1 | the dream

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Vedo tutto sfocato, il male che avevo addosso e che mi ha procurato sta svanendo e il dolore stava svanendo, mi sentivo finalmente bene.

Federico's pov
5/10/2020

Sentí aprire la porta di camera mia e sbattere forte contro il mio muro rosa chiaro..

X:<<Svegliati federico, tuo fratello è già fuori casa>>

Questa era mia madre, ma per quanto riguarda me, io sono Federico Cantis, ho quasi diciassette anni, e non sono sicuramente la persona più amata della terra e forse nel corso della storia capirete il perché.

M.F:<<Ti farò andare a piedi se non ti sbrighi!>>

La scuola era iniziata da circa un mese e io proprio questo l'avevo perso, quindi dovrò recuperare l'inizio del programma, prendo dall'armadio i miei soliti vestiti: una felpa oversize nera e dei jeans a zampa scuri;
non sono una persona che tiene molto a vestirsi bene cioè prima si, ora non più.

Misi le mie airforce nere ormai rotte e rovinate dal tempo ed uscii di casa, come immaginavo dovetti prendere il bus quindi presi il telefono e il primo bus che passava, nello schermo nero del mio telefono vidi il mio riflesso, vidi il mio viso ormai spento da troppo tempo, restai a pensare e a guardare il vuoto fin a quando non sentì ridere un gruppo di ragazzini e mi girai, non stavano ridendo di me, stavano ridendo tra di loro per chissà cosa, vorrei saperlo, vorrei sentirmi così, vorrei avere qualcuno con cui trascorrere questi momenti.

X:<<Smettila di fissarli, fai paura amico..>>

A interrompere i miei pensieri fu un ragazzo dai capelli neri e occhi marroni alto che mi passò accanto dicendo questa frase con tono abbastanza secco, già dal primo giorno fanno le solite battutine del cazzo tanto per rovinarti la giornata, sono molto ma molto magro e pallido, ma non capì il senso netto di dire una cosa del genere.
Uscii dal bus e mi ritrovai davanti all'istituto, era molto grande e mi sentivo così piccolo in mezzo a tutte quelle persone intorno a me, ma nonostante questo mi dirissi verso la mia classe che doveva essere la 3B quindi la cercai e finalmente la trovai, ero in ritardo perché dal vetro della porta vidi tutti i miei compagni già dentro all'aula.
Bussai e dopo che il prof mi diede l'avanti entrai, mi guardarono tutti..

F:<<Mi scusi per il ritardo Professore, non trovavo la classe>>
sbottai col poco fiato che mi rimaneva, con le mani sudate dietro la schiena

PRF:<<Nessun problema, ragazzi lui è il vostro nuovo compagno, Federico Cantis, il ragazzo di cui vi ho parlato l'altra volta, accoglietelo bene mi raccomando>> disse lui

Avevano tutti gli occhi fissi su di me, quasi tutti con un'espressione di ribrezzo, alcuni si girarono a dire qualcosa nell'orecchio al proprio compagno di banco lasciando il loro sguardo sulla mia figura sensa staccarlo mai, altri invece non mi degnarono nemmeno di uno sguardo e continuarono a fare quello che stavano facendo.
Andai a sedermi in terza fila, lanciai un'occhiata al mio compagno di banco,
aveva i capelli marroni e gli occhi verdi, era anche veramente pieno di lentiggini ovunque. Guardandogli le mani notai che aveva un piccolo cuore con accanto una piccola "A" tatuati nel lato della mano, lo squadrai e vidi che indossava un paio di converse marroni con dei jeans chiari e una maglietta stretta a maniche lunghe: era un bel ragazzo;
mi guardò, mi accenno un sorriso e poco dopo incominciammo entrambi a seguire la lezione, strano ma vero.

angolo autrice🫶🏻
Buonaseraa! sono delia (luvstrecatto_ su ig) e questa sarà una storia su strecatto e su altri vari membri dei wgf, ma parla più che altro della sua vita con un narratore interno ovvero Federico.
Ho voluto farla più originale possibile avendo letto più di settanta storie wgf in tutto qui su wattpad, tralasciando questo spero che la storia vi piacerà, perdonate tutti gli errori grammaticali vari (spero non c'è ne siano più di molti).

𝑾𝒆 𝒘𝒆𝒓𝒆 𝒃𝒐𝒓𝒏 𝒕𝒐 𝒍𝒐𝒗𝒆 | 𝑠𝑡𝑟𝑒𝑐𝑖𝑐𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora