VIII

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anonimo: y/n mi manchi
anonimo: perché fai così?

io: così come?

anonimo: così
anonimo: prima chiudi con me e poi fai la carina
anonimo: sei tutta apparenza

io: cosa stai dicendo?

anonimo: sono stanco di tutta questa tua recita
anonimo: non t'importa niente di me

io: se non mi fosse importato non ti avrei scritto
io: ma ho capito che mi fai stare bene

anonimo: non posso essere solo quello che ti fa stare bene
anonimo: se poi fa male a me

io: possiamo chiarire?

anonimo: non voglio chiarire
anonimo: è già tutto chiaro

io: sentiamo, cosa sarebbe chiaro?

anonimo: il fatto che tu hai continuato a parlarmi come se nulla fosse successo

io: quando ti avrei parlato se non ora?
io: non riesco proprio a seguirti

anonimo: lascia stare
anonimo: oggi non sono in vena
anonimo: ho gli allenamenti
anonimo: ti scrivo io domani

io: non sopporto questo lato di te sai?

anonimo: abituati
anonimo: sono anche questo qua

io: ciao

𓆸

« sei stata proprio una sciocca y/n, non avresti dovuto scrivergli di nuovo.
che senso aveva? » si lamentò theo.
« mi scoppia la testa. » mi lamentai io ignorando la domanda appena posta dal ragazzo più schietto e sincero dei tre.
« non ti capirò mai. » sentenziò intak appoggiandosi allo schienale della sedia dietro di lui.
« parlate come se avessi volontariamente scelto di scrivergli. » borbottai sotto voce.
« perché è proprio quello che hai fatto!
non dovresti ora fare queste scenate dopo aver sbagliato. » sbottò jiung.
avevano ragione? certo che sì, ma non l'avrei mai ammesso.
« senti, dovresti chiarire con quel ragazzo e farti dire chi è una volta per tutte, non ti fa bene fidarti di un completo sconosciuto. » mi consigliò theo, ottenendo l'approvazione da entrambi gli altri membri del nostro gruppo ristretto.
« ci ho provato in tutti i modi!
non vuole proprio dirmi di chi si tratta, ma so per certo che mi conosce e che abbiamo parlato, tutto combacia. » cercai di ricomporre i pezzi.
« tu dici che ha sentito i nostri discorsi il giorno della festa...perciò deve per forza essere amico di keeho! » disse intak sbalordito, come se avesse scoperto qualcosa di assurdo.
« ti vorrei ricordare quanto è popolare keeho in quella scuola?
è più difficile trovare qualcuno che non sia un suo amico piuttosto che uno che lo sia. » gli fece notare jiung.
« dovrà pur esserci un modo per scoprire chi è! » si mise le mani nei capelli in segno di disperazione theo.
mi alzai dalla mia sedia ed uscii fuori dal plesso senza dire nulla, sedendomi sui gradini del cortile.
« ciao y/n! » mi salutò yunjin venendomi incontro.
« jen!
come stai?
sei tornata da boston, finalmente possiamo andare a prenderci quel caffè di cui abbiamo tanto parlato. » sorrisi io.
ricambiò la medesima espressione e si sedette accanto a me, poggiando la sua borsa di tela a terra, poi prese da essa un pacchetto di sigarette e se ne accese una.
« vuoi? » domandò lei.
non ero di certo una fumatrice, ma quando ero sola con lei o altre amiche di vecchia data, mi capitava di fumarne una o due.
annuii, poi la presi e la portai alla bocca.
« è tutto okay?
non sei mai qua fuori tutta sola...chi ti ha fatto stare male? » chiese preoccupata.
« ti è mai capitato di innamorarti di qualcuno senza averlo mai visto in faccia? » domandai di punto in bianco, tra uno sbuffo e l'altro.
« no, credo sia letteralmente impossibile.
aspetta...ti è successo? » si mise una mano davanti la bocca per lo stupore.
« acqua passata, spero.
dovresti entrare, tra poco faranno l'appello. » le consigliai, indicandole la porta d'ingresso con le stesse dita in cui tenevo ben salda la sigaretta.
mi fece cenno di sì con la testa, poi fece come quanto avevo appena detto, lasciandomi seduta lì fuori.
« me ne lasci un tiro? » sentii una voce familiare, ma che non potei associare subito ad un volto.
mi girai di scatto e vidi il ragazzo stupendo dai capelli rosa fissarmi con un sorriso triste stampato sul volto.
« certo, tieni pure. » gliela passai immediatamente.
fece uscire un po' di fumo, poi si sedette accanto a me.
« che c'è che non va? » domandò con un tono beffardo, come se in realtà sapesse benissimo cosa mi facesse stare male.
« tu yeonjun ti sei mai innamorato di una persona che non hai mai visto? » domandai guardando un punto fisso nel vuoto.
« cosa intendi? » chiese confuso.
« intendo...una persona con cui ti scrivi da un po', ti fa provare emozioni bellissime e fortissime, ma non hai idea di che aspetto abbia e nonostante continui a cercare di scoprirlo, non riesci in alcun modo a convincerlo di rivelarti la sua identità. » confessai.
« no, a dire la verità non l'ho mai provato.
posso? » chiese il permesso per avere un altro tiro, per poi continuare col suo discorso « magari quella persona ha solo bisogno di tempo prima di dirti chi è veramente, potrebbe essere un tipo insicuro oppure non so...ha paura di dichiararsi? » cercò di farmi capire.
seguii il discorso ed annuii.
« sì, forse hai ragione tu.
grazie della chiacchierata junie, ora vado in classe...tu perché non sei a lezione? » domandai mentre mi alzavo dai gradini che avevano preso ormai la forma del mio sedere.
« volevo assicurarmi di un po' di cose, e chiederti come stessi. » rispose lui, per poi darmi una mano a tirarmi su.
« grazie, mi ha fatto piacere.
ti va se oggi ci prendiamo un bubble tea dopo le lezioni? » proposi io.
« al cocomero? » sorrise.
lo guardai sbalordita, sorrisi ed annuii.
sembrava sapere tutto di me, eppure ci conoscevamo da così poco.
presi le mie cose e tornai in classe un po' meno amareggiata di prima.

anonimo: scusa per prima
anonimo: ho esagerato
anonimo: ti va di parlare un po'?

[🔜] 𝑵𝑶𝑩𝑶𝑫𝒀 𝑬𝑳𝑺𝑬 // 𝙘𝙝𝙤𝙞 𝙮𝙚𝙤𝙣𝙟𝙪𝙣 𝙭 𝙧𝙚𝙖𝙙𝙚𝙧.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora