capitolo 18

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federico's pov
🕕18:02 dell'uno dicembre 2019

Erano le sei e io mi stavo digerendo verso l'ospedale in autobus non avendo una macchina come ogni giorno per controllare lo stato di salute di mia madre, Lili, in questo periodo sta lottando veramente tantissimo
ma i medici hanno detto che non potrà resistere a lungo...ma per me la speranza è l'ultima a morire e so
che potrà resistere ancora per un po'.

Mio papà veniva a visitare la mamma quando non c'ero io, così da vedermi il meno possibile ed era
una cosa migliore sia per me che per lui visto che non ci nè sopportavamo nè ci potevamo vedere,
ci incocciavamo solo quando andavamo a dormire o la mattina a colazione, avevamo fatto un patto e così resterà, per ora funzionano abbastanza bene queste "restrizioni" (ovviamente la mamma non lo sa perché non
approverebbe minimamente questa scelta, ma lei non è a casa quindi) .

🕖19:05
Arrivato in ospedale cerco il reparto di mia madre e mi avvio verso la sua stanza ma la trovo chiusa, decido di chiedere
a un medico che mi passò davanti il perché e mi disse che mia madre era in allarme rosso e rischiava
di non farcela ma io non potevo entrare,
preso dal panico prendo il telefono chiamando mio padre

F:<<PAPÀ LA MAMMA..VIENI SUBITO IN OSPEDALE CORRI>>
PF:<<che succede? sto arrivan->>

ero nervoso e gli attaccai in faccia per non dirgli nient'altro, d'altronde c'erano le restrizioni e io non avevo certo il
piacere di violarle, mi prendo un caffè dalla macchinetta e mi siedo, ragionando un attimo e
non perdendo la calma mi calmai e diventai fiducioso per mia madre, non iniziando a prendere
conclusioni affrettate mentre aspettavo sia che mi facessero entrare nella sua stanza che mio padre.

🕗20:01
Dopo tanta attesa era arrivato mio padre e i medici ci spiegarono che mia madre era ammalata ormai da tempo di un tumore, chiamato displasia termine con cui i medici indicano un'alterazione qualitativa, morfologica e, talvolta, anche quantitativa, della struttura cellulare di un tessuto, in genere, di tipo epiteliale.
Un tessuto displastico ovvero un tessuto interessato da un evento di displasia è un insieme di cellule con numerose variazioni rispetto al normale; le cellule presentano irregolarità nella forma, nelle dimensioni, nelle
proprietà cromatiniche e nella disposizione all'interno del tessuto stesso.

Purtroppo aveva beccato il grado severo e non si poteva fare abbastanza o almeno non c'era più tempo, stavo
perdendo la donna della mia vita e non la stavo neanche guardando, mi ero già preparato un po' a
questo momento ma viverlo è tutta un'altra cosa, mi sento di nuovo vuoto e paralizzato solo all'idea di passare
un solo giorno senza vederla, ed è straziante sapere che mi distruggerò, ma lei non vuole questo per
me vuole che io migliori la mia persona e faccia progressi nelle
mie interazioni con i miei coetanei, che io vivi l'adolescenza che fino ad
ora non ho mai avuto, farò tutto questo per lei e sarà fiera di me, ne sono certo.

ORE 21:30 🌹

MD:<< sua madre o sua moglie è morta, abbiamo fatto il possibile...ci dispiace moltissimo,
ha lottato fino all'ultimo, condoglianze >>

Quando ho udito quelle parole volevo essere ingoiato dal dentro della terra e non risalire più al di fuori, ma ho deciso di farmi forza, ammetto di essere scoppiato a piangere e di aver avuto un abbraccio dal dottore che mi ha consolato, e di non aver mai visto in altre occasioni mio padre così cupo, ma da oggi voglio cambiare la mia vita, voglio essere una persona migliore, almeno spero...

𝑾𝒆 𝒘𝒆𝒓𝒆 𝒃𝒐𝒓𝒏 𝒕𝒐 𝒍𝒐𝒗𝒆 | 𝑠𝑡𝑟𝑒𝑐𝑖𝑐𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora