Dopo una notte di rifocillamento ad Avignone, mi ero rimessa in viaggio con molta calma. Sapevo che ad attendermi a casa probabilmente non ci avrei trovato nessuno quella mattina, quindi godetti degli ultimi chilometri di viaggio, gustandomi il tragitto e quella sensazione di libertà ed appagamento che solo le due ruote riuscivano a darmi.
Come avevo previsto, la casa era deserta. Lasciai la ninja in bella mostra sul vialetto principale e mossi diretta alla mia camera. Ero distrutta, stanca morta. Avrei fatto una doccia e mi sarei lasciata andare al sonno fino a pomeriggio inoltrato, quando Victoria sarebbe rientrata. Andò proprio così, mi addormentai sfinita ancora in accappatoio e fu la voce della mia bambina a destarmi da quello che era uno dei sogni più caotici della mia vita, del quale ricordai solo la presenza di Miles che se la rideva in faccia a Juan.
Victoria si lanciò sul mio letto con uno slancio olimpico e mi abbraccio forte.
-Sei tornata! Mi sei mancata tanto! Di chi è quella moto di sotto?-
Avevo fatto breccia, volevo che la Bastarda fosse la prima cosa che lei e Juan vedessero appena rientrati.
- È la mia moto quella. La guidavo prima di avere te! - narrai, tenendola stretta e toccandole la punta del nasino con l'indice.
- Devo farti vedere una cosa!- esclamò al colmo dell' eccitazione, mollandomi sul letto e correndo fuori dalla stanza.
Nel frattempo Juan era rimasto a pochi passi dalla porta, in piedi ad osservare la scena, senza una parola.
- Sono stati rapidi a consegnarla. - incalzò, nel disperato tentativo di fare conversazione pacificamente.
-Me la sono consegnata da sola!- sbottai, mettendomi in piedi con fare abbastanza goffo, data la stanchezza e richiudendo bene l'accappatoio, come se lui non mi avesse mai vista nuda prima di quel momento.
-Hai fatto milletrecento chilometri con una moto ferma da otto anni! - obbiettò quasi arrabbiato.
-Sì Ernandez, li ho fatti! Al contrario del pluricampione del mondo, io una moto la so aggiustare in quattro secondi! Cos'è, solo con un titolo mondiale si può affrontare un lungo viaggio su due ruote? Mi credi incapace? - sibilai, tagliente.
- Non era questo che volevo dire! Ma nelle tue condizioni, su una moto tanto scomoda! -
Adesso ero infuriata, credo che mi sia uscito il fumo dalle orecchie mentre replicavo.
-Ah già, la povera moglie storpia...-
-Non mettermi in bocca parole che non ho detto, Velma!-
-E allora che volevi dire?- insinuai, placando l'ira con l'apparizione di nostra figlia.
-Ecco vedi! Si chiama Linea del tempo!- pronunciò orgogliosa, mostrandomi un quaderno - la maestra dice serve a capire l'ordine dei fatti, che è un modo veloce e... E ... Intitivo!-
-Vuoi dire intuitivo? - la corressi lasciandomi sfuggire una risata.
- Sì, intitivo! Ah mannaggia, non lo so dire!- esclamò mettendo il broncio.
-Allora facciamo in questo modo: metto qualcosa addosso e tu mi aspetti di sotto e appena sono pronta ci alleniamo insieme a pronunciare questo parolone monello, ok? -
Victoria scosse la testolina in segno di assenso e si precipitò di sotto parlando tra se:
-Ma dov'è Micio? Micio!- era così che si chiamava il nostro gatto, visto che nessuno altra stato abbastanza fantasioso da trovargli un nome.
Restai impalata a guardare Juan che sembrava non volete lasciare la stanza.
- C'è dell'altro?- sbottai infine, irritata da quella situazione.
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The Race to Love 2 La gara continua...
ChickLitSono trascorsi otto anni da quando Dafne e Juan sono finalmente diventati una coppia, grazie anche alla nascita della piccola Victoria, ma tutta la stabilità personale e professionale di cui hanno goduto in quegli anni sta per abbandonarli. Juan vuo...