Thomas
Sono ancora in estasi. Mi sembra tutto così surreale. Mi ha permesso di toccarla, nonostante tutte le sue paure e i suoi traumi, ha permesso a me di esplorare il suo corpo, di toccarla davvero per la prima volta.
Mi sembra tutto così giusto e al tempo stesso sbagliato. Io sono sporco dentro, sono davvero pronto a rischiare di sporcare anche lei?
Ci vorrà il massimo del mio impegno per non farlo, per tenere tutta la merda che mi porto dentro lontano da lei. Per tenere tutto questo schifo sotto chiave.
Sono pronto?
Non lo so, ma lo devo essere. Per lei.
Natalie si sta sciacquando mentre io sono in cucina a preparare un po' di pasta.
Da come mi guardava percepivo dei tormenti dentro di lei, spero davvero che me ne parlerà perché con lei tutto il mio intuito e sesto senso si azzera, non ci capisco più niente quando si tratta di Pepper.
Sento dei passi per le scale mentre sto buttando giù la pasta.
Spero che le piaccia il pesto.
«Maas.» Il mio cuore fa una capriola nel sentire questo nomignolo. Mi sento una ragazzina alle prese con la sua prima cotta, cazzo sono ridicolo.
«Sono qui, Pepper.»
La donna che occupa i miei pensieri costantemente da mesi, fa il suo ingresso nella mia cucina. Indossa i miei boxer e la mia maglia nera. Questa scena mi fa sentire un'estrema bisogno di una vita normale, tranquilla. Di quotidianità, anche monotonia. Ma con lei.
«Ti devo dire un cosa.» Eccoci qui, il cuore scalpita già preso dal panico. Ora si tirerà indietro un'altra volta, mi dirà che è stato un errore e io mi ritroverò nuovamente a terra, distrutto.
«Mio padre è tornato.»
Mi scivola il mestolo dalle mani cadendo rovinosamente a terra e imbrattando il pavimento di verde.
Mi giro lentamente verso di lei.
«Come è possibile, pensavo fosse...»
«Lo pensavo anche io, ne ero convinta.»
«Ma come può...»
Mi fa cenno di seguirla sul divano così spengo il gas e faccio come dice.
«Quando è successo io ero sotto shock e dopo aver sparato mi sono andata a chiudere in camera mia. Di tutto il resto se ne è occupata mia madre e, oltre a metterci d'accordo per la versione da usare, non abbiamo mai più riaperto l'argomento. Non mi ha detto cosa ha fatto con il corpo di mio padre, ho dato per scontato che fosse morto visto che lo avevo colpito dritto al cuore ma, evidentemente, mi sbagliavo.»
Sta trattenendo a stento le lacrime così mi avvicino a lei e la faccio appoggiare al mio petto.
«Mi sta cercando, Thomas. Vuole me e non si fermerà di fronte a niente e nessuno.»
«Nat, se si prova anche solo ad avvicinare io lo ammazzo. Lo farò soffrire, gli farò rimpiangere di non essere morto quel giorno.»
«Tu finirai in mezzo, standomi vicino diventerai un bersaglio anche tu e...»
«Non ti azzardare, non mi allontanerai un'altra volta. Adesso basta, non puoi tenermi vicino e allontanarmi a tuo piacimento. Io sono qui per te a prescindere da tutto ma ora tu devi darmi una risposta definitiva. Con me o senza di me.»
Natalie alza la testa e incastra i suoi occhi nei miei. Il mio cuore si ferma, in attesa. Passano i secondi e io non riesco più a respirare. Fino a che lei non si sporge e mi stamp un leggero e dolce bacio sulle labbra. Si allontana di poco e, continuando a sfiorarmi la bocca, mi dice: «Con te, Maas.»
In quel momento sentiamo qualcuno bussare forte e ripetutamente alla porta.
Io e Nat ci guardiamo entrambi con un scintilla di preoccupazione negli occhi.
Le faccio segno di restare li mentre io mi alzo e mi avvicino lentamente alla porta.
Mi affaccio allo spioncino e in quel momento vedo il volto tumefatto di Caleb.
Mi affretto ad aprire la porta e mi lancio verso di lui per sorreggerlo.«Che cazzo ti hanno combinato?»
Lui ispira tra i denti per trattenere un gemito di dolore quando lo afferro e lo porto in casa.
«Oddio, cosa ti è successo?» Dice Nat venendo verso di noi.
«Stacy.»
«Cosa? Cosa le hanno fatto?» Chiede Natalie in preda al panico.
«Tuo padre. Tuo padre ha mandato degli uomini a prenderla. Stavamo rientrando a casa quando ci hanno attaccati, erano almeno in otto. Non ho potuto fare molto contro tutti quelli.»
Natalie inizia a piangere ma continua a rimanere lucida così va a prendere la valigetta del pronto soccorso.
Io invece lancio un'occhiata all'orologio visto che Nancy dovrebbe tornare a breve. Beh, effettivamente è un po' in ritardo. Oggi dopo scuola sarebbe andata al suo doposcuola, o almeno così lo chiamiamo, in verità è un gruppo di supporto per bambini sordomuti. Solitamente a quest'ora il pulmino la dovrebbe aver già riportata a casa.
Mi cade l'occhio sulla porta che è rimasta aperta così mi ci avvicino per chiuderla.
A terra, appoggiato alla parete destra, noto una zampa di peluche. Mi affaccio per vedere meglio e in un attimo sento il sangue gelarsi nelle vene. C'è un biglietto attaccato al peluche della mia sorellina. È sporco di sangue. Mi affretto a raccoglierlo e ad aprire il biglietto.
Se volete rivedere la bambina e la ragazza, VIVE, portateci Natalie Smith. Avete ventiquattro ore.
Cazzo. Io li ammazzo tutti, li darò in pasto ai maiali quei fottuti figli di puttana.
È arrivato il momento di chiamare Robert, qui mi servono i rinforzi.
🫶🏻🫶🏻🫶🏻🫶🏻
Ciao readers!
Come state? Io un po' così così. Ultimamente tra il lavoro e gli impegni mi sento soffocare. Spero possiate capire la mia presenza un po' altalenante. Da settembre tornerò super attiva e con capitolo più lunghi, promesso.Detto questo, come sempre fatemi sapere cosa pensate del capitolo sotto nei commenti e lasciate una stellina se vi è piaciuto. Vi aspetto su ig con il box domande.
Piccola parentesi:
I miei account sono
IG e TIKTOK della storia: epuntoemme
BOOKSTAGRAM e BOOKTOK: elisaslittlelibraryVi aspetto.
Eli🫶🏻
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Red thread
RomanceLa vita di Natalie è stata costellata di incubi tanto che, lei e sua madre, sono state costrette a trasferirsi nell'altro capo del paese. Li incontra Thomas Handerson, il suo vicino di casa. È palese fin da subito che tra i due ci sia molta chimica...