Blargofobia

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Blargofobia: paura di annoiare o disturbare gli altri.



Oggi è il giorno d'inizio.

L'inizio della mia vendetta e della mia redenzione.

Tutti questi anni sono stati d'aiuto per pensare a come far ingoiare lo stesso boccone amaro che Elijah mi aveva fatto ingerire con la forza a solo quindici anni.
Con l'inganno.

Ammetto che una piccolissima parte di me si sente in colpa per quello che succederà sta sera al ballo, ma è così debole che il rancore che ho covato a lungo riesce a sopraffarla senza problemi.

Guardo l'orario sulla sveglia appena suonata. Sono le nove e qualche minuto del 31 di ottobre. Oggi non abbiamo alcuna lezione, visto che Halloween cade di sabato.

Non mi è mai piaciuto Halloween, non capisco perché la gente si ostini a celebrare mostri quando andrebbero solo che condannati.

Io ci vivevo con un mostro e poi lo sono diventata.

Posso assicurare a tutti coloro che festeggiano allegramente questa giornata che non c'è nulla per cui essere felici.

Sbuffo rumorosamente, alzandomi dal letto già col piede storto e mi avvio verso il bagno per prendere i miei medicinali.

Solo qualche pillola mi farà superare la giornata.
Quella e la sete di vendetta.

Neanche il tempo di fare un passo verso la porta che la vista di un abito rosso scuro, posato ordinatamente sulla scrivania, mi blocca.

Me l'ha portato Elijah qualche giorno fa, lo so perché mi ha lasciato un patetico bigliettino che non lasciava spazio ad equivoci.

Il fatto che assomigli così tanto all'abito che William ha scelto di me, mi destabilizza.

Entrambi sono di una tonalità bordeaux, in seta e lunghi. Le uniche differenze si trovano nella scollatura, a cuore la prima, mentre più profonda la seconda, e nei dettagli in pizzo che caratterizzano i bordi dell'abito Dior scelto da Elijah.

Ancora non ne ho fatto parola con William, anche se dovremmo mettere in chiaro i dettagli del nostro piano, ma sono sicura che si incazzerà.

Vabbè.

I programmi per oggi sono: cercare un vestito per la festa dopo il ballo, pranzare al volo con Rosalind, parlare con William il pomeriggio e poi...distruggere Elijah.

Scuoto la testa, distogliendo lo sguardo da quel vestito, che mi duole ammettere essere stupendo, e mi dirigo verso la mia metà iniziale: il bagno.

Apro lo sportello e trovo subito le scatoline arancioni che mi portano conforto. Butto giù senza pensare una dose di Valium e subito sento la tensione sciogliere le spalle e i pensieri diminuire.

Finalmente, cazzo.

Mi vesto al volo e faccio per scendere in cortile, dove mi dovrebbe star aspettando Rosalind.
Ancora non mi fido, ma essendo che sto per andare alla mia prima festa di Halloween, voglio un consiglio da qualcuno di esperto. Ed essendo che lei sembra fare collezione di eventi sociali come se fossero figurine, ho deciso che darle un po' di tempo potrebbe rivelarsi utile.

Appena solco l'uscita dalla scuola, i capelli color carota della diretta interessata mi riempiono la vista. Lei, come se avesse  captato il mio arrivo, si gira e mi fa un cenno di saluto con la mano, accompagnato da un sorriso emozionato.

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