Eighth

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Nicole's pov
-quindi? Con chi?- chiesi poggiando il sedere sul lavello con Alberto accanto
-beh, diciamo che, potrei non saperlo- farfugliò, mh Silvia pensa davvero di poter mentire ?
-sta mentendo?- chiese sussurrandomi nell'orecchio Alberto
-si- ridacchiai guardando Alberto
-hai scopato con Luca?- chiesi con un sorrisetto malizioso mentre lei divento bordeaux in faccia
-Non è come pensi- disse mettendo le mani avanti
-che stronzi!- esclamò Alberto con le mani sui fianchi
-io , beh , lo sai che Luca mi piace da un sacco-disse abbassando lo sguardo
-sta andando in crisi post sesso- dissi poggiando il gomito sulla spalla di Alberto
-che pensi?- chiese Alberto con un sopracciglio alzato e le braccia conserte
-nulla-disse con lo sguardo basso
-ti sei innamorata?- chiesi mentre lei lentamente annuì
-ed hai paura che per lui sia stato solo sesso?-
-si- rispose in imbarazzo
-dai , Luca non è quel tipo, ed anche se lo fosse non hai fatto nulla di male- fece spallucce Alberto
-grazie - sforzò un sorriso
-che scema- ridacchiai con le mani sui fianchi
-è vero-ridacchiò a sua volta Alberto
-ahhh andate a quel paese- disse coprendosi gli occhi e scappando via, mentre noi continuavamo a ridere. Dopo quasi un ora di risate chiesi ad Albe di andare in studio per controllare tutto, e con mia grande sorpresa trovai un divano nell'ufficio
-cosa?- chiesi guardando Albe
-beh se vuoi rimanere a dormire o ti senti troppo stanca , puoi farlo- disse per poi voltarsi di spalle arrossendo leggermente, è sempre stato super premuroso nei miei confronti, ed il fatto che me ne renda conto solo ora mi stranisce,
Gli sono sempre stata riconoscente per tutto ,ma solo ora , mi accorgo di quanto sia meraviglioso, mi sento una merda.
-ricordi quando eri fissata con la box?- chiese sorridendo mentre io lo guardai stranita
-si..- esitai, con gli occhi lucidi
-per migliorare mi pestavi di botte notte e giorno- ridacchiò mentre alcune lacrime fuoriuscirono dai miei occhi
-pensavo di farti ridere non piangere ,
Ehi- disse preoccupato mettendomi le mani sulle spalle
-eri tu che ti facevi pestare- dissi piangendo
-avresti vinto sempre tu, eri lento a sferrare i colpi apposta perché non volevi prendermi, e l'unica volta che mi hai preso ti sei scusato in ginocchio e mi hai tenuto la borsa di ghiaccio tutta la sera- dissi singhiozzando
-non c'è bisogno di piangere, se vuoi puoi stendermi ora- disse guardandomi
-scemo- gli tirai una pacca sulla testa per poi mettermi in punta di piedi legando le mie braccia attorno al suo collo.
Lui rimase leggermente stupito, infatti con una certa titubanza mise le mani sui miei fianchi, per poi stringerli rendendosi conto di quanto avevo bisogno di Lui.
-allora, il tuo studio ora è pronto che ne dici di brindare- chiese prendendo una bottiglia di vino e due calici
-tu si che mi conosci bene- sorrisi mettendomi fronte a lui afferrando il calice ed aspettando che lo riempisse
-avrei vinto perché ti conoscevo anche allora- disse guardando il bicchiere
-come?-
-facevi sempre le stesse mosse , ed io ho imparato a pararle , ma eri più forte tu- disse posando la bottiglia e facendo cin con il suo bicchiere
-ora però vincerei io- disse facendomi ridere con il vino in bocca
-mh , non farmi sprecare il vino-ridacchiai mentre lui a sua volta rise bevendo
-vinceresti lo stesso tu, perché sei più veloce di me, tutto qui- fece il prezioso facendomi ridere nuovamente
-sono semplicemente migliore ,accettalo- dissi dandogli una pacca sulla spalla.
Quella sera tornai a casa con Alberto e mi ritrovai Luca nella scala
-ehi!- esclamai mentre lui mi guardò interrogativo
-non osare approfittarti della mia migliore amica
-lo indicai minacciosamente
-cosa?-
-non fare Il finto tonto, so che avete scopato e se la prendi in giro ti spezzo le ossa-
-Alberto prenditi la tua amica- disse rannicchiandosi in preda al panico
-andiamo- disse mettendomi la mano sulle braccia
-vieni- mi trascinò.
-grazie- lo guardai prendendo le chiavi
-di nulla , domani vengo a trovarti- sorrise con le mani in tasca
-sono felice-sorrisi per poi aprire
-a domani-
-ciao- mi salutò, chiusi la porta ed andai in camera mia , per poi sistemarmi e mettermi a dormire , domani sarà una giornata carica.

Con il rumore della sveglia aprii gli occhi e presi il telefono , erano già le otto , era estremamente tardi, quindi in fretta e furia indossai una tuta Adidas con un top nero e delle Adidas ai piedi
-io vado ciao!- urlai a Silvia che era intenta a farsi un caffè. Arrivai in studio e sistemai subito le luci e scaldai la cera
-perfetto- sospirai
-buongiorno-esclamò una voce maschile , mi voltai e notai un uomo , e che uomo ragazzi! Era alto , aveva i capelli scuri con delle treccine e gli occhi chiari,
-ciao- dissi mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
-sono Siro- disse porgendomi la mano
-Nicole- sorrisi stringendo la mano
-vuoi qualche informazione?- chiesi io legandomi i capelli
-emh in realtà volevo sapere se ti servisse un onicotecnico- annuì lui guardandomi , in quel momento mi si aprì un mondo , aggiungere qualcuno che sapesse fare le unghie avrebbe svoltato tutto
-no, ma sarebbe carino- dissi sorridendo
-si , io ho già qualche cliente- sorrise l'uomo
-perfetto allora dammi qualche giorno , il tempo di sistemarti la scrivania e puoi venire- sorrisi , lui annuì e mi lasciò il numero
-buongiorno-disse Alberto entrando
-sei single?- chiesi continuando a guardare Siro, sembrava un angelo
-si , il mio ultimo ragazzo mi ha tradito- disse facendo le corna con le mani
-ragazzo?-
-si sono gay-
-oh , capisco , scusami della domanda- sorrisi imbarazzata
-fa nulla ,aspetto la tua chiamata, buona giornata- sorrise voltandosi e ribandendo bloccato per qualche secondo guardando Alberto a braccia conserte che lo fissava
-è proprio il mio tipo-sorrise guardandomi per poi uscire, che cos'era appena successo di preciso?
-sei single?- mi fece il verso
-sei geloso?- chiesi con un ghigno
-come se non lo sapessi, tieni ti ho portato il caffè- disse posando un bicchierino di certa sulla mia postazione
-vai via?- chiesi io prendendo il caffe
-si , magari torna- disse infastidito
-facciamo che vai via dopo una sigaretta-ridacchiai prendendo una sigaretta e porgendone una ad Alberto che la afferrò facendo il sostenuto
-non ingelosirti , non mi piace nessuno, e ci provo con tutti, non mi ci metterei mai- ridacchiai mentre lui mi guardò con un sopracciglio alzato
-nemmeno io?- chiese guardandomi

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