Erano le 9 di mattina e mentre "ascoltavo" "l'appassionante" lezione di scienze, mi ritrovai a rileggere il messaggio che mi fú inviato il giorno prima. questo diceva: " ci vediamo alle 18:30 al parco dietro la scuola, ti devo parlare! non ignorare il messaggio (fai finta che non ti abbia mai scritto niente)" non lo feci leggere a cara, perché dopo aver saputo il mittente, lo avrebbe fatto leggere a Jacopo ed a sua volta lo avrebbe detto ad i suoi amici, tra cui proprio l'autore. Passai le ore di scuola a pensare perché doveva parlarmi così urgentemente. all'intervallo rimasi in classe per non incontrare il ragazzo, non sapevo come mi sarei dovuta comportare o casa dovevo dire.
2 ore dopo
La massa di alunni che prima era ben distribuita nelle varie classi, adesso si stava velocemente ammassando verso le porte per uscire, come se si trovassero in una prigione da ormai troppo tempo. "Hey sam!" sentii una voce maschile chiamarmi dalla cima delle scale, quando mi girai lo vidi li in cima a quelle scale troppo lontane da me, in tutta la sua figaggine. I capelli coperti per poco da una bandana rossa, la maglietta come al solito strappata, ed il resto non riuscii a vederlo a causa della troppa gente che ci separava. "Ciao Edoardo" dissi io velocemente per poi ritornare a camminare spinta dalla folla."Mamma sono a casa!" urlai, mentre buttavo la cartella vicino alla porta "sono in cucina! " urlò lei in risposta. Quando entrai in cucina, rimasi scioccata da quello che vidi " mamma cosa è successo? Stai bene?" Dissi sedendomi accanto alla donna. "Ha ha ha.. Solo perché ho cucinato non vuol dire che sia successo qualcosa" disse lei dirigendosi fuori dalla stanza.
Dieci minuti dopo ritornò al lavoro ed io passai il resto della giornata a fare i compiti e dormire, fino a che non dovetti uscire per "l'appuntamento". ci misi circa 30 minuti ad arrivare, il cielo era diventato già scuro a causa dell'inverno imminente. Quando arrivai nel parco vidi qualcuno che alla mia vista si alzò vedendomi in contro."Buona sera sam" disse il ragazzo accennando un sorriso "ciao Riccardo" dissi io abbastanza in ansia "allora.. quale è l'onore di questo incontro?" continuai "ascoltami bene.. non fidarti del ragazzo che più ti piace, perché sotto quell'aspetto da bravo ragazzo c'è sempre un inganno" disse lui avvicinandosi a me mentre parlava. "Cosa vorresti dire con questo? " gli dissi ancora più in ansia. "Più di quello che ti sto dicendo non posso fare" disse lui con voce preoccupata. passarono pochi secondi e sentii il telefono vibrare.Da: sconosciuto
CHI CAZZO È QUELLO!!!! VATTENE SUBITOO!!non feci in tempo a farlo leggere a Riccardo che una voce mi bloccò. "Riccardo! Dove cazzo sei!" Disse una voce in lontananza "oh cazzo. Devi andartene subito.. corri" mi disse lui velocemente. Io no parlai ma feci quello che aveva detto, corsi via senza girarmi mai.
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È finita la scuolaaaa!
Buon giorno ragazze eccomi con un nuovo capitolo.
Ditemi come vi sembra, se vi piace o no.
Alla prossimaaa♡
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diary//Edoardo incurvati
Fanfictionperché prima o poi, se giochi con il fuoco ti scotti.