Road for freedom (Dabihawks)

Capitolo 28

Non sapeva come si fosse ritrovato in quella situazione imbarazzante del cazzo, pensò il biondo a mente lucida, dopo che entrambi erano in quel momento stesi sul pavimento di quella piccola cabina che fungeva più da dispensa per bevande e cibo.
Ed erano anche nudi, Touya aveva gli occhi chiusi quindi pensava che si fosse addormentato.
Eppure lui era andato li da lui solamente per parlargli, non aveva dimenticato quelle parole che gli aveva rivolto.
Quel 'mostro' sussurrato in quel modo gli ronzava ancora nella testa.
Fece uno sbuffo e spinse l'altro per una spalla, poi, vedendo che non stesse aprendo occhio, inziò a scuoterlo.
"Hey."

L'altro mugolò, ma non accennò nemmeno un po' a svegliarsi.
Quindi lo scosse ancora più forte, stringendo la sua spalla dalle dita.

"Hey, dannazione. Svegliati."
Sussurrò Keigo, facendo uno sbuffo quando l'altro finalmente aprì gli occhi e finalmente si svegliò dal suo profondo sonno.

"Cristo santo, smettila di scuotermi."
Sibilò l'altro; i capelli sparati in cielo e delle occhiaie così profonde che avrebbe potuto fare concorrenza a zio Fester della famiglia Addams. Dio, l'alcol lo riduceva proprio uno schifo.
"Che vuoi ? Perché mi hai svegliato ? Siamo arrivati?"
Chiese Touya. La voce ancora impastata a causa della dormita profonda, anche se era stata disturbata dall'altro. Prese una sigaretta dal cappotto che stava ancora a terra e se la accese.

"No."
Il biondo scosse la testa, storcendo il naso a quella puzza di fumo.
L'altro sembrava non fregarsene proprio delle regole, non se ne fregava che si trovava su un treno, chiuso in una cabina, mentre stava fumando una sigaretta.

"Mh...allora perché mi hai svegliato."
Gli occhi chiari di Touya si soffermarono sulla figura del biondo, mentre fece un tiro dalla sigaretta e sbuffò fuori il fumo, di tanto in tanto si passava la mano libera tra i capelli scuri per sistemarsi.

Keigo strinse le labbra, scuotendo poi la testa:"dobbiamo tornare da Toga e assicurarci che non sia scappata."

"Abbiamo fatto sesso per caso ?"
L'altro aveva ignorato completamente le sue parole; si era guardato e aveva notato che fosse nudo e che Keigo avesse solo i boxer addosso.

"Beh... sì. Non ... non lo ricordi?"
Sussurrò piano, guardandolo con la testa leggermene inclinata sul lato e le labbra ancora strette tra di loro. Dentro di lui sentiva una marea di emozioni, contrastanti tra di loro, che gli stavano bruciando il petto e per questo portò una mano chiusa a pugno su di esso.

"Vagamente. Sì, non ero così ubriaco."
Fece un ultimo tirò dalla sigaretta e poi la spense sul pavimento, afferrando i vestiti con le mani mentre si tirò su.
"Andiamo da quella stronzetta cotonata."
Sibilò rauco.

-•-
Quando si erano rivestiti ed erano usciti da quella cabina, erano andati a controllare se Toga si fosse svegliata.
Lei aveva ancora i polsi attaccati, si era svegliata e in quel momento aveva lo sguardo puntato su di loro. Uno sguardo che diceva:'aspettate voi, che riuscirò a prendermi la mia vendetta.'
Touya, o Dabi, si avvicinò a lei e le si inginocchiò davanti, guardandola negli occhi. Keigo stette in disparte con la schiena contro il muro e le braccia conserte al petto.
Stava sentendo la loro conversazione e non avrebbe esitato ad agire nel caso Touya fosse stato in pericolo. Non sapeva perché ma, nonostante fosse stato stronzo con lui, sentiva il bisogno di proteggerlo con tutto se stesso.

"ecco ora tu cosa farai. Ci scorterai in quella torre, senza dire nulla al tuo capo se ci tieni alla tua testa."

Lei rimase in silenzio, alcune cicche si erano sciolte e le ricadevano sul viso macchiato di qualche strana sostanza.

"Hai capito ?"
Ripeté il corvino.

Silenzio.

"Rispondimi, cazzo !"
Urlò, sbattendo una mano sulla parete, vicino al viso della ragazza. Tutta quella violenza fece sobbalzare sia lei che il biondo dietro di loro. Non aveva mai visto così agitato il corvino, incazzato sì ma non fino a quel punto.

"Bene."
Poi si alzò e guardò fuori.
"Preparati a scendere allora, che tra poco rivedrai il tuo amato paparino."