che bramose di quel contatto si perdono l'una nell'altro..
Vedo il buio che lo circonda farsi meno fitto e l'immagine di una angelo dalle ali nere come la pece, farsi strada nell'oscurità..è Axel quell'angelo..ed io farò ciò che posso per aiutarlo..
Mi allontano per riprendere fiato restando ad un paio di centimetri di distanza occhi negli occhi..
-Un angelo può salvare un'altro angelo?- chiedo.
-Non lo so..-
-Ti vedo..l'oscurità che ti avvolge ora è meno fitta..e riesco a vederti..le tue ali sono nere e sanguinano..sei come un angelo caduto dal cielo ferito dai troppi colpi ricevuti..non puoi volare adesso, ma un giorno..tu riprenderai a volare..c'è la farai..-
-Sarai lì a guardami volare?-
Volerò con te..vorrei poter dire con certezza, ma non so come andranno le cose..
Annuisco e le sue labbra sono ancora sulle mie..
So che probabilmente mi sto gettando nel vuoto perché Axel..è stato chiaro con me, ma io voglio credere che qualcosa può cambiare..
Accettare ciò che provavo per lui in passato, me lo fa vedere sotto una nuova luce..
Il fatto che si sia aperto così con me, mi fa stare bene..si fida..tanto da dirmi ciò che più lo tormenta..
Metto le mani sulla sua nuca attirandolo a me il più possibile..sospira sulle mie labbra..-Mi costa così tanto..trattenermi..- confessa..-Ti farei..cazzo solo Dio sa cosa ti farei..- le sue mani..scendono ad accarezzarmi i seni..coperti dallo spesso tessuto della felpa che indosso, ma le sue mani le sento benissimo..tanto da rabbrividire al contatto..mi lascia una scia di baci sul collo..
Mi mordo le labbra per trattenere i versi che spontanei vorrebbero uscire dalla mia bocca..
-Non possiamo..siamo su un aereo e oltre che vederci potrebbero anche sentirci, le persone sono a meno di mezzo metro di distanza da noi..- sussurro..ma la voce non esce come vorrei..
Il mio tono è dispiaciuto..
Dove prima ha lasciato i baci adesso ci passa la lingua..
È una sensazione così piacevole da mandarmi in confusione.., mi impongo di fermarci però..
-Fermo..-
Si allontana quel che basta per guardami negli occhi..brillano di una luce incredibile..e questa la..scintilla del desiderio?
Le labbra gonfie e lucide..come incantata gliele tocco con due dita..
-Non fare così..non..mi guardare in questo modo..- sussurra..
-In quale modo?- chiedo seguendo ogni movimento delle sue labbra come incantata..
-Come se volessi..farlo qui e ora..-
-Perché magari voglio..- lo provoco..
-Isabell..smettila..- mi morde il labbro e un sospiro abbandona la mia bocca..
Un suono acustico decisamente fastidioso ci ferma dal proseguire verso un punto di non ritorno..
L'aereo decollerà tra pochi minuti..
Mi sento andare a fuoco e guardo fuori dal finestrino, per non incrociare il suo sguardo che brucia sulla mia pelle..
Dannazione..come ho potuto dirgli che lo voglio qui..
Lo vedo agitato mentre si sistema il cavallo dei pantaloni alla meno peggio..
Il problema che lo affligge è molto evidente, ma di questo me n'ero già accorta in altre occasioni..
-Cazzo..- si lamenta..-Sta troppo stretto..-si alza..
-Dove vai?- chiedo.
-Ho bisogno..del bagno..- dice indicandomi il problema con lo sguardo..annuisco e si allontana..
Vorrei sotterrarmi..non è la prima volta che si ritrova in quelle condizioni..per me..
Torna qualche minuto dopo..
Il rigonfiamento c'è ancora, ma non dovuto all'eccitazione sicuramente, ma alle sue dimensioni naturali..
-Va meglio?- chiedo.
Mi guarda..
E sussurra al mio orecchio..-Non abbastanza, poteva andare molto meglio, decisamente meglio..-
Il cuore batte fortissimo..ed io vorrei trovarmi in qualunque posto tranne che in questo stramaledetto aereo..pieno di gente...

Autrice: Buon pomeriggio!!! Nuovo capitolo!!!
Scusate se non riesco ad aggiornare così spesso, ma sono molto impegnata!! Però cerco di scrivere capitoli più lunghi!!❤️ spero che il capitolo vi piaccia!!❤️❤️

Fallen Angel ~L'angelo dalle ali nere.~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora