Isabell🪽

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Dopo aver fatto colazione, io e Axel siamo usciti dalla residenza, noto il maggiordomo, Darrin, guardarci curioso.
-Buongiorno.- saluto.
-Buongiorno signorina Lane. Ha dormito bene? La colazione è stata di suo gradimento?-
-Si, h-ho dormito bene e la colazione era ottima.-
Axel accanto a me ghigna divertito.
Gli do un pizzico sul fianco -Idiota.-
-E lei signor Loyer?-
-Axel va benissimo, comunque si molto, il mio risveglio è stato magnifico.- risponde lascivo.
-Oh ne sono felice. State uscendo?-
-Proprio così, porterò questa signorina in giro per Manchester oggi.-
-Molto bene, ci sono dei bei posti. Hanno aperto un nuovo centro commerciale sa?-
-Fantastico! Ci faremo un bel giretto, tanto ad Axel non dispiacerà sicuramente un po' di sano shopping!-
-Ovvio.-
-Passate una buona giornata, sarete dei nostri per il pranzo?-
-No, non credo.- risponde lui.
-D'accordo allora informerò la cuoca. Spero siate qui almeno per il The delle cinque!-
-Vedremo. Buona giornata Darrin!-
-Ah signorina Lane, ha fatto colpo su un nostro collega sa? Il giovane Harry è rimasto incantato dalla vostra bellezza, è un bravo ragazzo sa?-
-Non è interessata.-
-E tu che ne sai? È il bel ragazzo di ieri?-
-Allora l'avete notato?-
-Certo.-
Axel sembra adesso infastidito dalla nostra conversazione con Darrin.
È piuttosto divertente.
-Invece di parlare del "bel ragazzo di ieri" vogliamo andare?-
-Che noioso che sei, va bene andiamo.-
Darrin mi sorride divertito ed io ricambio.
Quel signore curioso é divertente!
L'ho decisamente rivalutato.

In viaggio in macchina è stato piuttosto silenzioso, ma questo mi rende nervosa.
-Senti, si può sapere che ti prende? Non è da te essere così silenzioso, mi inquieta tutto questo.-
-Preoccupati per il "bel ragazzo", non per me.-
-Cos'è questa? Gelosia per caso?-
Non so perché, ma la cosa mi fa un po' piacere..
-Eh? Gelosia? Scherzi? E di chi dovrei essere geloso? Di uno che non ha nemmeno le palle di venirti a chiedere come ti chiami?-
-Magari è un tipo timido.-
-Magari è uno che non ha spirito di iniziativa. E poi comunque non ho nulla di cui essere geloso. Noi non stiamo insieme, no?-
-No, infatti. Siamo due persone libere.-
Non so perché, ma dirlo mi ha causato una fitta allo stomaco.
-Esatto.-
-Chiudiamo il discorso, è meglio.-
Nell'auto cala nuovamente il silenzio, stavolta voluto da me.
Dopo un po' accende la radio, ma il suo cambiare continuamente stazione, mi da sui nervi.
-Hai finito?!-
-Di far cosa?-
-Non si riesce nemmeno a finire di ascoltare una canzone! Cambi stazione ogni dieci secondi!-
-Queste canzoni non mi piacciono.-
-Allora spegnila!-
-Senti! Si può sapere perché sei così incazzata tu adesso?-
-Non sono incazzata! E tu lo eri prima?-
-Lo sono anche adesso?-
-Allora mentivi prima quando hai detto di non avere niente! Stronzo bugiardo!-
-Quel tipo non fa per te.-
-Ah no? E chi farebbe per me?-
-Non lo so, ma sicuramente non quel tipo.-
-Lo conosci?-
-Non sono affari tuoi.-
-Axel, lo conosci?-
-No, ma non mi ispira per niente fiducia.-
-Mi sembra un giudizio molto affrettato, non credi?-
-Per niente, il mio istinto non sbaglia mai.-
-Cos'è la perla del giorno?-
-Una cosa del genere.-
-Beh, comunque non ero interessata a lui.-
-Non sembrava.-
-È così, non è il mio tipo, a livello estetico ovvio, per carità, è un bel ragazzo, ma non fa per me.-
-Ah no? E come ti piacciono i ragazzi? Magari posso presentati qualcuno.-
-Non te lo dirò mai.-
-Avanti, mori con occhi scuri, un fisico pazzesco, dalla forte personalità, un gran talento a letto e amante del rischio?-
-Ti stai descrivendo per caso? Sei piuttosto egocentrico.-
-No, ti ho dato questa impressione?-
-Si.- sorride maliziosamente mentre posa per qualche istante il suo sguardo su di me.
Tutte le volte che fa così mi irrita, eppure non riesco a togliermi dalla testa il modo in cui mi sono sentita stamattina, noi due a letto, noi sotto la doccia e poi ancora sul letto di quella stanza dai toni tristemente grigi, ma che in quel momento sembravano esplodere di mille colori diversi, esattamente come dentro di me di varie e diverse erano le emozioni che stavo provando.
-Che idiota che sei.- dico imponendomi di pensare a noi due sorto quelle vesti.
Il suo sorriso si spegne quando nel piccolo schermo dell'auto compare una notifica e-mail. -Che ti prende?-
-È il risultato del test del DNA..-
-Oh..-Si accosta al lato della strada e prende il cellulare in mano. -Vuoi saperlo adesso? Credi di essere..pronto?-
Non faccio in tempo a finire la frase che sta già aprendo il pdf dell'e-mail.
I suoi occhi scorrono velocemente sul cellulare ed io vi leggo una certa agitazione. -Allora? Cosa dice?-
-È mio padre.- butta fuori di colpo mentre le mani prendono a tremare, non so se per la contentezza o per paura di dover affrontare quell'uomo.

Fallen Angel ~L'angelo dalle ali nere.~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora