Eren decise di metterci una pietra sopra , di far finta di essere felice. Quella mattina si sveglió con il sorriso sulla faccia perché era così che aveva deciso di passare la giornata.
"Pronto per la giornata di oggi?" Disse mikasa dopo averlo salutato.
"Certo."
"Chiameremo anche Armin durante la festa. Sarà tutto divertente, vedrai."
Una delle poche volte in cui la ragazza era energica. Dopotutto si trattava di Eren. Anche se ultimamente provava qualcosa per Finn, ma lo negava. Aveva paura di innamorarsi e pensava *cavolo non dovrebbe essere così. L'amore è una cosa bella. Fa soffrire ma è l'unica cosa che ci fa sentire vivi, e allora perché ho così paura?* Eren ne aveva di meno perché era sempre stato positivo in tutto ciò che faceva.Mentre stavano per entrare in classe si presentò Levi che tirò di scatto Eren da dietro. Mikasa era furibonda ed entrò in classe senza dire una parola.
Eren divenne rosso ma si coprì la faccia per nascondere l'imbarazzo."Cosa ti prende?" Disse Eren con tono dolce.
"Volevo solo darti anche io gli auguri, quindi beh, ecco, auguri.
Oi, Eren. Non sei arrabbiato perché non posso venire, vero?"
"No, ti sbagli."
"Cerca di capire le mie ragioni. Comunque nel mio piccolo vedrò di portarti un regalo a scuola"
"Oh nono. Non ce n'è bisogno, davvero"
Eren in verità voleva qualcosa ma non perché era il suo compleanno,ma perché qualsiasi cosa gli avrebbe regalato Levi, sarebbe stato l'oggetto a cui avrebbe tenuto di più.
"Ti farò qualcosa, promesso."
E il ragazzo andò via facendo un cenno con la mano.
Tutti nella classe fecero gli auguri ad Eren e si sentì apprezzato e ben voluto ma restava il fatto che pensava sempre a Levi ed a quanto avrebbe voluto essere con lui.Passarono le ore e il compleanno si stava avvicinando. *Un messaggio*
Eren corse subito a vedere chi era.
Ormai mancava solo un'ora alle 9.
*Eren, mi dispiace tantissimo. Mia nonna si è sentita male e devo assisterla all'ospedale. Ha solo me. Eren mi farò perdonare lo prometto, tanti auguri, per favore ,perdonami**nessun problema Mikasa. Passerò anche io da tua nonna. Mi auguro che stia meglio. Tranquilla,non importa, davvero*
Era triste per la nonna di Mikasa, certo,ma era ancora più triste per ciò che stava accadendo. Passare un compleanno da soli non è una delle cose migliori. Era come se tutte le lacrime gli si fossero incastrate nel cuore. Voleva piangere ma non piangeva e continuava a tenere quel sorriso falso che aveva deciso di portare come armatura.
Aprì la finestra, con in mano il telefono. Decise di guardare le stelle. Non aveva niente da fare e le stelle lo affascinavano da sempre.Levi nel mentre ascoltava della musica. Anche lui nella completa solitudine.
"Una chiamata...EREN!""L-levi, non c'è bisogno che tu dica niente. Non sapevo chi chiamare. Sai,sono da solo.. il giorno del mio compleanno. Volevo che mi tenessi compagnia al telefono per almeno 5 minuti."
Mantenne una voce triste nel dire quelle frasi. Levi era molto preoccupato e doveva fare qualcosa altrimenti sarebbe impazzito.
"Eren... sto arrivando, aspettami"
Agganció la telefonata e fece in fretta nel vestirsi. Qualcosa nel suo cuore stava cambiando. Lo sentiva premere sempre di più. Come se fosse stato separato da un altro cuore e che ora doveva raggiungere al più presto.
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why are you my clarity?
FanfictionLa storia che scriverò è ereri. parla appunto di questo bambino delle elementari, Eren , che ha da sempre stimato un ragazzo più grande di lui. eren vede levi alle elementari ma i due si incontreranno solo dopo, alle superiori. Ed Eren inizierà a p...