Axel🪽

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C'è un gran via vai di gente in questo momento..
Le esili braccia di Isabell mi circondano il collo da dietro..
Il profumo della sua pelle arriva alle mie narici come la più stordente delle droghe..credo sia ciliegia o forse fragola? Non saprei definirlo con esattezza.. le mie mani sono intrecciate alle sue.. la testa appoggiata al suo petto..
Il suo respiro è mosso da singhiozzi malamente trattenuti..
Perché piangi? Ti ho detto di non piangere piccolo angelo..
Mamma starà bene no? La osservo distesa per terra dentro un enorme sacco a pelo nero, il viso è ancora scoperto..
La sua espressione è calma e rilassata, sembra quasi che sorrida..
Il suo colorito però non è quello di una persona in salute..e le sue labbra sono decisamente troppo violacee
Mamma starà bene, credo..
Non capisco..perché c'è la polizia, perché c'è tutta questa gente? E i dottori?
Chi ha chiamato l'ambulanza?
Mamma sta bene, avrà un calo di zuccheri, ma si riprenderà insomma lei...
La sollevano dal pavimento e la poggiano su una barella..
Dove la stanno portando?
Chi lo sa? Il pronto soccorso più vicino è a circa cinque isolati da qui..
Devo prendere l'auto così potrò stargli dietro..
Che ore sono? Che giorno è?
Niente ha senso, niente ha più senso ora che noto mio padre entrare dalla porta di ingresso barcollante.
Ha bevuto per caso? Mamma sta male e lui pensa a bere, un vero idiota..
-Lei chi è? Si identifichi!- un agente lo blocca a pochi centimetri dalla mamma.
-Sono il padrone di casa! Chi siete voi e cosa fate in casa mia?- non si è accorto di me probabilmente, altrimenti avrebbe dato di matto come ha sempre fatto.
Credo che mi odi.
-Questa donna, che presumo sia sua moglie, è stata trovata senza vita da suo figlio, quel ragazzo li.- risponde per poi voltarsi nella mia direzione.
Cosa ha detto?
Senza vita?
Mia madre senza vita?
Impossibile lei..sta bene..
-Isabell..cosa voleva dire..quell'agente? Perché mia madre dovrebbe essere senza vita..?-
La stretta su di me si intensifica..
-Axel..-
-Guardala, si è un po' pallida, ma con le giuste cure lei..tornerà in forma..vero?-
-Mi dispiace..- dice tra le lacrime..
-QUEL BASTARDO!! LO VOGLIO FUORI DA CASA MIA!! È COLPA SUA SE MIA MOGLIE SI È TOLTA LA VITA!! LUI È SEMPRE STATO LA CAUSA DI TUTTO!-
Che sta dicendo? Sta farneticando.
-Si calmi, non c'è bisogno di urlare. Ne discuteremo in centrale.-
-NO! QUEL FIGLIO DI PUTTANA NON LO VOGLIO QUI!-
-Quello è suo figlio signor Loyer.-
-Mia madre non è una puttana..- sibilo.
-Non cadere nelle sue provocazioni Axel..ti prego..-
-Sta dicendo una marea di cazzate!-
-Si, lo so, non stare al suo gioco..ti prego..-
La voce di Isabell è..come una canzone soave che ti rilassa i muscoli del corpo..
-QUELLO NON È MIO FIGLIO! È NATO DA UNA RELAZIONE CLANDESTINA CHE MIA MOGLIE HA AVUTO CON UN ALTRO! NON È MIO FIGLIO E NON LO SARÀ MAI!!- sbraita indicandomi.
Cosa?
Non sono suo figlio?
Relazione clandestina?
Lui non è mio padre?
-Signor Loyer non mi sembra il momento adatto per affrontare questo argomento. Sua moglie..giace proprio lì..non è il caso di..-
-COSA VUOLE SAPERNE LEI?! HA FATTO LA TROIA ED IO HO GIURATO SU DIO CHE AVREI RESO LA SUA VITA E QUELLA DI QUEL BASTARDO UN VERO INFERNO! PER LA PRIMA VOLTA HA PRESO LA DECISIONE GIUSTA E SI È TOLTA DI MEZZO!-
Io non sono suo figlio? Non sono figlio del mostro?
Una strana sensazione di sollievo mi fa sentire più leggero..
-Non sono suo figlio..-
-Axel..devi reagire..non puoi trattenere ciò che provi..-
-Isabell..io? Non so cosa sento..non sento niente credo..se non sollievo..-
-Cosa?-
-Non sono suo figlio..per questo lui..mi odia..-
La biondina mi si para davanti con i suoi grandi occhi azzurro cielo.. -La mamma..perché non me l'ha detto in tutti questi anni..? Mi deve delle spiegazioni..-
-Lei non..non potrà mai..dartele queste spiegazioni Axel..è morta Axel..lei non tornerà indietro..mai più..-
La sua mano calda si posa sulla mia guancia..
Cosa dici? Non può essere..lei è lì...
Gli occhi si posano sulla figura inerme di mamma..
Sento una fitta al petto..
Mi alzo di scatto e corro verso di lei..
-Ehi..mamma..no..non può essere..- dico afferrandola per le spalle e scuotendola..
-Ehi! Cosa fai?! Fermati!!- due agenti mi afferrano e mi allontanano da lei..
-NO!!!NON PUÒ ESSERE MORTA!!LEI SI RIPRENDERÀ LEI..-
-Sta elaborando solo ora! Credo sia stato sotto shock fino ad ora!!- dice l'agente alla mia sinistra.
-Si calmi, capisco il suo dolore, ma non può toccare il corpo!-
-MAMMA..SVEGLIATI MAMMA..- cerco di afferrarla.. ma sembra che si stia allontanando da me sempre di più..
Sento un vento gelido accarezzarmi la schiena e fendermi la schiena...
Lei è morta..
Non adesso, ma già quando sono arrivato..lei non c'era già più..
La realtà mi viene sbattuta in faccia come uno schiaffo violento..
Lei se ne è andata..ci ha lasciati per sempre ed io..non posso più fare niente..
Non ho fatto niente per salvarla.
L'ho lasciata al suo triste destino..
Io ho lasciato che lei..morisse..
Vado in ginocchio davanti al suo corpo..
Le guance..le sento umide..sto piangendo..
Mi sento squarciare da dentro come se stessi andando in pezzi..
Due piccole mani mi afferrano il viso..
-Axel..ti prego..- poco dopo il calore del suo abbraccio mi manda un messaggio forte e chiaro..
Non è il momento di trattenere le lacrime..devo lasciarmi andare..
Allora piango..piango come non mi capitava da quand'ero bambino..
Stringo il corpo della ragazza davanti a me come se fosse l'ultimo appiglio a questa misera vita di merda..
Credo anche di averle bloccato il respiro, ma non si lamenta..lei mi stringe a sua volta..
-Fa male..lo so..fa dannatamente male..fa così male da sentirti morire tu stesso, fa così male da sentiti lacerare l'anima senti che potresti perdere la ragione, ma devi essere forte..tu sei forte Axel..sei molto forte, non sei solo..hai i tuoi fratelli..hai me..devi continuare a lottare, lottare per tua madre, lottare fino a quando Dorothy non avrà la giustizia che merita perché noi la otterremo! Mi hai capito?! Otterremo giustizia per tua madre e lui..- dice indicando l'uomo che fino a pochi minuti fa credevo fosse mio padre..-Lui la pagherà! La pagheranno tutti..-
Le sue parole sono come un fiume in piena da cui non posso far altro che lasciarmi travolgere..
È così piccola eppure così determinata..
Mi alzo e la aiuto ad alzarsi..
Le sistemo alcune ciocche dei capelli dietro l'orecchio..
-Grazie..grazie..acidella..- per la prima volta da quando ci siamo incontrati, non percepisco quella sensazione di fastidio nei suoi occhi al suono di quel soprannome..
I suoi occhi arrossati mi fanno tenerezza..
