Axel🪽

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Perché dev'essere tutto così difficile?
Perché la vita dev'essere così dura con le persone?
Che senso ha vivere per se poi giorno dopo giorno sono più le cose che ci rendono tristi, che quelle che ci rendono felici?
Forse sto generalizzando, magari è solo il mio caso, però negli occhi delle persone che incontro giornalmente, non è che veda tutta questa gioia di vivere e di gente..ne vedo parecchia.
L'immagine di Kelly sembra la stessa di qualche settimana fa al funerale di mamma, trasandata e visibilmente scossa.
Suo marito è sempre lì, al suo fianco, pronto ad infonderle quel coraggio che negli anni le è venuto sempre più a mancare.
Lui sembra proprio l'uomo perfetto.
Indossa un completo elegante, i capelli scuri gellati perfettamente all'indietro, niente barba, postura corretta, modi composti e sempre pacati.
Ho pensato dal primo momento in cui lo visto, che sarebbe stato perfetto per Kelly, lei lo è sempre stata e lui non è da meno. Com'è che si dice? Dio li fa e poi li accoppia? Una cosa del genere.
Insomma,sono uguali.
Il mio sguardo si sposta altrove, oltre la piccola fila di sedie della sala d'aspetto, lì davanti ai distributori, Isabell cerca di prendere qualcosa.
Credo qualcosa di caldo.
Per venire fin qui, abbiamo dovuto percorrere un po' di strada a piedi, il Taxi era bloccato nel traffico ed io non avevo alcuna intenzione di aspettare che l'ingorgo stradale terminasse, così sono sceso dal mezzo, ho preso i bagagli e Isabell mi ha seguito, non senza lamentele, ma l'ha comunque fatto.
Certo, sarebbe stato più piacevole se non ci fosse stato un temporale e temperature più sopportabili, ma soprattutto sarebbe stato meglio avere degli ombrelli.
Risultato? Arrivati in ospedale eravamo zuppi e tremolanti come dei piccioli pulcini appena nati.
Credo che mi abbia maledetto anche mentre camminando dietro di me, lottava contro vento e pioggia.
I suoi vestiti e i suoi capelli sono ancora un po' bagnati, eppure siamo qui già da due ore e un'infermiera ci ha prestato gentilmente degli asciugamani.
Probabilmente ci prenderemo un bel raffreddore, ma per me la cosa più importante era raggiungere mio fratello.
Theo è ancora giù in sala operatoria a lottare tra la vita e la morte.
L'incidente è stato molto grave, è stato sbalzato via dalla sua moto a venti metri di distanza dal luogo di impatto, ha un mucchio di ossa rotte, la testa rotta, ma ciò che più ci preoccupa è il polmone perforato da una costola.
Dio..che situazione..
Passo una mano sul volto chiudendo gli occhi stanchi per le mancate ore di sonno, alle narici arriva il suo profumo e capisco che si è appena riseduta accanto a me.
-Tieni, ti farà bene.- il suo braccio sfiora il mio e apro gli occhi per vedere cosa mi sta offrendo.
-Mi ci vuole proprio, mi bruciano gli occhi per la stanchezza e l'odore di disinfettante mi da la nausea.- afferro il bicchiere contenere una buona quantità di caffè bollente. -Grazie, tu Cos'hai li?- chiedo.
-Un caffè macchiato.- guarda mia sorella e sembra quasi contrariata dal suo atteggiamento. -Non la capisco.-
-Di che parli?- chiedo spiegazioni.
-Non capisco se sia ancora arrabbiata con te per quel discorso della vera identità di tuo padre o se il suo atteggiamento freddo sia dovuto all'ansia dell'esito dell'operazione di Theo.-
-Credo per entrambe le cose, diciamo che il rapporto tra noi si è un po' freddato. Non ha preso di buon grado la mia decisione di fare un test del DNA a quell'uomo, anzi non l'ha accettato proprio. Quando l'ha saputo è andata su tutte le furie, mi ha persino sfiorato l'idea che lei sappia più di quel che voglia farmi credere, ma non lo farebbe mai no? È mia sorella maggiore, ho poi pensato, ma il suo atteggiamento detto in tutta franchezza, un po' mi infastidisce e mi fa insospettire. Tuttavia spero di sbagliarmi.-
-Lo spero anch'io, sarebbe brutto.-
-Tu piuttosto, ti ammalerai se tieni ancora addosso quei vestiti zuppi, potresti prendere qualcosa dal borsone e cambiarti in bagno, no?-
Annuisce bevendo un sorso della sua bevanda.
