CAPITOLO 17

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Aaron

Le giornate iniziamo a trascorrere velocemente.
La scuola mi ha inghiottito spompandomi di tutte le energie. Per fortuna tra due giorni iniziano le vacanze natalizie.

Le strade di Fir Valley sono state riempite di luci dai mille colori ed è stato decorato come ogni anno, l'albero del paese al centro della piazza principale.

Ed è proprio lì che mi sto dirigendo con Hayley, all'accensione delle luci dell'albero.

Io e lei abbiamo iniziato ad uscire sempre più spesso nelle ultime settimane. Siamo riandati al lago è fatto lunghe passeggiate nel bosco.

Abbiamo parlato del suo percorso da scrittrice, io ho più che altro ascoltato. Alcune volte io studiavo con lei vicino a me che scriveva al computer. È stato strano ma piacevole non trascorrere il tempo sempre da solo.

Però non era niente di paragonabile a quando leggevo con Xilya.
Ho pensato più volte a lei, ed è incredibile come quella ragazza mi sia entrata in testa nonostante la breve durata della nostra...amicizia.

Non ho più provato a contattarla, ho capito che non avrei riscontrato risultati. Dopo le feste proverò ad andare in struttura di persona.

«Tutto bene?» guardo Hayley al mio fianco che mi sorride dolcemente.
«Si scusa, mi ero perso tra i miei pensieri».
«Non preoccuparti, quando arriviamo in piazza però non distrarti, sento che sarà bellissimo», batte le mani come una bambina eccitata saltellando.

Ridacchio di fronte a questa ragazza pieno di gioia. Devo ammetterlo, ha portato un pochino di felicità nelle mie giornate che sarebbero tornate monotone e grigie. Anzi, peggio a causa della mancanza della ragazza più importante di tutte per me.

Arriviamo sul luogo dove hanno addobbato l'albero e noto che molta gente è già pronta. Non ho mai visto così tante persone negli anni passati, nemmeno in questo periodo.

Fir Valley non è un paesino frequentato dai turisti, però negli ultimi mesi molte persone hanno acquistato una seconda casa qui.

Le luci appese sopra le strade che partono dalla piazza per poi diramarsi in paese brillano dandomi un senso di euforia pazzesco. Nell'aria c'è odore di dolci appena sfornati e i bambini e i ragazzi corrono da tutte le parti ridendo.

«Adoro questo posto, si sente proprio la magia del Natale», Hayley gira su se stessa ammirando ogni dettaglio.

«Pensavo che venendo da una grande città avessi visto di meglio».

«Le feste in una città affollata come Los Angeles sono troppo dispersive e si perde il vero significato. Diventa una cosa economica in cui l'unica cosa importante è ricevere regali. E a me non è mai piaciuto questo aspetto. Voglio la famiglia, la gioia di riunirsi per stare tutti insieme, con persone che magari durante il resto dell'anno non frequenti a causa della vita frenetica».

La capisco, prima dell'incidente, quando la mia famiglia ancora poteva chiamarsi tale, amavo le festività per questo. E per lo stesso motivo ora le odio.

Hayley mi prende per mano e corre in una direzione facendomi quasi inciampare.

«Dove stiamo andando?»
«Ho visto un chioschetto che vende la cioccolata calda con panna e marshmallow».

*****

Con le tazze in mano, ci avviciniamo all'albero, quando sentiamo la voce del sindaco annunciare l'imminente accensione delle luci tramite un megafono.

«Sono così emozionata», sussurra Hayley al mio orecchio, scuotendomi il braccio e facendo quasi rovesciare ma cioccolata su di me.

È strano vederla in questo stato per una cosa che per me è sempre stata di routine negli anni. Ma il suo entusiasmo è contagioso e così mi ritrovo a condividerlo con lei.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 15 ⏰

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