Twenty-one

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Alberto's pov
"Sei una merda" erano le uniche parole che riuscivo ad esprimere verso me stesso in quel momento, stavo malissimo, nonostante fosse vero che non le ho mi messo un dito addosso senza il suo consenso, mi sentivo come in realtà l'avessi fatto, da un lato mi facevo ribrezzo e dall'altro cercavo di giustificarmi, giustificarmi di cosa però? E soprattutto incolparmi di cosa?!
Affondai questa lotta con i miei demoni interiori in fiumi di alcool, mi trovavo in un bar vicino casa , e piano piano sentivo la testa diventare sempre più leggere , un conato di vomito salire e scendere dalla mia gola e lo stomaco in subbuglio che chiedeva pietà
-un altro amaro del capo- farfugliai
-hai bevuto un sacco, prima due ichnusa , poi un Long Island , un angelo azzurro un Negroni , ed ora mi stai chiedendo il settimo amaro del capo, ti distruggerai il fegato- mi rimproverò il bar man per quello che riuscì a comprendere
-merito di stare male-
-anche se fosse non farlo con l'alcool è pieno di brutta gente a quest'ora, e tu sei un cantante abbastanza famoso- continuò pulendo i suoi bicchieri
-un jägermeister?- chiesi
-un caffè amaro ed un cucchiaio di olio caldo sulle palle sarebbe meglio- scosse la testa. Anche se ubriaco riuscì a capire che non mi avrebbe più servito alcolici , così mi misi in piedi barcollando ed andai verso la porta
-sarà meglio andare a casa- pensai ad alta voce trattenendo il vomito, camminavo storto strisciando i piedi quando improvvisamente delle voci attirarono la mia attenzione
-non è quel coglione di tananai come si chiama?-
-si lo odio-
-ah si? Allora diamogli una lezione-
Non capivo molto bene e non ero sicuramente pronto a difendermi , ma il mio lume della ragione era andato a farsi fottore e invece di scappare rimasi li come un idiota. Un ragazzo mi diede uno spintone mentre l'altro qualche schiaffo in testa , altri due si divertivano a deridermi ed un quinto ed ultimo ragazzo diede inizio alla fine, mi lanciò per terra ed a turno iniziarono a tirarmi pugni, grazie a Nicole imparai a difendermi e quindi riuscì a mettermi in piedi e sferrare qualche pugno.
Non la presero bene , ed in quel momento iniziai a temere il peggio,
Mi scaraventarono nuovamente al suolo, ma con più violenza per poi prendermi a calci a turno, si concentrarono maggiormente sul torace,
Il colpo di grazia fu dato proprio dal ragazzo che si beccò il mio pugno  saltò di prepotenza sul mio torace , ed in quel momento lasciai uscire un urlo di dolore, mi sentivo come se mi avesse rotto le costole . Avevo mal di stomaco e nausea , quel fastidio si trasformò in vero e proprio dolore quando non riuscivo a respirare per il dolore al torace , il naso che sanguinava e le gambe che tremavano. Mi lasciarono disteso per terra a chiedere pietà e poi andarono via, non avevo la forza di urlare , ma fortunatamente riuscì a mettermi in piedi strisciando fino a casa mia, stavo ringraziando mentalmente me stesso per aver deciso di rimanere vicino casa.
Una volta in casa dolorante andai in bagno e mi poggiai al lavandino, lentamente alzai lo sguardo
-non succede più- sussurrai a causa del dolore guardandomi allo specchio, ero in un bagno di sangue, alzai la mia maglia ed avevo stampata la
Suola della scarpa di quel mostro mi accasciai poggiandomi al bidet e scoppiai a piangere ,
Stavo male , non solo fisicamente ma anche moralmente. Avevo bisogno di aiuto e l'unica
A cui riuscì a pensare era Nicole!
Presi il telefono e lentamente digitai il
Suo numero, vedevo sempre più appannato e sentivo un eco strano rimbombarmi delle orecchie. Non rispose... ed io stavo perdendo le speranze, non volevo chiamare un ambulanza, io non volevo un dottore , volevo lei ,bramavo dalla voglia di sentirla,
Così provai e riprovai finché non rispose.

Nicole's pov
Mentre asciugavo i miei capelli il mio cellulare squillò "Tananai🔥❤️" quando stavamo insieme avevo aggiunto un cuore al suo nome e da lì non l'ho più cambiato. Cercai di fare la forte non risposi anche se soffrivo un sacco, per distrarmi decisi comunque di ascoltare un po' di musica , cosi inziai una riproduzione casuale dei brani che mi piacciono su Spotify.

"Sono le 10:30 del primo gennaio
Ho aperto l'Amaro del Capo che hai lasciato in macchina
E me ne sono bevuti un paio
Forse qualcuno in più
Sento qualcosa che si muove nello stomaco
Ma non è l'alcol, sono almeno quattro anni che non vomito
E non sono un ragazzino, anche se mi sento ridicolo
Pensando "non succede più"
Che a dirsi "ti amo" siamo buoni tutti quanti.."

La canzone venne interrotta dal cantante stesso che mi richiamò per la quinta volta
"E se fosse successo qualcosa" pensai.
Gli risposi
-dimmi immediatamente cosa vuoi- risposi direttamente, dall'altro lato sentivo solo un respiro affannoso
-Alberto!- esclamai richiamandolo ,
Ma nulla solo quel respiro affannoso
-se non hai nulla da dire riattacco- esclamai
-fa..- esitò ansimando completamente
-f-fa male- concluse con una voce spezzata
-Alberto hai bevuto?- chiesi corrucciando le sopracciglia
-t-tanto male, aiuto , t-ti prego- singhiozzò implorandomi, da lì a poco non sentii più nulla, era caduta la linea , e nonostante provai a richiamare sembrava completamente irraggiungibile. In preda al panico scappai di casa e corsi da lui, avevo la copia delle sue chiavi a casa e questa era l'occasione perfetta per utilizzarle
-Alberto!- esclamai entrando in casa , ma nulla , nessuna risposta , andai al piano di sopra ed un suono di pianto e singhiozzo provenienti dal bagno mi spezzarono il cuore, velocemente aprii la porta , ed a quella vista il mio cuore perse più battiti ed i miei occhi si riempirono di lacrime.
-Alberto!- esclamai Accasciandomi prendendogli il viso,
-s-sei arrivata?- chiese piangendo, osservai le lacrime scendere sul suo viso sfregiato, sanguinava dolorante da per tutto,
Chi gli ha fatto questo dovrà patire le pene dell'inferno, fosse l'ultima cosa che faccio.

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