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Eren era immobilizzato nel bagno. Non voleva muoversi e non voleva di sicuro entrare in classe paralizzato. Lui era ancora più bello di prima. Aveva l'aria del pericolo e ad Eren piaceva mettersi alla prova. Il cuore non smetteva di battere velocemente. Si sentiva davvero male ma allo stesso tempo così bene. Uscì dal bagno alla svelta e rientró in classe agitato. Tutti se ne accorsero. A Mikasa venne un colpo.
" Dio Eren, che ti prende?"
"Mikasa io..."
Ed entrò il prof.
Non voleva spiegare niente, non ci riusciva perché infondo era così surreale. D'un tratto gettó per terra del vomito e la scena venne schifata e ridicolizzata da tutti. Eren tornó a casa e si distese sul letto. Mikasa provò a chiamarlo più volte ma non aveva voglia di rispondere. Si chiede cosa poteva fare. Era una botta di fortuna averlo nella stessa scuola ma il problema stava nel parlargli. Nel creare un rapporto. Chiuse gli occhi ed immaginó il ragazzo nel letto con lui e gli prese il sonno. Si rialzó , guardo l'orologio ed erano le 4. Mezz'ora e l'appuntamento con mikasa sarebbe saltato.
"Merda devo muovermi".
Robert, lo zio, si stava preoccupando.
"Eren so che non parliamo molto ma c'è qualcosa che non va?"
"No zio, tutto okay, solo un po ' di nausea. Esco con mikasa fra poco"
"Va bene ma non fare tardi".
Mise abiti a caso e uscì fuori.
Incontrò Mikasa proprio davanti al gelataio che fece un cenno di saluto.
"Finalmente, allora entriamo?"
Presero due gelati alla fragola e al cioccolato.
"Mikasa devo dirti questa cosa perché io proprio... dilla anche ad Armin perché non mi va di ripetere"
"O-okay"
"Hai presente quel ragazzo di cui parlavo sempre.. beh ecco... È NELLA NOSTRA SCUOLA, MIKASA. NON SCHERZO. NON È UN'ALTRA PERSONA GIURO CHE È LUI, TI PREGO DEVI CREDEMI"
" woh Eren ti credo, sono contentissima per te"
Non lo era. Come poteva. Non c'è dolore peggiore di amare qualcuno che ama qualcun altro.
" c'è qualcosa che posso fare per il mio fratellino?"
" beh in verità vorrei tentate di parlare con lui e chissà.. farlo unire al nostro gruppo?!"
" Eh va bene dovrò inventarmi qualcosa. Dimmi classe e sezione,su"
"3E. Il ragazzo seduto all'ultimo banco da solo ma si nota perché è l'unico con espressione seria"
"Prometto che ti aiuterò. Domani vedremo di fare qualcosa"
" Mikasa mi raccomando non fare casini, è davvero importante per me"
"Ho mai fatto casini?! pff"
I due iniziarono a ridere.
Eren stava bene. Non comprendeva i sentimenti di Mikasa. Per lui era solo un'amica che voleva aiutarlo. Il che era vero ma c'era molto di più sotto. Stettero in giro fino alle 8,poi si salutarono e si diedero appuntamento al domani.
Eren quella notte dormí poco. Era troppo preso a fare film su ciò che poteva accadere ma soprattutto di pensare a quel ragazzo. Ed ai suoi occhi, e la sua bocca e tutto quanto. Questa è un'opportunità che non poteva perdere. Si sentì baciato dalla fortuna, anche se attendeva di essere baciato dal ragazzo di cui ormai, si era innamorato.

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