Nella stanza regnava il caos: scartoffie ovunque su quei mobili pieni di polvere, la stanza era avvolta nella semi oscurità e a terra era riverso un uomo dai capelli corvini. Una bottiglia di whisky, il cui liquido scuro andava a impregnare il pavimento di legno sotto di lui, era rovesciata al suo fianco.
Aveva sognato, forse per la prima volta.
Ciò che ricordava erano solo un paio di ali, rosse come le fiamme che si libravano in aria, illuminate dal sole. Ma la luce era così forte che non aveva visto il viso di colui al quale appartenevano; sapeva però fosse umano.
Fece un mugolio, sentendo un casino assordante che gli andava a rimbombare nel cervello, ci mise molto per capire a cosa fosse dovuto: un paio di mani forti, forse anche una chiusa a pugno, stavano battendo sulla porta del suo ufficio mentre sentì la voce di un uomo da dietro di essa. Nonostante il suo fosse attutito dalla porta che fungeva da barriera, lo sentì chiaramente urlare un:"Todoroki, apri questa dannata porta."
Dio.
Disturbato nel momento in cui stava facendo un bel sogno, avrebbe ucciso chiunque fosse dietro quella porta pur di collassare a terra e riprendere da dove aveva interrotto.
Si tirò su a forza, la testa gli girava e pulsava forte a causa delle grandi quantità di alcool che aveva appena ingurgitato:" arrivo."
Sussurrò facendo un pesante respiro, profondo e sentendo le ossa scricchiolare con il peso del suo corpo, a ogni passo che compiva.
Arrivò di fronte la porta, appoggiò una mano sulla maniglia e la abbassò.
Non appena aprì, davanti a lui apparve un uomo dalla corporatura simile a quella di un armadio, molto alto e vestito di un color cachi, un capello su dello stesso colore. Elegante ma che contrastava con il suo animo grezzo, per battere in quel modo sulla sua porta.
Le sopracciglia scure di Touya si arricciarono, un'espressione confusa si fece spazio sul suo viso:"ci conosciamo ?"
Non era uno a cui doveva dei soldi, o almeno che poteva essere uno strozzino ma i suoi abiti non gli davano l'aria che lo fosse e quell'orologio che aveva al polso, troppo costoso, gli diceva tutt'altro.
"No, ma io conosco te."
"Non ho tempo per i venditori."
Sussurrò, spingendo la porta per chiuderla ma questa si fermò subito a metà strada, ostacolata da qualcosa.
Lo sguardo chiaro di lui si abbassò immediatamente, vedendo come il piede dell'uomo si fosse interposto tra lui e quella dannata porta, impedendogli di sbattergliela in faccia.
"Aspetta prima che ho da dire."
Non riuscì a trattenere uno sbuffo. Se non era un venditore, ne tantomeno uno strozzino o uno alla quale doveva dei soldi, allora cos'era venuto a fare ? Riaprì la porta e i suoi occhi chiari, freddi e taglienti come un paio di lame affilate, si inchiodarono in quelli profondi dell'uomo alto."Sono Toshinori. So che sei indebitato fino al collo e ti propongo un accordo che ti permetterà di sollevarti dai tuoi debiti."
A quel punto, l'uomo si sfilò il capello: i suoi lunghi capelli biondi gli caddero sulle spalle e allungò il braccio lungo il fianco, mentre teneva stretto l'indumento tra le dita lunghe.
Touya soppesò le sue parole: nonostante la stazza, l'uomo non sembrava volergli fare del male.
Lavorando a stretto contatto con gli altri, anche in gruppo, aveva squadrato qualsiasi tipo di persona e lui sembrava avere l'anima...pura. A differenza sua.
"Cosa devo fare ? Spara."
Sussurrò, strofinandosi le mani sui pantaloni neri ancora macchiati di alcool, anche la sua maglia lo era. Aveva proprio bisogno di farsi una doccia ma non aveva avuto il tempo, impegnato com'era a bere.
Il biondo scavò la mano nella tasca e tirò fuori un foglio bianco, piccolo e quadrato. No, non era un foglio. Si rese conto poco dopo che fosse una foto, nel momento in cui la girò verso di lui. Ritraeva un ragazzo, lui sorrideva. Gli occhi dorati e i capelli dello stesso colore. Sprigionava gioia da tutti i pori. E chiunque se ne sarebbe accorto. Ma l'occhio attento di Touya gli andò a confermare invece un'altra cosa. Quel sorriso era falso, nascondeva qualcosa dietro."Keigo Takami. Lui è prigioniero, a Tokyo. Andrai lì a recuperare il ragazzo e noi ti salderemo tutti i debiti."
Il biondo passo la foto a lui; già sapeva che avrebbe accettato senza nessun dubbio.
"Spolvera qualsiasi arma a tua disposizione che ti servirà."
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Road for freedom (Dabihawks)
أدب الهواة✓au: investigator Touya x prisoner Keigo ✓ Tw: violence, sex, Blood ecc ✓ i personaggi non sono i miei ma sono frutto dell'opera di Kōhei Horikoshi, io li ho solo presi in considerazione ma la storia sarà del tutto diversa. "Dabi... hai paura di Di...