𝑾𝒆 𝒘𝒆𝒓𝒆 𝒃𝒐𝒓𝒏 𝒕𝒐 𝒍𝒐𝒗𝒆 | 𝑠𝑡𝑟𝑒𝑐𝑖𝑐𝑜

8 | overthinking

federico's pov:
🕑14:00

Portai il mio zaino davanti a me e aprii la cerniera della tasca piccola prendendo le chiavi di casa visto che dopo quella lunga camminata mi ritrovai davanti ad essa, entrai e mi ritrovai in cucina, non mangiavo niente da ieri sera ma non avevo fame.
Andai in camera mia e buttai il mio zaino sul letto e feci la stessa cosa con le scarpe zoppicando cercando di togliermele, dopo mezz'ora che passai a sistemarmi la camera,pulire, farmi una doccia gelida e mettermi in tuta e felpa incominciai a studiare storia che era la materia principale che avevamo fatto oggi quindi come compiti c'era solo di studiare 5 pagine dal primo capitolo del nuovo libro.

🕞15:30
Ero ancora lì davanti al libro nella mia scrivania con la testa fra le mani, l'anno scorso avevo un metodo di studio tutto mio, non dovevo avere distrazioni e concentrarmi al massimo rileggendo quella pagina più volte, evidenziando le parole più importanti e facendo schemi sul quaderno, ma ora non riuscivo a memorizzare proprio un cazzo ed ero lì a cercare di capire qualcosa da un'ora e  ci stavo riprovando, ma qualcosa mi turbava, mi alzai di scatto dalla sedia cominciando a ripetere ad alta voce quello che mi ricordavo ed effettivamente avevo studiato 2 pagine ma le altre non mi entravano in testa, così dal nervoso andai in cucina e presi 2 biscotti e un bicchiere d'acqua e mangiai, mentre ero seduto sul divano del soggiorno presi il telefono e notai una chiamata persa da un numero sconosciuto..decisi di richiamarlo per vedere chi fosse, non solo per curiosità ma anche perché mi sentivo solo e parlare con qualcuno mi avrebbe fatto bene, sto facendo progressi?

X:<<Pronto?>>

F:<<Mi scusi mi ha chiamato lei prima..>>

A:<<CIAO FEDEE>> urlò lei con tanto entusiasmo

F:<<Come hai fatto ad avere il mio numero anna?>>

A:<<Sul gruppo classe! di Federico fortunatamente ne abbiamo solo uno e ti ho riconosciuto subito!>>

F:<<ah si..lo tengo archiviato>> le confessai

A:<<Ti avevo chiamato per sapere come stavi e per chiederti se per caso
domani mattina ti andrebbe di fare colazione insieme al bar davanti
a scuola!>> mi chiese lei con tanta dolcezza

F:<<per me va bene>>

A:<<ci vediamo alle 8 lì davanti così entriamo a seconda ora che
mi secca fare matematica, ti avevo chiesto come stavi comunque>>

F:<<ah si scusa non avevo sentito, sto un po' male a dir la verità>>
almeno con lei volevo essere sincero, mi era sembrata una persona affidabile

A:<<okay ciao>> e riattaccò

Non mi diede nemmeno il tempo di salutarla che riattaccò subito, la paura di aver fatto qualcosa di sbagliato prese il controllo di me, perché mi aveva risposto così? era arrabbiata con me? che avevo fatto di sbagliato? ero io il problema? io non merito di stare con lei, anna dovrebbe stare con le altre ragazze, quelle belle e pulite, io sono sporco dentro e in un certo senso anche fuori, metto sempre gli stessi maglioni larghi e gli stessi jeans della medesima larghezza, tutti di colori scuri, nero, marrone, blu notte, viola scuro e grigio, perché quel giorno ha voluto stare insieme a me? poi ci ripenso che era stato il professore a metterla accanto a me forse per pena, perché è questo che faccio, pena, ero solo uno stupido ragazzino solo e con mille problemi, se lei si era avvicinata a me di sua spontanea volontà perché gli altri non avrebbero dovuto farlo? perché lei si e gli altri no?

Perchè lei non si basa sui pregiudizi o sull'aspetto fisico

Stai zitta coscienza di merda, le faccio pena

Intanto io non sono una merda, e poi se una volta nella vita vuoi ascoltarmi fallo, è il tuo cuore che ti parla, non ti fare idee strane solo perché pensi tutto questo, è l'unica persona che hai e se non mi vorrai ascoltare non ti dovrai lamentare se resterai solo è perché le persone non si avvicinino a te, neanche il tempo di legare un poco che le allontani

Che poetica che sei coscienza, potresti anche evitare tanto lo sappiamo tutte e due come andrà a finire.