Capitolo 7

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Prima di iniziare volevo ringraziarvi per tutti i bellissimi commenti che mi avete lasciato e per essere già a 200 visualizzazioni. Non pensavo di raggiungere questo piccolo traguardo in così poco tempo.
Grazie.🦋

Jude Bellingham:

Una volta tornato a casa, presi il telefono e scrissi a Madison, dicendole che ero arrivato a casa sano e salvo. Mi misi sul letto e inizia a studiare le cose che mi aveva spiegato la mora ma, ammetto che avevo la testa da tutt'altra parte.
Madison aveva tradito Luke con me e questa cosa mi stava lentamente distruggendo. Aveva detto che ci avrebbe parlato lei ma avevo paura che non lo avrebbe mai fatto. Ovviamente non stava a me dire tutto al ragazzo ma speravo che Madison lo avrebbe fatto il prima possibile.
Avevo fatto sesso con Madison Beer, dopo avere detto a quel coglione di Jobe che non mi interessava assolutamente.
Sono un controsenso, lo so.
Però mi è piaciuto davvero tantissimo ma non voglio mettermi nuovamente in mezzo tra i due. Dovevo far finta di niente, doveva essere una cosa tra me e Madison. Decisi di lasciar stare con lo studio e mi sdraiai sul letto, addormentandomi poco dopo.

La mattina seguente mi svegliai alla solita ora e, come ben sapete, si sarebbe svolta come tutti gli altri giorni. Tranne per una minuscola cosa.
Madison non era a scuola.
Da quando ho memoria, lei non ha mai e dico mai saltato un giorno di scuola. Anche con la febbre a quaranta, lei c'era. Ammetto che mi salí il panico, pensai che le fosse successo qualcosa di grave e l'ansia mi stava divorando lo stomaco. Presi subito il telefono e la chiami, ma nulla.
Uscii di fretta e furia dalla scuola, mi misi in auto e andai a casa sua. Però prima dovevo fare una cosa ancora più improntate.
Le andai a prendere la sua colazione preferita al bar.
Una volta arrivato, bussai alla sua porta e la sua domestica mi accolse con un grande sorriso. Mi fece entrare e mi disse che la mora era nella sua stanza, facendomi poi l'occhiolino. Io arrossì di colpo e, in silenzio, andai nella sua stanza e bussai.
Sentire la sua voce mi tranquillizzò.
Entrai nella sua stanza e le sorrisi dolcemente.

"Volevo portarti un mazzo di fiori, ma non sapevo quale fosse il tuo preferito, così ti ho portato un cornetto al pistacchio!"
Le dissi dolcemente e le diedi il sacchetto. Lei per ringraziarmi mi diede un bacio sull'angolo della bocca e si accoccolò a me, iniziando a mangiarlo.
Era strana quel giorno.

"Hai parlato con Luke di quello che è successo?"
Le chiesi leggermente titubante e lei mi fece di no con la testa.

"Non gli ho ancora parlato, appena lo vedo lo farò, non voglio dirglielo tramite messaggio."
Mi disse la mora una volta finita la sua brioche.

"Hai ragione, però glielo devi dire. Invece a me devi dire perché non sei venuta a scuola. Mi sono preoccupato.."
Ammisi e le accarezzai i suoi lunghi capelli.

"Mi è tornato il ciclo dopo mesi che non lo avevo e in più stanotte ho dormito poco niente. Ho passato la nottata a studiare per il test di ingresso dell'università."
Tirai un sospiro di sollievo. Sapere che non era venuta per evitarmi, mi ha sollevato tantissimo.

Passammo tutta la mattinata a coccolarci e a "conoscerci meglio". Ho notato che non sapevo assolutamente nulla di lei e lei non sapeva nulla di me. Ho scoperto che, oltre ad avere la passione per la moda, era anche una grande tifosa del calcio, soprattutto di quello italiano, infatti mi ha anche detto che non si è mai persa una partita del Milan ed era sempre allo stadio a vedere la sua squadra del cuore. Lo ammetto, mi ha stupito. Non pensavo fosse un'appassionata di calcio. Sto rivalutando questa donna. Pensavo fosse la classica popolare della scuola con la puzza sotto il naso, invece mi sbagliavo di grosso.

Mi invitò a rimanere per pranzo da lei, accettai volentieri e andammo al piano di sotto a pranzare. Eravamo solo noi due e decidemmo di prepare una carbonara e stranamente cucinò Madison. Pensavo che fosse la domestica a farla, invece no. Si mise ai fornelli e io ero stupito. Mi misi a cucinare con lei e iniziò a cantare, aveva una voce spettacolare. Ero senza parole. Aveva una voce incantevole e io ero stregato.
Una volta pronta la carbonara, ci mettemmo a tavola e iniziammo a mangiare.
Era una cuoca spettacolare.
Mentre mangiavamo, sentimmo qualcuno suonare al campanello e la domestica andò ad aprire.

Era Luke.

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