-Dobbiamo proprio? È tipo il decimo negozio d'abbigliamento in cui entriamo!-
Stufo di camminare tra gli indumenti e in mezzo alla gente la afferro per il braccio.
-Ti prego! L'ultimo promesso.-
-No.-
-Puoi aspettarmi fuori se proprio non vuoi entrare..-
-Cosa c'è di tanto interessante lì dentro?-
I suoi occhi si illuminano. -Tra poco più di un mese è Natale.-
-Quindi?-
-Ma come quindi?! Voglio un pigiama nuovo!-
-Per Natale?-
-Ma no! Tu non lo sai ma ogni anno compro un pigiama nuovo da indossare la notte di Natale.-
-E sotto il pigiama ci nascondi la sorpresa?- chiedo alludendo ad altro.
Le sue gote assumono un colorito più rosato e la cosa mi piace.
-Sei..sei..un pervertito.- sussurra perché la senta solo io.
Mi avvicino al suo orecchio.- Non sai quanto. Va pure a comprare il tuo pigiamino di Natale, io faccio un giretto da queste parti. Se non dovessi vedermi, chiamami.- faccio una pausa, ma voglio che quelle sue guance diventino più rosse.-Non c'è bisogno di impegnarsi molto per la scelta, in qualunque caso, il pigiama non lo terrai addosso per molto, perché te lo toglierò come se stessi scartando un regalo.-
Mi allontano soddisfatto di aver ottenuto la reazione che volevo.
-Farò finta di non aver sentito.- entra in fretta nel negozio lasciandomi lì indeciso se mettermi a ridere o trascinarla via da qui e riportarla su quel letto di stamattina.
Decido alla fine di lasciarle il suo tempo e faccio un giro.
Tra le mani il cellulare mi ricorda che una volta tornato a Londra ho parecchie cose da risolvere.
Devo occuparmi di Chambers, andare alla polizia a rilasciare le deposizioni e svuotare l'appartamento dalle cose mia madre.
Si, non ho ancora avuto il coraggio di mettere piede dentro quell'appartamento dopo il suo suicidio, ma so che quel momento dovrà arrivare prima o poi.
Stando a quanto riferito dall'avvocato a Isabell, le possibilità che Marcel venga arrestato definitivamente per istigazione a suicidio e violenza domestica, sono alte. Tuttavia le sue dichiarazioni mi preoccupano.
-Scusami.- una voce familiare arriva alle mie orecchie.
-Eh?- mi volto nella direzione da cui proviene e posso giurare di veder trattenere il fiato alla ragazza alle mie spalle.
-Cosa ci fai qui..Axel.?- gli occhi verdi di Sarah mi guardano come se avesse visto un fantasma.
-Cosa fai tu qui.?-
-I-Io..sono qui dai miei nonni.- risponde.
-Anche io in visita.-
Il suo sguardo si addolcisce. -È da un po' che non ci si vede..-
-Già.- ed era vero, non la vedevo da anni, precisamente da quando non l'ho umiliata davanti a tutta l'università.
Lei è la ragazza di cui ho parlato a Isabell, là ragazza per la quale ho fatto una scommessa e che poi ho gettato via una volta vinta.
-Come stai?- i suoi modi sono sempre gentili, ma c'è una certa cautela nel suo modo di parlare con me.
-Bene. Tu?-
-Bene. Sei qui..da solo?-
-No.-
-I tuoi amici ti hanno seguito fin qui?- chiede per poi ridere graziosamente, ma mi irrita, non so il motivo.
-No.-
-Sempre di molte parole vedo.-
-Come sempre. Non sono cambiato come puoi vedere.-
-Sinceramente, speravo un po' di si.-
-Ah si? E come mai?-
-Non ho dimenticato quanto tu sia stato cattivo con me.- eccola arrivare al sodo. -Ma..hai sempre lo stesso effetto su di me.-
-Piccola Sarah, dovresti aver imparato la lezione, mai innamorarsi dei cattivi ragazzi.-
-Tu non lo sei, fingi solo di esserlo. Io lo so, sentivo che il tuo modo di fare era finto nei miei confronti, io sapevo della scommessa, ma ero comunque innamorata di te e così mi accontentavo anche di essere un gioco per te. Tuttavia allo stesso tempo, sei stato gentile con me quando eravamo solo noi due e questo mi faceva sperare che tu cambiassi e ti innamorassi per davvero di me. Non credo sia successo altrimenti le cose sarebbero andate diversamente, ma si può sempre sperare no? Non è mai troppo tardi..-
-Non accadrà Sarah.-
-Come fai a dirlo? Forse non era il momento giusto..-
-Non sarà mai il momento giusto.- in lontananza scorgo una testolina bionda familiare.
-Da questa parte!- chiamo e lei solleva la testa.
La sua espressione sembra parecchio delusa.
-Cos'è quell'espressione così triste?- chiedo.
Sarah ci osserva o meglio osserva Isabell da capo a piedi.
-Non ho trovato quello che cercavo.-
-Niente pigiama di Natale allora.-
-Mi hai fatto il malocchio per caso?- chiede.
Rido alla sua domanda e lei mi guarda contrariata.
-No, direi di no.- rispondo non riuscendo a smettere di ridere.
-Troverò il mio pigiama di Natale costi quel che costi Axel.- la serietà che mette nel pronunciare questa frase mi fa ridere ancora di più.
Si sta incazzando quindi decido di smettere.
-Eh va bene bimba, troveremo il tuo pigiama di Natale costi quel che costi, va bene?-
Il suo sorriso potrebbe tranquillamente illuminare il mondo intero in questo momento.
-Quindi questo significa che non hai più fretta di andare via!?- chiede entusiasta.
-Daremo ancora un'occhiata in giro, ma poi ho bisogno di riempirmi lo stomaco.-
-Andata!- dice porgendomi la mano che stringo per sigillare una specie di patto-Chiameremo questa operazione: Pigiama di Natale cercasi!-
-Io proporrei: Pigiama di Natale che verrà tolto da Axel, cercasi!-
-Sei proprio un cretino!-
La bionda si accorge della ragazza vicino a noi.
-Oh..scusami non ti avevo vista, stavate parlando?- chiede.
-Lei è Sarah una vecchia conoscenza.- la presento.
-Ero la sua ragazza.- dice invece la mora col caschetto.
Isabell mi guarda e credo abbia capito di chi si tratta.
-Molto piacere, Isabell Lane.- dice sorridendole gentile e porgendole la mano.
-Si, stavamo parlando comunque.- però..sembra parecchio nervosa la ragazza.
Non ricordo questa sfumatura del suo carattere.
-Mi dispiace avervi interrotto, hai altro da dirgli?- chiede, anche la biondina non scherza.
Isabell odia essere trattata con ostilità senza che abbia fatto alcunché per meritarlo, quando qualcuno si rivolge a lei così caccia fuori gli artigli la bimba.
Sarah non sa bene cosa dire.
-E-Ecco io..- la piccola acidella sa bene come pungere l'avversario.
-No? In questo caso scusa, ma come vedi abbiamo da fare, andiamo?- chiede adesso a me.
-Yes, Boss.- la prendo per mano. Lo sguardo di Sarah saetta tra i nostri visi e le mani adesso intrecciate. -Buona passeggiata Sarah.- la saluto.
-Axel..ti va se ci vediamo qualche volta?- chiede sfacciatamente. Anche se non ho chiarito il mio rapporto con Isabell e lei non può sapere cosa siamo, mi propone di vederci quando sono insieme ad un'altra che per altro sto tenendo per mano?
Nei suoi occhi verdi vedo cosa? Speranza?
Mi dispiace, ma quegli occhi non hanno alcun effetto su di me, non sono gli stessi squarci di cielo della ragazza qui affianco a me, non sono quelli gli occhi in cui voglio perdermi.
Sollevo le nostre braccia mostrandole bene le nostre mani intrecciate.
-No.- rispondo soltanto, la stessa delusione di anni fa si dipinge nei suoi occhi.
Trascino via Isabell senza aggiungere altro.
-Sei più stronzo di me.- commenta la biondina.
-Ma tu sei più acida sicuramente, sei molto sexy quando tiri fuori gli artigli da leonessa.-
-Lo sai che odio essere trattata con sufficienza.-
-Lo so, lo so.-
-Ma avresti anche potuto non farle capire che sono la tua ragazza! Bella trovata genio, mi hai sfruttata per liberarti di lei!-
-Non esattamente. Non ho detto che fossi la mia ragazza, ti ho solo presa per mano, non volevo che la situazione degenerasse.-
-Le hai mostrato le nostre mani e le hai risposto un secco "No". Cosa pensi che abbia capito?-
-Fatti suoi. Non mi interessa, allora andiamo?-
-Che poi perché mi tieni per mano?? Molla.-
-Sei così piccola che ho paura di perderti tra la folla, tua madre potrebbe uccidermi per questo e anche Kelly in effetti.-
-Non sono una bambina, non devi mica tenermi d'occhio.-
-Guarda li!- dico indicando alle sue spalle un negozio di abbigliamento con dei pigiami di Natale in bella vista in vetrina.
-Pensi di corrompermi così?-
-Si.-
-Pensi bene! Ansiamo!- sorrido e la seguo dentro al negozio.
-Possiamo esserle d'aiuto?- chiede la commessa.
-Quel pigiama con l'albero di Natale, che taglie avete?-
-Per lei credo andrà benissimo una S signorina, le starebbe comoda.-
-Mmh lei dice?-
La mia attenzione viene catturata da un'altro tipo di pigiama, decisamente sexy. Credo che addosso le starebbe da favola.
-Mi piace quello.- dico indicandoglielo.
La commessa sorride e Isabell mi guarda come per dirmi: Un'altra parola e ti uccido.
-A me no. Prendo quello signorina.-
-Quello ti starebbe benissimo.-
-Non è un tuo problema il mio pigiama.-
-Invece si, anche se in tutta onestà mi interessa più cosa c'è sotto al tuo pigiama, quindi effettivamente sarebbe inutile, potrebbe solo stuzzicare un po' la mia fantasia.-
Credo che se potesse sotterrarsi lo farebbe.
La commessa distoglie lo sguardo in imbarazzo.
-Non gli dia retta per favore.- sibilla lei pronta a strangolarmi.
-Perché non vai a farti un giro in un negozio maschile tu?- mi propone. -C'è ne uno proprio lì difronte!- indica alle mie spalle.
-Mi piace starti tra i piedi.- mi avvicino al suo orecchio. -Ma soprattutto tra le gambe.- sussurro perché possa sentire solo lei.
Si avvicina a me e il suo respiro mi accarezza le labbra. -Vai, prima che ti picchi.- sussurra. Credo proprio che lo farebbe.
-Sono tentato di restare e provare a vedere come riusciresti a farlo.-
-Dico sul serio.-
-Anche io.-Alza gli occhi al cielo stufa.
-Ehm..porto in cassa signorina.-
Si volta verso la commessa. -Si grazie, ma so ancora un'occhiata!- la ragazza si allontana -Sloggia, vengo a cercarti dopo.-
-Vado a cercare un nuovo paio di scarpe allora, fai la brava e se qualcuno ci prova con te stendilo.- gli do una leggera pacca sul sedere e gli stampo un bacio veloce sulle labbra.
-Ti ammazzo.-
-A dopo.- esco dal negozio e vado in quello affianco.Il commesso del negozio è un logorroico, non servisse che mi raccontasse anche la vita di chi ha fabbricato queste fottute scarpe!
-Va bene, le prendo!- dico spazientito.
Pago ed esco dal negozio.
Alzo gli occhi e lo store di Victoria's Secret mi fa venire un idea per un bel regalino alla piccola acidella.
Qualcosa da mettere sotto quel pigiama di Natale per esempio.
Entro senza pensarci un attimo.
La donna alla cassa mi guarda sorridente. -Posso aiutarla?-
Indico un completo rosso come il fuoco su cui ho messo gli occhi non appena entrato. -Questo.-
-La sua ragazza è molto audace?-
-No, lo sono io. Lei un angioletto in realtà.-
Non mi importa di specificare che non è esattamente per la mia ragazza. Isabell non è la mia ragazza.
-Beh potrebbe indossarlo a Capodanno! Porta fortuna!-
Immagino Isa con indosso questo completo che lascia davvero poco all'immaginazione..sarebbe stupenda..anche se non credo che il rosso sia il suo colore.
-Beh..visto che parliamo di un' angelo, come dice lei, che ne pensa di questo?- dice mostrandomi un'altra alternativa.
Si, questo è decisamente per lei. Le mancherebbe solo l'aureola. È un completo interamente di pizzo bianco, con dei fili dorati nelle spalline e nel giro vita.
-Aggiudicato.- dico convinto.
La voglio con questo indosso, ma anche senza.
Do le misure alla donna che tutta contenta mi fa una confezione regalo coi fiocchi.
-Ecco a lei! Arrivederci!-
-Grazie.- esco dal negozio e lei se ne sta seduta in una delle panchine del corridoio.
La raggiungo e ha un bel po' di buste.
-Hai svaligiato in negozio?- chiedo.
-Ne avevo bisogno, è stato piuttosto terapeutico. Hai fatto acquisti anche tu?-
Le mostro i due sacchetti.
-Scarpe nuove, ah ti sconsiglio di entrare dentro quel negozio, il commesso parla così tanto che per poco mi sanguinavano le orecchie. E questo è un regalino per te.- dico passandole il sacchetto.
Penso abbia capito di cosa si tratta vista la colorazione rossa che sta assumendo il suo viso.
-No!-
-Oh si, ti piacerà, vedrai.-
-Non credo proprio. Come ti è venuto in mente di entrare lì dentro e comprare..dell'intimo..?- chiede in un filo di voce.
-Starebbe da Dio su di te, fidati di me.-
-Sei pazzo, non posso accettare.-
-Invece si.-
-No.-
-Consideralo un regalo di compleanno.-
-Faccio il compleanno ad Agosto.-
-Un regalo mancato. Andiamo a mangiare!-
-Axel!!- mi trattiene per un braccio.
-Si?-
-Non..puoi..-
-Dai! Accettalo e basta, è fatto proprio per te fidati!-
-Se è uno di quei fili interdentali io ti strangolo.-
-Tu non sei fatta per quelli, sei un angioletto sexy, ma sofisticato. Vedrai che ti piacerà, piace anche a me, giusto perché tu lo sappia.-
-G-Grazie..comunque anche io ho una cosa per te..- dice. Mi passa un sacchetto.-Ho pensato che..saresti stato invidioso del mio pigiama con l'albero di Natale, così te ne ho preso uno con il pupazzetto di neve..tu compi gli anni tra due giorni..regalo.-
Non mi guarda negli occhi per l'imbarazzo e ringrazio che le stia facendo perché il cuore credo stia per uscirmi dal petto.
Ma che cavolo mi succede?! Prendo il sacchetto e sfioro le sue mani che sembrano andare fuoco, proprio come le mie.
-Grazie..- sorrido guardando dentro al sacchetto, è davvero un pigiama di Natale, decisamente più sobrio del suo, pantalone con motivo scozzese, maglia rossa, con una piccola sagoma di un pupazzo di neve ricamata sul taschino. -Nessuno mi ha mai fatto un regalo così e poi non ho mai avuto un pigiama natalizio, grazie piccola acidella..-
-Adesso ne hai uno.-
-Si..-
-A-Andiamo..ho fame.- dice recuperando le buste ed il mio regalo per lei e iniziando a camminare.
La seguo a stretta vicinanza mentre va verso il Mc Donald's.
Perché stare con lei, mi da questo senso di pace cosi intenso..?
Cosa mi sta facendo? Perché ha questo potere su di me..?Autrice: Buona domenica!!! Nuovo capitolo per voi!! Cosa ve ne pare??? A D O R O AXEL! Voi?❤️❤️
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Fallen Angel ~L'angelo dalle ali nere.~
RomansaPer Isabell Lane era strano trovarsi nuovamente davanti al portone di quel condominio, che nei suoi ricordi era un luogo di pura tristezza. Eppure sua madre Carolyn viveva ancora lì e dopo aver terminato il college pochi mesi fa, non poteva far altr...