⚠️ Vi consiglio di leggere il capitolo ascoltando la canzone! Perché questa è la colonna sonora che accompagnerà ogni momento di Isabell e Axel.❤️
Non sento più il braccio.
Avete presente quel fastidioso formicolio che viene quando tenete per troppo tempo una parte del corpo nella stessa posizione? Esattamente quello.
Socchiudo gli occhi infastidito e non capisco perché diavolo non riesca a muovermi.
C'è poca luce nella stanza, quegli alberi hanno un fogliame talmente fitto che non passa nemmeno un raggio di luce a poco da quella finestra.
Sento qualcuno muoversi e beh..non ricordo niente della sera precedente, ma dal dolore alla testa deduco che ho combinato una delle mie cazzate.
Sento mugugnare e abbasso lo sguardo notando una chioma bionda sparsa sul cuscino e sul materasso.
È Isabell..
Cosa diavolo ci fa qui? E perché ha dormito con me?
Io non ho mai dormito con una donna.
Mai.
L'ho sempre trovato un gesto troppo intimo, anche più del sesso. Non ho mai permesso a nessuna donna di restare dopo l'amplesso, non ho mai voluto svegliarmi con nessuna di loro, perché svegliarmi e vederle sarebbe stato come uno schiaffo in pieno volto che mi faceva capire che ancora una volta avevo solo preso ciò che volevo e mi ero comportato da stronzo.
Si volta nella mia direzione e sta ancora beatamente dormendo.
Mi blocco, non ho intenzione di spostare quel braccio, per niente.
L'espressione serena sul suo viso mi fa stare tranquillo, forse la cazzata non l'ho fatta allora..
Se no non sarebbe qui, non starebbe comodamente appoggiata con la testa sul mio braccio e non mi starebbe stringendo la mano.
È bellissima.
Credo che non si possa essere più belle di così.
Ha tutto, tutto ciò che un uomo potrebbe desiderare e non parlo solo della sua bellezza esteriore, no.
Isabell è bella anche dentro, ha un anima pura, sebbene macchiata dall'ombra di un padre violento e abusante, è dolce, premurosa, intelligente, scaltra anche se dall'aspetto da piccola ingenua non si direbbe.
E poi è gentile, ma soprattutto è rispettosa.
Non è un pregio che al giorno d'oggi puoi notare in molti, perché pochi si soffermano a notare i modi che una persona ha con gli altri, siamo tutti troppo occupati a vedere la bellezza fisica o cosa indossa chi ci sta difronte, se l'orologio che indossa è migliore del tuo o se l'auto che guida può competere con quella che hai tu.
Lei invece non si sofferma troppo sulle persone, non ti fa sentire sotto giudizio, lei ti guarda nella maniera più semplice e ti guarda negli occhi e quegli occhi mi fottono ogni dannata volta.
Mi manca il fiato, giuro che mi fa sentire un perfetto idiota perché mentre lei parla io penso a quanti modi esistano al mondo per far sorridere una donna.
Il suo sorriso non è cosa comune, non è per tutti, non è nemmeno per me, ma non posso fare a meno di volere che quella curva sul suo viso prenda forma quando sta con me.
Lei merita quei sorrisi, merita di volare leggera,
merita di volare nell'immensità del cielo perché gli appartiene, perché è suo, perché è l'angelo più bello che Dio ha creato ed è proprio qui di fianco a me.
L'azzurro delle sue iridi mi mette in grosse difficoltà, molte volte ho pensato, fanculo adesso la bacio, delle volte ho ceduto, altre ancora mi sono appellato a tutte le mie forze per starle lontano.
Le donne non mi mancano, ma da quando lei è tornata, non riesco a non cercare lei nei volti maliziosi delle altre, non ci riesco a non pensarla, è come un'ossessione, quel desiderio che esprimi ad ogni compleanno sperando che si avveri, lei però è anche diversa da qualsiasi donna con cui io abbia mai voluto avere a che fare.
Lei non è sesso, non vuole sesso. Vuole amore, carezze, parole dolci, lievi sussurri mentre i corpi si uniscono l'un l'altro nella più intima delle unioni.
Ed io? Io sono sesso, non sono amore.
E allora perché? Perché non voglio far altro che sentirla? Sentire il suo sapore, il suo profumo, la texture della sua pelle. Conoscere ogni dettaglio del suo corpo, baciarne ogni singolo lembo di pelle. Affrontare le dita nella sua carne, prendermi ogni parte di lei fino alla perdizione, fino a perdere il contatto con la realtà, come la più forte delle droghe. Perché desidero darle piacere, quello che nessuno le ha mai fatto provare, voglio le sue mani addosso, tra i capelli, sul mio viso. Voglio la sua voce sensuale, che chiami il mio nome, che mi incanti come le sirene incantano i marinai. Io non sarei come Ulisse, no.
Non mi legherei alla mia barca per non lasciarmi andare, no.
Io mi getterei in mare per raggiungerla e perdermi con lei.
Lei mi fa paura, ma mi attrae e non riesco più a starle lontano.
In verità non so proprio come fare per cancellarla dalla mia testa e guardarla con indifferenza, mi piace.
Lei mi piace, ma non possiamo essere un noi, non possiamo essere come gli altri, perché semplicemente siamo diversi.
Io sono un'anima nera, che vaga solitaria per deserti aridi e fiumi prosciugati.
Lei è una bellissima creatura che anche se ferita, può ancora vivere tra le terre più rigogliose, tra le pianure più verdi, bagnarsi con le più cristalline acque del mare e dissetarsi con la più pura acqua di sorgente..
Per lei c'è speranza, per me solo la condanna di una vita solitaria.
Anche se abbiamo vissuto un passato analogo, le nostre prospettive future non potrebbero essere più diverse, ma prima che ciò avvenga, voglio essere egoista, voglio prendermi un po' di lei, un po' della sua dolcezza, sarà sufficiente anche solo un po', per appagare gli anni bui a cui sono destinato.
-Cosa sta pensando quella tua mente contorta?-
-Sei sveglia?-
-Ma và.-
-Bene, acidella come sempre, già dal mattino.-
-Che stupido. Allora, dormito bene?-
-Come mai hai dormito qui?-
-Perché mi hai pregato.-
-Ero così disperato?-
-Oh si, mi hai anche promesso che non mi avresti toccata, vedi tu che picchi di disperazione che hai toccato ieri sera.-
-Sono scioccato.-
L'ho davvero pregata di dormire con me? Ero davvero messo male.
Insomma, non che non mi piaccia l'idea di stare in un letto con lei, ma da qui a pregarla per dormire insieme, ne passa di acqua sotto i ponti.
-Non ci credi?- chiede sbattendo le lunghe ciglia.
-Dimmelo tu, devo crederti?-
-Ovvio, non dico le bugie.-
-Allora ci credo.-
-Quindi? Dormito bene?-
-Molto al dire il vero, non ho ancora visto l'ora. Ed è la cosa che faccio solitamente appena apro gli occhi.-
Ride a cuor leggero e mi sembra di avere i brividi.
-Un buon segno allora.-
-Già.-
-Che ora è secondo te?- chiede.
-Non saprei? Le otto?-
-Non so, non si capisce niente, quegli alberi sono una barriera anti sole praticamente.-
-L'ho penso anch'io.-
-Secondo me sono le 9:30.-
-Se indovino cosa vinco?-
-Prendi tutto come una gara?-
-Non proprio.-
-E se invece indovino io?-
-Se indovino io, ti bacio. Tutta.-
Le sue guance assumono un colorito rossastro e la cosa mi fa sorridere.
-Sei un idiota! Non lo voglio il tuo bacio!-
-Sei sicura?- mi sporgo mettendomi sopra di lei con uno scatto veloce.
-C-Che fai?-
-Non sai che ti perdi, perché..ti bacerei qui..- tocco le sue labbra rosa e morbide. -E qui...- il suo collo. -Qui..- sfioro il seno e fa un respiro profondo. -Poi qui..- l'addome.. -Andrei poi qui..-
Le cosce..- E darei il meglio di me qui..- con due dita passo sopra la sua intimità coperta dal pigiama.
Diventa paonazza in viso e smette di guardami.
-Allora? Vuoi giocare?- chiedo. -Sei così coraggiosa da affrontare la sfida?- sussurro a pochi centimetri dalle sue labbra, mentre sento montare in me il desiderio di averla.
Si morde il labbro e torna a guardami negli occhi.
-Nessun mal di testa post sbornia?- chiede.
-Leggermente, ma è sopportabile. Quindi? Cosa vuoi fare?-
-E se vinco io invece?- chiede.
-Decidi tu..-
-Rischi molto..-
-Mi piace correrli.-
Mi accarezza il viso..
-Ieri mi hai fatto più di una promessa, sai?-
Di cosa parla?
-Non dovresti dar retta alle parole di un ubriaco..-
-Ma lo farò. Una promessa è una promessa, sbronzo o no.-
-Cosa ti ho promesso?-
-Che sarei diventata la sostituta della droga e dell'alcol.-
-Ah si?-
-Si. Che mi parlerai, che diventerò la tua psicologa in pratica, ma che starai lontano anni luce da quelle cose che ti fanno male.-
-Mi hai strappato questa promessa così grande?-
-Si.-
-Sai che per smettere di pensare faccio anche sesso?-
Sorride.
-Ma a quanto pare non hanno nemmeno il tempo di togliersi le scarpe perché le mandi via prima ancora di arrivarci.-
-Cosa ti ho detto ieri sera?-
-Molte cose.-
-Che mi si ritorceranno contro immagino.-
-Immagini bene..-
I suoi denti bianchissimi fanno capolinea sul suo viso illuminando tutto il resto.
Wow..sei..scorretta..
Mi sdraio quasi su di lei, la voglio da impazzire..
-Ti sostituirai anche a loro?-
-Fare sesso tutte le sera mi sembra un proposta troppo spinta Axel.-
La parola sesso pronunciata dalla sua splendida bocca mentre sta sotto di me con la voglia alle stelle, è la più bella del mondo.
-Possiamo parlare e farlo..-
-Sesso e chiacchiere non vanno molto d'accordo.-
Dio, mi fai impazzire..
-Non potrei trovarmi più d'accordo.-
-Quindi? Altre proposte?-
-Mmmh possiamo parlare e esplorarci.. piano..senza fretta senza arrivare subito al sesso, imparare a conoscere ogni parte di noi, a riconoscere i segnali che mandano i nostri corpi..-
-Vuoi studiare anatomia?-
-La tua anatomia tutta.-
-Wow..che romantico.-
-Questo è romanticismo contemporaneo.-
-Certamente, l'avevo capito.- dice sarcastica mentre accarezza i miei capelli spettinati.
-Ho paura però..-
-Non devi averne, lo sai..e poi ci fermeremo quando dirai tu..-
-Ci penserò, non lo so ancora..-
-Verrà naturale, lo sai anche tu che basta toccarci o baciarci per farci volere di più, il tuo corpo mi parla. Tu devi solo ascoltare ciò che dice.-
-E il tuo cosa dice?-
-Sarei volgare se telo dicessi.-
-Non c'è nulla che mi sconvolga, dovresti saperlo.-
Mi avvicino al suo orecchio e le lascio un bacio poco sotto quest'ultimo..
-Scopala.-
Lascio una scia di baci lungo tutto il collo e la sento respirare sempre più velocemente.
Risalgo sul suo viso fino ad arrivare alle sue labbra invitanti.
Annuisce e finalmente la bacio.
La bacio piano, lentamente, non voglio avere un ritmo veloce, voglio che mi segua..
Con le mani le alzo le cosce sistemandomi meglio in mezzo.
I nostri inguini si toccano e mi ritrovo a gemere sulle sue labbra, mentre per un istante lei smette di respirare.
Sarebbe così bello..no..devo andarci con calma.
Non devo pensare a me, ma a lei.
Punto gli occhi nei suoi che trovo aperti ad osservarmi con un misto tra desiderio e paura.
-Non avere paura..- le accarezzo il viso.
-Io..-
-Non ti farei mai del male o qualcosa che non vuoi, mi credi?-
-Si..-
Quel "Sì" mi fa sentire incredibilmente più leggero.
-Ti puoi fidare di me..Isabell.-
Le sue mani si muovono incerte sulle mie spalle, sulla schiena, sulle braccia.
-Mi piace quando mi tocchi, puoi toccarmi ovunque tu voglia..-
Ed era vero, le sue dita affusolate che esplorano la mia pelle nuda mi piacciono, sono come lava rovente che scivolava lungo le linee del mio corpo.
Le unghia che mi sfiorano fanno nascere mille brividi e il respiro diventa sempre più irregolare..
-Posso toglierti la maglia?- chiedo.
Annuisce..mi sollevo sulle ginocchia e inizio a sollevarla dai bordi, sussulta quando le mie dita sfiorano il suo addome.
Gliela sfilo completamente gettandola sul pavimento.
Indossa un reggiseno di pizzo azzurro decisamente in tono coi suoi occhi, è sexy..da morire..
Sentendo il mio sguardo insistente su di lei si copre istintivamente con le braccia. -Non farlo, sei bellissima, non devi vergognarti di niente..-
-Non ti disgusta? Insomma..sai cosa ho fatto.-
-Disgustato io? Guardami..- abbasso lo sguardo sul mio inguine che lei segue per poi distoglierlo imbarazzata. -Direi proprio di no.- mi chino su di lei e le bacio la pelle della pancia, la porzione di seno lasciata scoperta, il collo. -È lui il mostro, non tu, tu sei perfetta. Non c'è niente che non vada. Puoi camminare a testa alta Isabell, sempre.- i suoi occhi si inumidiscono, vorrebbe piangere, ma non lo fa. -Vuoi che te lo tolga?- metto due dita sotto la spallina del reggiseni e la tengo tra le dite.
Si morde il labbro inferiore.
-Va bene.- sussurra impercettibilmente.
Una mano passa sotto la sua schiena e lo sgancio immediatamente.
Lo faccio scorrere per le sue braccia fino a toglierlo completamente.
Copre i seni con le mani.
Wow..
-Voglio vederti nuda, tutta nuda Isabell, mi fai impazzire..non lo capisci?-
Arrossisce e si solleva col busto, mettendosi seduta.
-P-Puoi spogliarmi..tutta..- parla talmente piano che faccio fatica a capire cosa dice.
Mi avvicino all'orlo dei pantaloni del pigiama ed inizio a farlo scovolare verso le caviglie senza smettere di guardarla negli occhi, con loro, vanno via anche gli slip, abbinati al reggiseno.
Chiude gli occhi e si morde il labbro.
-Non devi mai pensare di non essere abbastanza, tu sei meravigliosa sono io a non esserlo..-
Ed è la verità.
È stupenda..
Tutta nuda ed esposta davanti a me, mi manca il fiato, la voglio, voglio sentirla.
-Vuoi che mi spogli anch'io?-
-S-Si..-
In me che non si dica mi libero della tuta e degli slip. Tiene ancora gli occhi chiusi.
-Guardami.-
-Io..-
-Non mi avvicinerò, ma guardami perché io ti sto guardando e mi sembra di non aver mai visto niente di più bello, mi lasci senza fiato come la più bella delle albe, mi incanti come il più bel tramonto e non vorrei essere in nessun altro posto in questo momento se non con te. Perciò guardami, perché io non riuscirei a smettere di farlo nemmeno sotto tortura.-
I suoi bellissimo occhi si aprono lentamente e sento il suo sguardo accarezzarmi ogni centimetro di pelle.
Vorrei sprofondare nei suoi occhi e poi riemergere per poter sprofondare ancora all'infinito.
Faccio un passo verso di lei e poi un'altro ancora fino a risalire sul letto dove giace.
-Sei molto bello Axel..- non ti sei vista allo specchio. -Bellissimo..-
Mi metto tra le sue gambe stando bene attento a non essere troppo invasivo.
Lei però non sembra aver paura, è calma, estremamente calma.
Mi chino e la bacio, ma la volontà di far con calma viene meno quando le sue gambe si stringono intorno ai miei fianchi.
Perché il bacio si intensifica e la voglia di lei prende in sopravvento.
-Isabell, ti voglio.-
-Lo so, lo sento. E ti voglio anche io..-
Sorrido sulle sue labbra.
-Quindi cosa facciamo?-
-Ti chiedo solo..di far piano okey?-
Annuisco e fremo dall'eccitazione.
Non ho voglia di alzarmi per prendere un preservativo, ma non so se prende qualcosa.
-Tu..-
-Prendo la pillola per..regolare il ciclo.-
-Ti va bene se non lo uso?-
-Lo fai senza anche con..-
-No. Mai fatto senza.- annuisce.
-Va bene, ma basta solo che sia la verità.-
-Se vuoi lo uso, se ti fa stare più tranquilla.-
-N-No..va bene.-
Tuttavia non voglio arrivare subito al sodo, per quanto lo voglia, lei deve imparare a vedere il sesso come qualcosa di piacevole, perché lo allaccia solo a brutti ricordi.
Inizio a dedicare attenzioni a ogni parte di lei, bacio il suo corpo delicatamente..
Il suo respiro ed il mio si fanno più corti e mi sembra di impazzire ad ogni bacio, ad ogni sua carezza..
È delicata.
È pudica.
È dannatamente sensuale, senza il minimo sforzo.
Con la lingua traccio una linea immaginaria tra lo spazio dei suoi seni fino all'ombelico..
Poi chiude istintivamente le cosce quando il mio viso sta davanti alla parte più intima del suo corpo.
Metto le mani per fermarla.
-C-Cosa fai?-
-Rilassati..-
La verità? Non l'ho mai fatto a nessuna donna, mai.
Mi piace riceverlo, ma mai ricambiare, con lei però è tutto diverso, perché lei è diversa.
Prende un respiro profondo ed io mi perdo nella sua intimità, bacio, mordo, lecco, assaporo.
È buona, è lei.
-Oddio..- le sue dita scorrono tra i miei capelli e trattiene malamente i gemiti.
-Dio..sei così buona..-Potrei star lì all'infinito. -Non trattenerti..-
-C-Ci sentiranno..-
-Non mi importa di nessuno.- la sento, sta per venire, ma saperla così bagnata ed eccitata per me mi fa perdere la testa.
Mi accarezza le labbra umide dei suoi umori.
Ma io la fermo e lecco avidamente le mie labbra facendola arrossire.
-Assapora quanto sei buona..- la bacio e con le dita continuo a toccarla.
Un gemito le sfugge ed io rischio davvero di perdere il controllo.
Le sue unghia mi graffiano la schiena e anche mio mi ritrovo a gemere.
Sorride, soddisfatta di essere riuscita anche lei a farmelo fare.
-Voglio entrarti dentro.- annuisce e mi posiziono meglio. Le allargo le gambe e piano entro in lei senza smettere di guardarci negli occhi e ad ogni centimetro di me che entra dentro di lei perdo la ragione.
È calda, morbida, accogliente.
Entro completamente e lascio che si abitui a me, non fa sesso da sette anni, potrebbe farle male.
-Ti fa male?-
-Solo un piccolo fastidio..è tutto okey sei..grosso.-
Mi scappa una risata perché mentre lo dice guarda il punto di unione tra noi come se potesse vederci attraverso ed è praticamente bordeaux.
Mi abbasso su di lei e lei mi morde il labbro inferiore trattenendolo tra i denti. Inizio a muovermi con movimenti lenti, ma decisi. Ansima lasciando andare il mio labbro ed io insieme a lei.
-Va tutto bene..è Axel..- dice a se stessa..
-Sono io..chiamami..per nome ed io ti risponderò.-
Le spinte si fanno più veloci, più forti perché ormai il desiderio ci sta consumando.
Lei non ne sembra dispiaciuta, anzi.
So che le piace, lo sento dai gemiti che le sfuggono vicino alle mie orecchie, lo sento dalle mani con cui mi tocca, dal modo in cui mi guarda.
Dio, è magnifico.
-A-Axel..-
-Si..-
-Non voglio che..smetti..-
-Non ci penso nemmeno.- tuttavia so di star per venire e anche lei.
La sua intimità si stringe intorno a me ed io gemo sollevandomi e dando ultime spinte per poi venirle dentro smosso dai brividi e dall'orgasmo che entrambi abbiamo appena raggiunto insieme.
-Cazzo.-
-Io..-
Mi accascio sul suo petto e il suo cuore va a mille.
Lei mi accarezza la nuca.
-G-Grazie..-
-Per cosa mi stai ringraziando?-
-Io..non ho avuto paura con te, non mi sono sentita sbagliata, nemmeno per un istante..-
Le bacio il seno sinistro..
-Non dovrai mai sentirti sbagliata, sei perfetta.-
Esco da dentro di lei.
Mi sollevo quel che basta per guardarla e sta piangendo.
-Ehi..-
-Io pensavo che..non sarei mai riuscita a provare qualcosa di bello.. io..-
-Il sesso non è ciò che hai vissuto in passato, ed è diverso a seconda di chi ti trovi di fronte. Ed è stato il sesso migliore che abbia mai fatto perché c'eri tu con me.- dico. -Ed anche se sono durato cinque minuti, sono contento che ti sia piaciuto e che tu sia stata bene..-
Annuisce per poi baciami.
-Grazie Axel..-
Ed in me qualcosa si smuove.
Perché ho la strana sensazione che non riuscirò a volere nessun'altra che lei da adesso in poi? Perché l'idea di farlo con altre ora, mi fa strano?
Lei sta lì a guardami e c'è tanta tenerezza nel suo sguardo, mi tremano le gambe e il cuore sembra implodere.
Cazzo.Autrice: Buongiornoo!! Ecco a voi finalmente il capitolo!! sono molto felice!! Finalmente i nostri due giovanotti hanno abbattuto tutte le barriere che c'erano tra loro lasciandosi andare al desiderio carnale di fondersi insieme.
Cosa ne pensate dei modi di Axel? Cosa pensate del modo in cui si è approcciato a lei? E secondo voi cosa succederà adesso tra i due?❤️❤️❤️
Spero che vi piaccia!!❤️❤️
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Fallen Angel ~L'angelo dalle ali nere.~
RomansaPer Isabell Lane era strano trovarsi nuovamente davanti al portone di quel condominio, che nei suoi ricordi era un luogo di pura tristezza. Eppure sua madre Carolyn viveva ancora lì e dopo aver terminato il college pochi mesi fa, non poteva far altr...