-Dovresti farlo anche tu.-
-No, sto bene così.-
-Se ti ammalerai non potrai avere contatti con Theo, potresti contagiarlo e sarebbe pericoloso per la sua salute.- mi fa notare.
-Va bene, lo farò dopo. Hai avvisato tua madre?-
-Si, è molto preoccupata anche lei.-
-Capisco..dille di stare tranquilla.- annuisce, sembra che ci sia qualcosa che voglia dirmi.
-Isabell, devi dirmi qualcosa?-
-Ci sono delle novità..nel caso di tua madre.- come sempre va dritta al punto senza troppi giri di parole.
È una cosa che apprezzo molto di lei.
-Quindi?-
-Quindi ne parliamo dopo, c'è il medico!- si alza ed io la seguo affiancandola.
-Dottore, come sta Theo?- chiede la voce apprensiva di Kelly.
L'uomo dal viso stanco e dall'aspetto anziano, sospira. -La situazione non è delle migliori, il perforamento del polmone comporta alcune conseguenze future, che per un ragazzo così giovane capite bene, sono complicate da gestire, l'intervento è stato eseguito con successo, tuttavia non è ancora fuori pericolo.-
Stringo saldamente i pugni angosciato.
-Quali sarebbero queste conseguenze?- chiedo.
-Beh, purtroppo questo tipo di problemi ti legano inevitabilmente, a scarsa resistenza polmonare, affaticamento precoce, evitare di svolgere attività sportive, in quanto richiedono un certo livello di resistenza fisica, ma anche respiratoria. Dolore toracico.- l'uomo sospira ancora sistemando gli occhiali.-Purtroppo è una condizione definitiva, non può guarire. Può comunque condurre una vita normale, ma deve fare decisamente le cose con meno sforzo possibile, in oltre deve costantemente monitorare l'ossigeno presente nel suo corpo. Tenerlo lontano da fumo, sigarette e qualsiasi cosa di nocivo ovviamente sarà fondamentale. Non solo lui, ma anche chi gli sta vicino deve evitare in sua presenza.- capito Axel? Chiedo a me stesso.
Certo, non potrei mai mettere a repentaglio la salute di mio fratello.
-Scusi dottore, ma Theo potrà continuare ad inseguire il suo sogno? Lui sta studiando ingegneria aerospaziale e..-
-Potrà, non si preoccupi per questo. Ve l'ho detto, la sua vita potrà continuare in modo pressoché normale, deve solo ridurre gli sforzi al minimo, per evitare apnee e crisi respiratorie. È come se il suo polmone destro abbia una percentuale di funzione del 60% invece del 100%.- spiega l'uomo.
-Quanto dovrà restare in ospedale?-
-Almeno un mese, dobbiamo tenerlo costantemente monitorato, ha delle bruttissime ferite, oltre a ciò che vi ho illustrato poco prima, presenta molte fratture in tutto il corpo, in volo di circa venti metri, non è cosa da poco, solitamente si muore all'istante, è stato molto fortunato ad essere ancora qui. Ora devo lasciarvi, ma ci vedremo molto presto; per qualsiasi cosa chiamate me. Gli infermieri oltretutto sono a vostra disposizione. Buona giornata.- dice.
-Aspetti! Quando potremo vederlo?-
-Non a breve, almeno tra una settimana, è in terapia intensiva e li non può accedervi nessuno che non siano medici o infermieri.-
Cazzo. -Andate a casa, ci occuperemo noi di lui, state tranquilli, verrete aggiornati su tutto. Restare qui è inutile.- si congeda lasciandoci in quel corridoio dall'aspetto spoglio e freddo, l'aria intrisa dall'odore di disinfettante e l'atmosfera pesante.
-Cosa facciamo?- chiede Sherman circondando le spalle di mia sorella con un braccio.
-Hai sentito il dottore, restare qui non serve e non potremo vederlo prima di una settimana..torniamo a casa quindi..- risponde lei guardandolo con i suoi occhi verdi decisamente tristi. -Ragazzi, andiamo? Sarete stanchi, vi siete precipitati qui di corsa, sicuramente avrete bisogno di riposo..- il suo tono ora è gentile e la carezza che riserva al braccio di Isa, per un attimo mi fa ricredere su ciò che ho pensato fino a poco prima..forse questo è solo il modo di reagire al dolore di Kelly..quindi chi sono io per giudicarla?

Fallen Angel ~L'angelo dalle ali nere.~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora