CAPITOLO 15

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Derek

«Ei amico, questo weekend Ryan dà una festa. I suoi sono partiti per una vacanza quindi ha casa libera, ci sarai vero?» biascica Peter tra una patatina e l'altra.
In dieci secondi si è spazzolato via già mezzo sacchetto.
«Certo, che festa sarebbe senza il re della scuola?» sghignazzo.
In realtà non me ne frega un cazzo di questa festa, fosse per me non ci andrei.

Ma il personaggio che mi sono costruito negli anni, ci deve andare.
Mentre siamo seduti sugli spalti del campo sportivo, un gruppo di ragazze si avvicina a noi. Le odio. Sono tutte uguali e hanno sempre gli stessi atteggiamenti. Sbattono le ciglia con uno sguardo che dovrebbe essere amicante ma che a me fa solo ridere, e si mordono il labbro inferiore pensando di risultare sexy e scatenarci una tempesta ormonale.
Io invece non mi sono mai sentito meno eccitato di così.

Ma qualcuno sembra apprezzarle. Peter che prima era stravaccato sul sedile, si mette composto spazzolando via le briciole dalla maglietta con un gesto della mano.
«Ciao Keira», balbetta lui arrossendo.
Oddio, mi sento in imbarazzo per lui.
La bionda tutto culo e niente cervello lo guarda inorridita.
«Ciao palla di lardo, vedo che stai sempre a mangiare. Se vuoi ti consiglio il mio personale trainer, ti farebbe perdere quei trenta chili in più che ti ritrovi», le sue amiche emettono risatine al limite della mia sopportazione uditiva, un giorno romperanno qualche finestra con questi suoni così acuti.

Peter si ammutolisce, inarca le spalle e si lascia scivolare giù sulla seduta.
Stronza. Cosa ci troverà Peter in lei non ne ho idea.
«Io invece ti consiglio un bravissimo chirurgo plastico, così almeno finalmente anche tu avrai delle tette».
Keira mi alza molto gentilmente il dito medio.
«Vaffanculo Derek, sei uno stronzo».
«Beh sai come si dice, non fare agli altri ciò che non vorresti che gli altri facessero a te», sorrido beffardo.
Con un fastidiosissimo verso di lamento, alza la testa e fa dietrofront verso la scuola facendo quella classica mossa con i capelli che si vede solo nei film americani pieni di stereotipi.

Stereotipo è la parola più azzeccata per descrivere Keira Hill.
Bionda, occhi azzurri, schifosamente ricca e la reginetta della scuola. Ah e ovviamente con un quoziente intellettivo pari a quello di un koala ebete.
Scusa koala se ti ho insultato paragonandoti a lei.

Courtney e Shelby, che dovrebbero essere le sue migliore amiche ma che lei usa come schiaverete personali, mi inceneriscono con lo sguardo e la seguono a ruota.
Invece altre tre ragazze, di cui non ricordo neanche i nomi, salgono gli scalini e ci raggiungono.
Alex alza gli occhi al cielo quando una rossa con un seno prosperoso gli si struscia praticamente addosso.

Peter si congeda con una scusa borbottata, ancora umiliato dall'uscita infelice di Keira.
Dispiaciuto lo guardo allontanarsi e tornare verso scuola.
Dopo ci parlerò, non mi piace che i miei amici vengano trattati così, soprattutto se si tratta di Peter.
È un bravo ragazzo, molto meglio di me e tutti i tizi che fanno parte della nostra compagnia messi insieme.
L'unico problema è che affoga il dolore per un padre violento e una madre assente, tramite il cibo, e non può essere preso di mira per questo.

Purtroppo viviamo in una società dove due muscoli gonfi superano intelligenza e un buon cuore.

Trattengo una faccia schifata quando vedo Steven fare una gastroscopia a...come si chiamava? Natalia? Nathalie?
Qualunque sia il suo nome ora è a cavalcioni sul mio amico e stanno facendo una rappresentazione troppo vivida di un rapporto sessuale.

Una ragazza con un viso familiare, forse frequentiamo qualche corso insieme, si avvicina provando a fare una camminata sensuale ma quando si trova a un passo da me, prende una storta su quei trampolini che ha ai piedi e scivola giù per un paio di gradini di culo.

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