Monofobia: paura della solitudine.
L'unico insegnamento che mia madre si era preoccupata di darmi era quello che la miglior vendetta era non vendicarsi affatto.
L'indifferenza era la chiave di tutto.
Se esisteva una cosa che l'essere umano non sopportava minimamente era essere ignorati.
Perché se nessuno ti stava accanto, rimanevi solo, con te stesso.
E i demoni che uno si porta dentro non sono lontanamente paragonabili a quelli esterni.
Non puoi sfuggire alla tua stessa mente.
Motivo per cui, quando Elijah nota che lo sto fissando, io mi limito a girarmi e aprire il mio armadietto.
Non dico nulla.
Non ne ho il diritto.
Sì è rifatto una vita: ottima scuola, ottimi voti, ottimi amici e ottima fidanzata.
Meglio, sarà più facile distruggerla.
Lui non sembra intenzionato a voler spostare lo sguardo da me, fino a quando si decide a parlare.
"Emilia."
Non mi giro.
Continuo a trafficare nel mio armadietto.
"Emilia."
Ma dove cazzo sta il libro di storia?
"Emilia."
Vabbè, farò senza.
"Ti prego guardami, Lilith."
Oh no.
Non doveva proprio dire quel nome.
Mi giro di scatto.
Lui sussulta.
Probabilmente non si aspettava che lo avrei degnato di uno sguardo.
"Che cosa ti è successo?" chiede con la voce rotta.
E nel farlo, mi afferra il viso con le sue mani, sono così...familiari. Mi ricoprono quasi interamente il volto e per la prima volta dall'uscita dal riformatorio non sento quel solito istinto di ritirarmi immediatamente. Niente disgusto. Niente nausea. Niente di niente.
Qualcosa non va.
Perché fin da piccola mi sono sempre sentita al sicuro fra le sue braccia, perché se ci fosse stato lui al mio fianco nessuno mi avrebbe potuto fare nulla.
Invece, lui si era rivelato il più stronzo dei tutti.
"Sei così diversa." continua imperterrito, "Che cosa ti hanno fatto? Che hanno fatto alla mia Lilith?"
Adesso è troppo.
Ogni volta che pronuncia quel nome, sento una rabbia crescente in me. Come se avesse riaperto una ferita di cui mi ero presa cura per tanto tempo. Ed ora tutto sta uscendo fuori, senza controllo, e fa male. Non provavo emozioni così intense da un sacco di tempo. È come, se per tutto questo periodo, mi avessero anestetizzato, resa indifferente al mondo esterno, alle persone, ma Elijah è stata l'unica ancora che mi ha permesso di rimanere a galla, rimanere umana. La voglia di vendetta verso di lui me l'ha permesso, e ora che l'ho davanti e si sta comportando in maniera così ingiusta con me, vorrei solo prenderlo a schiaffi.
Penso sia consapevole di star oltrepassando il limite e lo sta facendo solo per ottenere una reazione da parte di mia.
Fanculo l'indifferenza.
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RomanceEmilia Barbera ha vissuto gli ultimi 3 anni in riformatorio, finalmente è libera, ma il rancore che si porta dietro sicuramente è rimasto con lei. Elijah Cloud ha passato tutto questo tempo a pensare a lei, terrorizzato da cosa lei potrebbe fargli e...