Nel bosco

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Pov Olivia
Avevo deciso di fare una passeggiata nel bosco, così per schiarirmi le idee. Ero diretta al pugno di Zeus, un posto dove potermi sedere e riflettere in santa pace. Era il tramonto ormai, non sarebbe venuto nessuno.

Ero lì a farmi gli affari miei, quando ad un certo punto sentii un rumore sospetto. Mi girai e vidi un segugio infernale gigantesco, grosso come una volante della polizia. Era la seconda volta in un mese che attaccava un segugio infernale, solo che la prima volta c'era Chirone e il campo intero a disposizione, ora ero sola. Staccai il ciondolo, ma non feci in tempo a dire il suo nome che il mostro già mi stava addosso. La collana mi volò via dalle mani nell'urto. Avevo il muso del cane sopra la faccia, il suo alito fetido si insinuava nelle mie narici. I denti appuntiti e gialli erano ad un passo dalla mia faccia. Accadde tutto in una frazione di secondo: tirai un pugno sul naso del mostro, che rimase disorientato per pochi attimi, attimi che usai per rotolargli sotto. Quando si riebbe dalla sorpresa, cioè molto velocemente, stava per attaccare di nuovo e con più ferocia come se se la fosse persa sul personale. Della serie: "io volevo solo un bocconcino, ora mi toccherà faticare per averlo, bocconcino cattivo!" Io mi buttai a sinistra, avendo individuato il mio ciondolo perduto. Sarebbe ricomparso al collo certo, ma dopo la battaglia, e non mi sarebbe stato molto utile da morta. - Astrapì!- gridai, ancora a terra, e il ciondolo si trasformò in una lama lunga quasi un metro, a doppia lama in bronzo celeste.

Ora il cane era un po' più intimorito, ma sapevo che non sarebbe durato a lungo. "Pensi che quello stuzzichino mi abbia spaventato?" Sembrava dire. Infatti mi attaccò. E indovinate? Non fui abbastanza veloce per schivarlo.
Si lanciò su di me, ma prima di trafiggerlo sentii un dolore lancinante al fianco destro. Quel bastardo mi aveva preso. Provai a fermare l'emorragia, ma con scarsi risultati. Prima di cominciare a vederci nero lanciai un gridò di aiuto, che però mi sembrò un po' troppo flebile. Poi persi definitivamente i sensi.

Mi risvegliai in infermeria, di notte. Accanto a me c'era una figura misteriosa pesantemente addormentata.

-Will!- chiamai, riconoscendolo. Il biondo si svegliò (a quanto pare non dormiva così profondamente) e mi sorrise. Io sorrisi a mia volta. -Come stai?- chiese. -Benone- risposi, ed era vero. Non sentivo più male. -Chi mi ha trovato?- chiesi allarmata. -Io.- tirai un sospiro di sollievo. -Dei ti prego dimmi che non lo hai detto a nessuno.- -No capo. Come mi hai sempre detto: perché fare scalpore per un niente? Beh questo non è proprio un niente, ma sapevo che ti saresti infuriata, quindi meglio così. Ora raccontami TUTTO.-
Gli raccontai cos'era successo per filo e per segno. Dopotutto Will era il mio medico di fiducia, il primo a cui chiedevo.
A fine racconto gli chiesi -Will ti prego ho bisogno che la gente non sappia nulla di quel che è successo. Io ora dormo qui, poi domattina prestissimo me ne vado nella mia cabina, e con nonchalance verrò in infermeria di nascosto così potrai curarmi, ma ti prego fammi uscire!- dissi con gli occhioni da cerbiatto. Lui rise e disse -Ehi tranquilla. Va bene ma devi venire da me appena senti anche il minimo malore. Quella ferita non mi piace.- -Oh grazie Will sei il migliore!- dissi su di giri, poi gli baciai la guancia. Lui arrossì ma mi disse -Ora dormi, ti sveglio all'alba.- -Si capo, agli ordini!- dissi ridendo. Poi mi addormentai.

Cassie_Wayland

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