Le lascio una carezza sul viso e mi avvicino al corpo di mia madre resistendo all'impulso di toccarlo..-Hai sentito no? Io te lo prometto, questo bastardo lo faccio sbattere in galera, fosse l'ultima cosa che faccio. Tu riposa in pace adesso mamma, non c'è più dolore, non c'è più sofferenza, solo la pace..lui..non potrà più..farti del male..-
Guardo disgustato l'uomo davanti a me.
-Tu non meriti di starle accanto, non l'hai mai meritata mia madre. Non preoccuparti più di lei, saremo noi figli ad occuparci delle sua estrema unzione. Saremo noi a darle il saluto che merita, non tu, non farti più vedere, eri già morto per me, adesso spero solo tu possa bruciare all'inferno per il resto dei tuoi giorni solo come un cane.-
Alza le spalle con disinteresse
-Mi fate solo un favore. Se devo essere sincero ero già stufo di lei. Sempre lì a frignare davanti a quel televisore o al telefono. Grazie Dorothy, mi hai tolto proprio un peso..- non pensavo potesse esistere al mondo una persona tanto malvagia.
Stringo i pugni..mi prudono le mani, ho proprio voglia di spaccargli quella faccia da cazzo. -Per quanto riguarda te, beh..ho sperato così tante volte che una di quelle auto che guidi ti portasse fuori strada in modo che tu sparissi dalla faccia della terra, purtroppo però non è ancora successo, ma chi lo sa..non è mai troppo tardi..-
-Signor Loyer, fare certe dichiarazioni non le conviene.- uno degli agenti lo riprende, ma il mio pugno ormai è finito dritto sulla sua faccia.
-Axel!-
-Sei un pezzo di merda! Avrei dovuto ucciderti con le mie stesse mani molto tempo fa! Hai rovinato le nostre vite! Sei un uomo di merda! Anzi non sei nemmeno un uomo sei la feccia della società tipi come te non dovrebbero nemmeno esistere!- ancora colpi, non so dove di preciso, colpisco e basta -L'hai picchiata per tutta la vita, l'hai distrutta, ridotta pelle e ossa, mandata all'ospedale certo che non ti avrebbe mai denunciato, ma io no, io te la farò pagare!-poi qualcuno mi solleva di peso tirandomi via..
-Fermatelo!- vengo bloccato e lui allontanato da me..
Sanguina lo stronzo..
-Abbi rispetto per tua madre Axel, non qui, non davanti a lei, ha visto e subito fin troppa violenza.- l'espressione sul volto di Isabell è indecifrabile in questo momento..
-Abbiamo trovato una lettera scritta dalla vittima tra i suoi effetti personali, ispettore.- l'uomo legge velocemente la lettera per poi voltarsi verso la merda.
-Signor Loyer, credo che lei, debba rispondere ad un bel po' di domande. Portatelo in centrale. La donna invece, portatela dal medico legale, lui si occuperà di tutto, il corpo poi..consegnatelo al figlio, Axel.- l'uomo sulla sessantina mi guarda.
Faccio un segno del capo per ringraziarlo.
La casa poi..viene sgomberata in fretta, e lui viene portato via..
La signora Carolyn si avvicina a me..sorprendentemente mi abbraccia..-Mi dispiace Axel..mi dispiace davvero tanto..-
Anche la signora Susan e suo marito Jeff mi offrono conforto..
I miei occhi però..sono proiettati sulla biondina al centro della stanza..
-Signora Carolyn..io devo comunicare ai miei fratelli...che nostra madre è..-
-Certo..e presumo che tu voglia Isabell con te quando sarà il momento..-
Annuisco.
È l'unica persona che può capire..
Lei e solo lei può capirmi..
-Io non c'è la faccio a stare qui, andrò nel mio appartamento se non le dispiace..-
La donna guarda la figlia e poi sospira. -Se avessi bisogno di qualcosa, si qualunque cosa..non farti problemi a chiedere..
-Dovete lasciare la stanza, dobbiamo comunicare le indagini.- ci avvertono.
