Seven

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-non lo so Alberto, non capisco se mi piaci , ma anche se mi piacessi , siamo stati amici per così tanto tempo- mi lamentai
-non devi avere paura-disse vicino al mio viso ,
-non devo avere paura- esclamai ripetendo ciò che disse per auto convincermi
-hai tutto il tempo- sussurrò all'orecchio per poi staccarsi.

Il giorno dopo
Durante la mattinata passai in studio per vedere a che punto fosse e sorprendentemente era già pronto , praticamente da domani avrei iniziato a lavorare nel mio studio, in quello che portava il mio nome
-buongiorno!- esclamò una voce maschile facendomi sobbalzare
-Gesù- esclamai voltandomi
-ciao piccola peste- sorrise facendomi l'occhiolino Alberto
-sei venuto a vedere lo studio?- chiesi sorridendo , lui annuì
-allora una certa Nicole che lavora come estetista ha bisogno per caso di una mano a caricare tutto?- chiese poggiandosi al muro
-oddio si ti prego-
-son venuto per questo scema- sorrise per poi andare verso il furgone con tutti i mobili fuori. Passammo il pomeriggio a montare la postazione make-up piazzando anche le luci,  e l'angolo ceretta con il lettino e le sue apposite luci. Mentre presi tutti i trucchi e le cerette e gli attrezzi per la ceretta Alberto si occupò del mio ufficio , sistemandolo per bene e piazzando anche un mini frigo ed un microonde , è sempre stato un angelo , il mio angelo , ed ora me ne rendo conto più che mai, nonostante sia praticamente famosissimo non si è mai montato la testa e rimane umile
-cavolo con il frigo ed il microonde non tornerò nemmeno per pranzo- scossi la testa
-verrò io a farti compagnia- sorrise
-ah c'è un ultima cosa, però ci penserà Luca più tardi- disse prendendomi la mano e trascinandomi fuori
-cosa?-
-sai che non te lo dirò mai , non insistere -mi fece l'occhiolino, io in tutta risposta feci il dito medio
-mangiamo fuori o vieni a pranzo da me?-chiese indicando la sua auto
-oh non sai cosa darei per le tue tagliatelle- sorrisi aprendo la portiera ed accomodandomi accanto al guidatore
-bene, direzione casa di tananai- sorrise mettendo in moto e partendo verso casa sua. Una volta arrivati mi guardai attorno con gli occhi spalancati
-Alberto ma che cazzo è successo qui?- chiesi guardandomi attorno, beh Alberto non è troppo ordinato ma quello che c'era , superava di gran lunga il solito disordine che c'è in casa sua
-siccome una certa Nicole è una grandissima stronza e mi ha mandato in tilt per quasi due settimane , ho pensato solo a come far pace- fece spallucce
-Albe-
-si?-
-vai a cucinare- dissi imperativa mentre lui andò immediatamente in cucina, io mi rimboccai le maniche e mi misi a sistemare la casa di Alberto, dalle valige ai vestiti all'aspirapolvere
-è pronto!- esclamò dalla cucina
-ed io ti ho restaurato la casa- dissi sedendomi di fronte a lui, prendendo un bicchiere d'acqua iniziando a sorseggiarlo
-ti va di venire a vivere qui?- chiese guardandomi serio, io mi strozzai con l'acqua ed iniziai a tossire
-scherzavo scherzavo- disse preoccupandosi per me e battendomi la mano sulle spalle
-ho avuto paura di morire- disse mettendomi la mano sul petto
-ti faccio così schifo?- chiese mettendomi il piatto davanti
-no purtroppo- dissi prendendo la forchetta mentre lui trattenne una risata.
Finito il pranzo aiutai a sistemare ed andammo verso casa mia
-ehilà- sorrisi entrando in casa trovando Silvia in mutante
-ALBERTO CHIUDI GLI OCCHI- urlai girandomi verso lui che immediatamente si portò le mani sugli occhi
-sorry, emh perché non uscite , apro io- disse farfugliando andando nel panico
-che succede?- chiesi strabuzzando gli occhi , c'era qualcosa che non andava
-cazzo esci- esclamò guardandomi, io la fulminai per poi mettere le mani sulle spalle di Alberto trascinandolo fuori.

Silvia's pov
-Luca porca puttana - sussurrai
-ma era da Alberto , ho consegnato il divano in studio e poi sono subito venuto da te-disse mettendosi i pantaloni
-veloce!- esclamai
-quando ci rivediamo?- chiese mettendosi di fronte a me
-Luca abitiamo di fronte, esci subito dal balcone- dissi dandogli diverse pacche sulla schiena
-Okok- disse lasciandomi un bacio passionale sulle labbra per poi scappare via. Ok so cosa state pensando , e penso di aver fatto una grande cazzata! , ma Nicole dice sempre che il rimpianto non passa mai! Ecco Luca mi ha portato un panino per pranzo sapendo che Nicole fosse da Albe , io l'ho ringraziato, lui si è avvicinato, da cosa nasce cosa e successivamente è successo quello che doveva succedere
-entra- dissi sistemando la maglietta
-allora spiegami che cazzo ci facevi nuda- esclamò entrando in casa seguita da Alberto
-tu hai la camicia sbottonata- farfugliai indicando la camicia della mia migliore amica
-la metto sempre aperta-disse ovvia , cazzo ha ragione
-come?- chiese guardando il seno della mia amica Alberto
-Albe ti cavo gli occhi- disse continuando a guardare me facendo distogliere lo sguardo ad Alberto
-che hai fatto?- chiese incrociando le braccia al petto
-ho fatto sesso con uno - dissi tutto ad un fiato , Nicole mi guardò realizzando lentamente
-cosa?- chiese Alberto mentre Nicole spalancò la bocca
-lo dici tu- la indicai
-la tristezza passa il rimpianto no- le feci il verso con le mani sui fianchi
-mi somigli veramente tanto- sorrise annuendo Nicole mentre Alberto mi fisso con una faccia scioccata.

Tango. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora