Rispetto al giorno precedente quel giorno abbiamo avuto più tempo per pranzare.
-quindi stasera hai un appuntamento con tananai, e me lo dici così?- chiesi quasi urlando
-ma che appuntamento, siamo sempre usciti insieme-scossi la testa
-figlia mia tu hai qualcosa che non funziona nel cervello!- disse con le mani sui fianchi
-glielo dico sempre anche io- sorrise Silvia entrando e salutando siro
-ciao- sorrise un ragazzo dietro di Silvia
-ciao!- esclamò siro presentandosi , uh !
-sono Nicole- sorrisi stringendogli la mano
-Giovanni- sorrise stringendomi a sua volta la mano
-parlavate di Alberto vero?- chiese Silvia mentre io le lanciai un occhiataccia
-anche io conosco Alberto, si comporta così solo quando è veramente cotto, abbiamo fatto il liceo insieme- sorrise Giovanni mentre Siro gli indicò la sedia accanto a lui per farlo accomodare , un attimo , Giovanni ? Liceo con Alberto? Sono cose molto familiari messe insieme, e sinceramente non ho un bel presentimento
-ciao Nicole sono venuto a consegnare alcune co..- disse Luca entrando ed accorgendosi di Silvia e Giovanni
-embè ! Che cazzo guardi?- chiesi fulminandolo con lo sguardo
-dovevo consegnarti queste cose- indicò degli scatoloni. Luca lavorava in un azienda di famiglia , creavano mobili e arredi , da quando ha preso la patente oltre a stare in negozio si occupa delle consegne ecco perché è sempre lui a consegnarmi tutto.
-mh , grazie- dissi facendomi aiutare da Siro a portare dentro gli scatoloni
-ciao Giovanni- disse Luca guardando il ragazzo
-ciao- disse con lo sguardo basso , il mio presentimento peggiorava sempre di più
-volete del caffè?-chiesi strabuzzando gli occhi
-no grazie , ho delle consegne da fare- disse guardando Giovanni per poi andare via
-vi conoscete?- chiese Silvia guardando Giovanni
-è una storia lunga- disse tossendo leggermente
-è pure ministerio, come me lo farei- sussurrò mordendosi il labbro Siro mentre io sorrisi.Silvia e Giovanni andarono via ed io e siro tornammo a lavorare, e come previsto alle otto in punto avevamo finito di pulire
-allora, mi raccomando fai la figa- disse dandomi una pacca sul sedere Siro, nei giorni precedenti ho avuto l'opportunità di conoscerlo meglio e farlo conoscere anche a Silvia , anche lei pensa che sia fantastico
-mi stai veramente dicendo di fare la figa?-
-giusto, mi dimentico che sto parlando con te e non con Silvia- annuì per poi salutarmi ed andare via , io di corsa andai a casa e mi sistemai dopo essermi docciata
-che cazzo mi metto?- chiesi in preda al panico guardando l'armadio , ero molto tranquilla , ma Siro fa discorsi molto persuasivi.Dopo essermi vestita andai subito da Alberto che aspettava fuori
-eccomi- esclamai accomodandomi ,lui sgranò gli occhi
-ma sei sempre nuda!- esclamò lui
-ho le gambe coperte -mi indicai le cosce ridacchiando. Dopo aver cenato in una pizzeria , andammo in un parco a fare una passeggiata
-Albe, ricordi Giovanni?- chiesi guardandolo , lui mi guardò interrogativo
-ha fatto il liceo con te-risposi io
-ah , Giovanni, come dimenticarlo, è stato in riformatorio con Luca- disse accendendo la sua sigaretta
-davvero?!-
-si ,ecco ricordi che ti ho raccontato che quando ero al liceo sono stato bullizzato perché ero grasso?- chiese conferma Alberto
-si-
-ecco un giorno mi hanno pestato di brutto- esitò
-e Luca e Giovanni mi hanno trovato in bagno sanguinante a chiedere aiuto , e mi hanno diciamo difeso, e lo hanno quasi ammazzato di botte-
-Luca e Giovanni?- chiesi sgranando gli occhi , lui annuì
-il padre del tipo che mi ha pestato al tempo era un ufficiale, e quindi ha mandato Luca e Giovanni al riformatorio per due mesi-
-davvero?- chiesi conferma
-certo- annuì
-chi è?- chiesi io
-chi?-
-quello che ti ha pestato-
-ah Buh un tipo, mi pare si chiamasse Gabriele-sorrise guardando il cielo
-lo rintraccerò e lo pesterò a modo mio- esclamai prendendogli il braccio
-ehi! Ora sono forte grazie a te , posso pestarlo io- disse dandomi una carezza
-allora tu lo pesterai ed io lo sedurrò e poi gli spezzerò il cuore- strinsi i pugni
-smettila- ridacchiò
-pensa a sedurre me , senza spezzarmi il cuore però- disse poggiando la sua fronte sulla mia, il cuore iniziò a battere molto più forte , sentivo il suo fiato che soffiava sul mio
-perché mi batte il cuore?- chiesi con lo sguardo fisso sui suoi occhi
-forse ti piaccio?- chiese ghignando per poi poggiare le sue labbra sulle mie facendo una leggera pressione. Si staccò ed io mi presi qualche secondo per realizzare e voltarmi
-ti riaccompagno a casa- sorrise e per poi andare verso la sua auto , durante tutto il tragitto non spiccicai una parola , ci siamo solo dati un mezzo bacio , allora perché sento il cuore come se mi stesse per esplodere
-penso che Silvia non ci sia-dissi guardando le luci di casa mia spente
-ti va di salire?-
-oh si va bene- rispose accostando. Una volta in casa , l'imbarazzo era l'unica cosa che si respirava
-Nicki mi spia...- provò a dire Alberto ma venne interrotto da me. Il corpo andò da solo,mi misi in punta di piedi ed afferrai il suo viso fra le mani facendo unire nuovamente le nostre labbra e scoccandole in un bacio. La sua lingua chiese L'accesso che io concessi lasciando che si intrecciassero danzando dolcemente tra di loro, poggiò saldamente le mani sui miei fianchi trascinandomi fino a far poggiare la mia schiena al muro poggiando un braccio su di esse e carezzandomi il petto ed il collo con l'altra mano., io portai le mie mani sulla sua cintura quando improvvisamente il rumore della porta che veniva aperta ci interruppe, poggiai le mie mani sul petto di Alberto spingendolo via violentemente facendole cadere sul divano
-che succede?- chiese Silvia guardandosi attorno
-nulla , io vado ho sonno , notte a tutti- dissi scappando verso camera mia .
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Tango.
FanfictionMa chissà perché Dio Ci pesta come un tango E ci fa dire Amore tra le palazzine a fuoco La tua voce riconosco Noi non siamo come loro È bello, è bello, è bello È bello stare così Davanti a te in ginocchio Sotto la scritta al neon di un sexy shop Se...