Attenzione! Storia riservata ad un pubblico adulto..ci sono alcuni capitoli con descrizioni approfondite (su mia segnalazione ad ogni capitolo interessato).
Per i fan di Teen Wolf, ho intenzione di scrivere una storia post stagione 6B che includa la...
Erano passati 3 giorni da quando Liam aveva litigato con Scott. Lui e Malia si trovavano a Roma quando si videro sbucare Jordan Parrish davanti al portellone del Jet.
<<Jordan!?>> esclamò impietrita Malia <<cosa ci fai qui?>> <<Già..cosa ci fai qui?>> chiese Liam squadrando Malia <<Non guardarmi così non ho detto nulla ho chiesto solo informazioni per il ristorante>> <<tranquillo Liam, non mi ha detto niente. Lei!>> disse Parrish guardandola male <<Perché non mi avete detto nulla?>> <<Detto cosa?>> chiese Liam <<Di Theo. Ho parlato con Scott. È vero quindi? È vivo?>> <<Io me ne vado..>> rispose Liam sbuffando <<dove?>> chiese Parrish <<Me ne vado in albergo ho bisogno di dormire>> <<Ehi aspetta>> rispose Malia ma Liam la interruppe con la mano <<E di..restare da solo. Capito? Da solo!>> <<Va bene! Ok..ma fatti sentire non farmi stare in pensiero>> rispose Malia <<Ok anche tu non farmi stare in pensiero>> rispose Liam guardando Parrish sospettoso <<Oh tranquillo Liam, ci sono io!>> Malia lo guardò serrando gli occhi e la bocca con disapprovazione <<Ehi, non ho bisogno di protezione..>> rispose dando un pugno sul braccio di Parrish <<Si, si va bene ciao!>> rispose Liam andandosene.
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<<Raccontami tutto! Per filo e per segno!>> <<Niente, Isaac mi ha dato queste foto..>> Malia fece vedere le foto a Parrish <<quest'uomo accanto a Scott, a quanto pare è Theo. Ha inscenato la sua morte>> <<Ma che..imbecille. Non ci posso credere. Perché ha fatto questo a Liam? A tutti noi!>> <<A quanto pare per salvarci il culo ma..sembra ci sia qualcos'altro sotto. Theo era così innamorato di Liam>> <<Ne sei sicura? Ti ricordo che Theo ha avuto a che fare con i dottori del terrore, ti ha ingannata, ha ingannato tutti>> <<Si ma..era cambiato, io so che è così>> <<Oppure era troppo bravo a mentire>> <<No! Lui amava veramente Liam, era cambiato ne sono certa altrimenti non mi sarei fidata. Non può averci ingannato di nuovo per così tanti anni>> <<Forse hai paura di ammettere, invece, che ti ha ingannato di nuovo>> <<Non sono così ingenua>> <<Ok>> disse Jordan alzando le mani al cielo rassegnato <<Perciò cosa intendi fare?>> <<Niente, adesso facciamo sbollentare Liam, magari deciderà lui cosa fare. Ma ho intenzione comunque di andare a parlargli dopo. Non me lo levo dalla testa. Gliela stacco quella testa se ha fatto soffrire Liam inutilmente>> <<Ehi..>> disse Parrish sfiorandogli il viso e mettendole una ciocca dietro l'orecchio <<tu..Malia non staccherai la testa a nessuno, ok?>> disse sorridendo poi aggiunse <<tu al massimo la fai..girare la testa>> <<Jordan..>> disse guardandolo negli occhi con affare sospetto <<cosa..stai cercando di fare?>> <<Niente.. perché?>> disse sorridendo <<stai tentando di flirtare per caso?>> <<No..ma che dici!?>> rispose Parrish sorridendo alzandosi dalla poltrona del Jet. <<Sei sicuro?>> chiese Malia alzandosi anche lei <<S-si si certo, che vai a pensare?>> <<Mmh peccato..>> rispose Malia maliziosa <<Scusa? Vuoi che io flirta con te?>> rispose ridendo di gusto <<mi stai sempre dietro e io ti rifiuto. Flirti con me, mi scrivi e non ti rispondo, mi chiami e chiudo la chiamata>> <<Si ma poi mi hai risposto, mi hai chiesto aiuto e sono venuto>> <<si ma io non te l'ho chiesto. Sei venuto in Francia dopo l'aggressione e adesso sei qui. Cosa vuoi?>> <<Aiutarti Malia, cosa c'è che non va? Se ti dà fastidio smetto>> <<Non ho detto questo..ma non dovevi venire. Se Liam troverà Theo succederà un putiferio>> <<sono qui per questo..Ma magari fanno pace!>> rispose Parrish compiaciuto <<Naaah non adesso. Non conosci Liam!>> <<Beh..a tutto c'è una soluzione>> rispose Parrish avvicinandosi <<Perciò.. cos'è che hai detto prima? Ti.. dispiace che io non stia flirtando con te?>> <<Mmmh diciamo che potrebbe non darmi più fastidio>> <<Bene perché ci sto provando da mesi e sei così dannatamente difficile>> disse Jordan attirandola a sé. La baciò delicatamente spingedola su un lato del jet. La prese in braccio e lei si aggrappò con le gambe intorno ai suoi fianchi. <<non..innamorarti di me..>> implorò Malia <<Eh?>> chiese Parrish incredulo <<Non farlo ti prego, ho bisogno che tu non lo faccia>> <<E se lo facessi tu?>> <<No..non me lo posso permettere>> <<perché sei stata delusa e hai paura di essere ferita?>> <<Sta zitto e fa ciò che ti dico!>> tagliò Malia mentre gli strappava la camicia. Lui cominciò a sbottonarle gli shorts. Fecero l'amore intensamente e Malia, dal canto suo e contrariamente a ciò che aveva lasciato intendere, sembrava molto coinvolta e compiaciuta. Jordan la guardava eccitato mentre lei si ricomponeva. Avrebbe voluto dirle che si era innamorato di lei già da un bel pò ma, forse, era troppo tardi. O forse troppo presto. Magari lei si sarebbe innamorata di lui prima o poi.
Liam girovagava intorno al Colosseo. Era tentato di voler andare a cercare quel maledetto ristorante, voleva vedere con i suoi occhi. Parrish riferì a Malia, che a sua volta lo riferì a Liam, che il ristorante era vicino al Colosseo e si chiamava "Exclusive Hill". Il nome della chimera non compariva ma i proprietari erano Charlie e James. Il nome del ristorante non aveva fatto altro che confermare la teoria di Malia. Era realmente lui! Così Liam, a notte inoltrata, decise di avvicinarsi. Indossava un giubbotto di pelle con un cappuccio e degli occhiali che gli coprivano il volto. Il ristorante era un gourmet, sembrava molto accogliente. Prese coraggio ed entrò.
C'era un ragazzo al bancone che puliva e quando lo sentii entrare lo fermò <<scusi..siamo chiusi>> Liam non rispose. Tentò di sbirciare nel locale fino a quando un uomo non uscii dal retro. Aveva una maglia simil polo grigia, era di spalle e reggeva un fusto di birra italiana di almeno 5 litri. <<James? Chi è entrato?>> <<Non lo so..C-Charlie>> fece cenno il ragazzo. Theo si bloccò, lasciò il fusto di birra per terra e si girò bruscamente. Si accorse subito di chi fosse, riconobbe il suo odore, il suo battito cardiaco che pulsava come quando era infuriato. Ed era letteralmente infuriato. <<L-liam!>> esclamò sbigottito, impaurito e con un senso di profondo disagio <<Oh..Charlie eh? O dovrei dire Theo?>> rispose naturalmente arrabbiato Liam con le lacrime agli occhi. James guardò Theo e poi Liam con occhi spalancati. <<Liam aspetta..io..>> tentò di dire Theo ma Liam girò i tacchi e corse fuori. Respirava a fatica. Era adirato con lui. <<Liam? Chi è Liam?>> chiese James incuriosito <<Sta zitto James!>> rispose a fatica Theo.
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Si tolse il grembiule e corse per raggiungerlo. <<Liaaam!>> gridò andandogli dietro. Liam camminava veloce, piangeva e si mordeva le labbra per la rabbia. <<Aspetta aspetta ti prego!>> disse Theo fermandolo alle spalle <<Che cosa vuoi? Va via! Vai a fare la tua vita come hai fatto in tutti questi anni>> <<No aspetta, ti prego, io..io volevo dirtelo!>> <<Si certo..quando eh? Quando?>> gridò Liam spingendolo. Theo cominciò a respirare affannosamente e delle lacrime rigarono il suo viso. <<Ho dovuto, Liam. Perdonami..ti spiegherò tutto>> <<Ma ti rendi conto, eh? Che cazzo hai fatto? Ma non ti vergogni? Te ne sei andato lasciandomi credere fossi morto. Hai idea di cosa ho passato? Tu..>> disse Liam spingendo un dito sul petto <<tu..tu sei un imbecille, sei un mostro senza cuore. Ho sbagliato a fidarmi di te. Mi ero innamorato cazzo! Theo..io ti amavo! C'ho messo tutto me stesso per mantenere saldo il nostro rapporto, ti ho fatto entrare nel branco e questo è il ringraziamento? Mi hai illuso! Mi hai fatto credere che fossi innamorato di me. Perché lo hai fatto? Qual'era il tuo torna conto?>> <<No no Liam non è così. Ti prego, ascoltami io non volevo sono stato..>> Theo non finì la frase che Liam gli diede un pugno così forte da farlo cadere. Liam lo guardò con disprezzo e rammarico misto a delusione per essere stato ingannato dall'uomo che amava ed andò via correndo. Theo non tentò di fermarlo. Si sedette all'angolo di una panchina con le gambe rannicchiate al petto continuando a piangere a dirotto mentre si asciugava con la maglietta il sangue che gli usciva dal naso.
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