Corse velocemente, le immagini che scorrevano nella sua mente come un fiume in piena: quei tre morti, quei poliziotti che l'altro aveva fatto fuori in un batter d'occhio. La ferita sul fianco bruciò così tanto che lo costrinse ad arrestarsi sui suoi passi. Si guardò intorno; non sapeva nemmeno dove si trovasse. Era tutto buio e intorno a lui c'erano solo dei palazzi tutti uguali. Sentì la voce di Dabi alle sue spalle. Vicina, fin troppo vicina. Il cuore gli galoppava velocemente nel petto, si sentiva che sarebbe potuto crollare a terra da un momento all'altro, ma non doveva arrendersi. Doveva correre via, lontano da lui.
Le sue gambe, però, non volevano seguire i suoi comandi. Che cedettero subito, si lasciò crollare a terra con la ginocchia. Percepì un dolore, simile a una scossa che si propagò per tutto il corpo.
Il suo respiro era affannato, sentiva il sudore colargli lungo la pelle.
La vista invece gli si fece appannata. Ma, prima di chiudere gli occhi, vide un'ombra avvicinarglisi e sentì la voce di Dabi. Prima di chiudere gli occhi, il suo cuore fece un sussulto quando sentì un paio di grandi mani avvolgerlo e prenderlo tra le braccia.-•-
Quando riaprì gli occhi, era notte fonda ma riuscì benissimo a notare la figura di Dabi alla finestra, seduto con il viso rivolto verso il cielo. Era a petto nudo, che sembrava brillare sotto il bagliore della luna, indossava i jeans neri legati in vita con una cintura. In una mano, invece reggeva una sigaretta tra le dita.
"Quanto ho dormito ?"
Chiese il biondo con voce rauca, mentre cercava di mettersi seduto sul letto percependo quelle fitte al ventre che a ogni movimento gli provocavano un dolore lancinante tanto da farlo mugolare, e attrasse subito l'attenzione del corvino su di lui, il quale spense la sigaretta sul davanzale."Abbastanza. Ma non è passato un giorno, se è questo che ti preoccupa."
Gli occhi chiari di Touya lo guardavano dal buio più totale, sembravano due diamanti che brillavano e ciò gli faceva venire dei brividi, pensando che un paio di occhi così belli avessero potuto vedere un orrore di quel tipo.
Una fitta lo colpì, non per le ferite ma quanto il pensiero di quelle morti che l'altro aveva provocato. Non riusciva a togliersi dalla testa le immagini di quei tre poliziotti stesi a terra in un lago di sangue, colpiti a freddo da tre proiettili che li avevano centrato appieno."Dove siamo ?"
Il biondo dovette sbattere le palpebre un paio di volte per mettere a fuoco la stanza, ma era troppo scuro per rendersi conto di dove si trovassero. Dall'odore stantio e dalla polvere che gli solleticava il naso poteva dedurre che non fossero in un hotel di lusso."Siamo stati fortunati, perché ho trovato questa casa abbandonata a pochi passi da dove hai però conoscenza."
Rispose l'altro. Ci fu poi un breve silenzio tra i due. Un silenzio che venne spezzato da Keigo."Dabi... hai paura di Dio ?"
"No. Ma ho paura di te."
Rispose l'altro.
Percepì un ennesimo brivido, questa volta lungo la schiena, dovette sistemarsi meglio le ali per non schiacciarle troppo sul letto. Avevano entrambi l'uno dell'altro, ma non sapeva per cosa fosse dovuta la paura dell'altro. Non voleva indagare oltre."Non voglio andare a Tokyo. Voglio andare a Parigi."
Le sopracciglia chiare si corrugarono, in un'espressione dura. Non voleva vedere Tokyo, non gli piaceva lo aveva già visto dai libri. Gli piaceva la Francia. Voleva assaggiare del cibo francese e, perché no, anche girare tutto il mondo pur di non stare chiuso all'interno di una torre.L'altro aveva spezzato le catene che lo tenevano rinchiuso. Lo aveva portato via da quella gabbia di cemento che lo aveva tenuto intrappolato per anni, e non poteva che essergli grato. Ed era arrivato il momento per lui di prendere in mano la sua vita.
"No. Noi andremo a Tokyo. Ho deciso."
Rispose l'altro fermo.
Con quel tono duro che non ammetteva repliche.Il giorno strinse le mani, appoggiate sulla coperta e chiuse le l'aveva in una linea rigida.
"Perché ? Abbiamo la possibilità di scappare via. Lontano da qui e, se mi vuoi con te, possiamo andare via da questo paese."
Rispose l'altro, alzando un po' la voce.Dabi, alzandosi dal davanzale, strinse i pugni lungo i fianchi e gli sputò dritto in faccia una verità che non avrebbe mai voluto sentire..
"A Tokyo devo consegnarti a un tizio per la quale lavoro, Toshinori e lui salderà tutti i miei debiti. Farai ciò che ti dirò, senza fiatare."
Spazio autrice
No non sono impazzita ma ho voluto pubblicare tutti questi capitoli in una sola volta perché:
Primo; ho alcuni capitoli da smaltire
Secondo: come ho già detto non vorrei fermarmi a una ventina di capitoli
Terzo: probabilmente stavo pensando a fare più libri, tipo trilogia. Ma Fatemj sapere voi cosa ne pensate nei commenti ovviamente!
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Road for freedom (Dabihawks)
Fiksi Penggemar✓au: investigator Touya x prisoner Keigo ✓ Tw: violence, sex, Blood ecc ✓ i personaggi non sono i miei ma sono frutto dell'opera di Kōhei Horikoshi, io li ho solo presi in considerazione ma la storia sarà del tutto diversa. "Dabi... hai paura di Di...