Lasciamo tutti l'appartamento e insieme ad Isabell lascio lo stabile dall'orribile portone giallo..

-Ti tratti bene..- commenta una volta giunti nel mio appartamento.
-Già..senti..tu..fa come se fossi a casa tua okey?-
Annuisce ed esce sull'enorme terrazzo che affaccia sulla città..
-Ti senti pronto?-
-No, ma non credo di poterlo essere..-
-Kelly..lei mi ha scritto..-
-Cosa le hai detto?-
-Che le avresti chiamato presto..- osserva la città scorrere sotto di noi..illuminata dalle luci del terrazzo sembra ancora più..bella..
-Secondo te..lei..-
-Sta bene ora..ha finalmente trovato la sua pace.. ti dirò una cosa che..non ho mai detto a nessuno..-
Ha tutta la mia attenzione. -Anch'io cinque anni fa..ho pensato di farla finita. Ho pensato che fosse l'unico modo per smettere di soffrire, di pensare a quello che mi è successo..mi è sembrata la mia unica via d'uscita..-
-Che stai..dicendo?-
-Poi però..ho iniziato a pensare che non fosse giusto, che non volevo essere l'unica a lasciare per sempre questo mondo, così...ho deciso di iscrivermi ai corsi di legge, abbandonando il giornalismo. Volevo farmi giustizia e farla anche agli altri..-
-Isabell..tu..-
-Lei ha provato le stesse cose che ho provato io..sicuramente.. quando l'ho vista oggi pomeriggio..prima che mi consegnasse quelle lettere sembrava stare meglio, all'inizio ha persino sorriso, poi...quella voce l'ha riportata alla realtà..ed allora nel suo sguardo c'era solo puro terrore..quando ho letto quella leggere ho capito subito cosa stesse per fare, voleva salutarvi..dirvi addio, non voleva consegnartela di persona nonostante le avessi detto che eri di sotto, ma penso che il motivo per cui si sia rifiutata di dartela personalmente sia..che vedendoti avrebbe avuto dei ripensamenti e forse avrebbe anche cambiato idea, così ha scelto di lasciare a me il compito di recapitarvele..-
Il suo sguardo spento mi fa sentire così angosciato..più di quanto io non lo sia già..
Mi sento uno schifo..
-Non so davvero come..ringraziarti..-
-Figurati..tu avresti fatto lo stesso, lo so.-
-Ah si?-
Annuisce sicura delle sue parole.
Si, l'avrei fatto.
Prendo il cellulare dalla tasca posteriore della tuta..ho parecchie telefonate..
Chiamo Kelly..risponde immediatamente..
-Si può sapere che fine avete fatto? Sono preoccupata!!- quasi urla..
-Kelly...- non riesco a trattenere le lacrime..-Mamma..-
-Cosa è successo??- lei mi affianca e mi infonde coraggio.
-Mamma si è..suicidata..- confesso..-Lei..se ne è andata..per sempre..-
Non sento più nemmeno il suo respiro.. -Mi dispiace..non sono riuscito a fare nulla..avevo detto che l'averi aiutata e invece..non ho fatto un cazzo Kelly..-
Mia sorella si lascia andare ad un lungo pianto nella quale ha coinvolto sia me che Isabell...
Quando Theo è tornato a casa..ha appreso la notizia ed è esploso in una rabbia incontrollata, spaventando persino nostra sorella..
A niente sono servite le suppliche di Kelly..ha continuato a colpire la parete fino a ferirsi le mani..
Dire che lo sconforto ci stia divorando è dire poco..
Parliamo allungo poi però..è giunto il momento di chiudere, sarebbero stati qui domani mattina...
Osservo la ragazza al mio fianco..
La abbraccio e lei non dice niente...
Ricambia la mia stretta..
Grazie Isabell Lane..


Autrice: Eccomi qui con un altro capitolo. Essendo costretta a stare in casa ne ho approfittato per scrivere❤️

Fallen Angel ~L'angelo dalle ali nere.~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora