What a present!

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Era passato molto tempo dal mio ritorno da Berlino, meno di un anno.
La mia vita andava al meglio.
Tutto andava nel verso giusto e stavo benissimo.
Avevo degli amici fantastici.
Veramente era tutto perfetto.
Era gennaio e il 16 avrei fatto 19 anni.
Non vedevo l'ora di festeggiarlo.
Mi esaltava più del 18simo.

Qualche giorno prima del compleanno di Mery

-Mey tra poco è il tuo compleanno!! - disse Serena venendomi in contro assieme a Blair e Chuck.
-Non ti immagini la sorpresa che ti abbiamo preparato - disse Blair.
-E soprattutto il regalo che ti ho fatto - disse Chuck con aria fiera.
-Ragazzi veramente non vedo l'ora - esclamai quasi saltellando.
Non era una giornata particolarmente bella, ma io ero super felice, mancavano 2 giorni al mio compleanno.
Era una giornata grigia, il cielo nuvoloso e il freddo secco di New York arrossava il naso a tutti.
Con i ragazzi decidemmo di andare in un cafe tranquillo a berci una cioccolata calda.
Passammo la nostra giornata la a parlare e gossippare.
Avevo trovato i miei veri amici.
Era tutto così bello, ci crediate o meno, la mia vita era completa, o quasi.
Mi mancavano quei due piccoli pezzi di puzzle.
Bill e Tom.
Ci ero passata abbastanza sopra dall'ultima volta che vidi Tom.
Penso che anche lui si rimise in piedi e continuò la sua vita, mi faceva solo che piacere sapere che lui stava bene.
-Mey sei tra noi? - chiese Blair passandomi una mano davanti alla faccia.
-Ah si, stavo solamente pensando. - dissi tornando ad ascoltare ciò che stavano raccontando.
-Raga stasera disco? - chiese Serena.
-Io ci sono - disse Chuck - solo ad una condizione, ci deve essere Mey.
-Esatto - esclamò Blair - No Mey, no Party.
Risi e accettai.
Tornai in Hotel a prepararmi.
Anche se faceva freddo mi vestii comunque con cose corte, perché il freddo non ferma mica nessuno.

Anche se faceva freddo mi vestii comunque con cose corte, perché il freddo non ferma mica nessuno

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Questo era l'outfit era spaziale.
Arrivai alla discoteca in taxi ed ecco i ragazzi che mi aspettavano.
-È arrivata la festa! - disse Serena guardandomi.

Andammo dentro e ovviamente ci scatenammo come delle pazze.
In tutto ciò Chuck continuava a fissarci, mentre beveva il suo whisky.
Eravamo un trio perfetto, due more ed una bionda.
Le adoravo entrambe per le loro caratteristiche così differenti.
Serena era un angelo caduto dal cielo, era gentile e dolce, la classica ragazza di cui ti innamori a prima vista, era bellissima.
Blair era la classica figlia viziata che a primo impatto ti sembrava una stronza di primo livello, non nego che sia così, però quando la conosci e la ammorbidisci diventava la migliore amica che potevi avere. Era sempre disponibile.
Ed infine c'ero io, una via di mezzo.
Potevo essere sia buona come il pane che stronza peggio di Blair.
Poi c'era Chuck. Freddo e impassibile.
No scherzo, era veramente un buon ragazzo, nessuno lo capiva mai a fondo, ma dal mio arrivo riuscì ad aprirsi con me.
Era un ragazzo d'oro e spero che un giorno trovi l'amore perfetto per lui,
perché se lo merita veramente tanto.
Quella sera andai alla fine,
come tutte le altre serate, a parlare con Chuck.

Quella sera andai alla fine,come tutte le altre serate, a parlare con Chuck

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I just wanna dance - Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora