Nessuno mi fa fare la figura della scema, nemmeno tu Price

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Pov Olivia
Giada non mi parlava da due giorni. Mai. Nulla. Nada de nada. Quando eravamo insieme, di rado ormai, era sempre fredda, e mi rispondeva solo a monosillabi.

E questa cosa mi faceva impazzire.

Mi aveva anche dato buca alle lezioni di italiano, e questa era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.

Quando passavo le figlie di Afrodite mi indicavano e sghignazzavano. Io mi sentivo veramente una cretina. Mi aveva fatto passare per scema, e nessuno può farlo senza conseguenze.

Axel mi aveva aperto la mente. Io partecipavo alle coalizioni anti nate solo perché c'era Giada e perché Ivanov mi infastidiva in generale, ma non perché stava con Cassie. Felice lei, felici tutti. Non è colpa mia se non riusciva a vedere che Axel è meglio di Nate.

A proposito di Nate, mi ero scusata con lui per averlo picchiato senza motivo. Non mi era dispiaciuto menarlo, ma era comunque immotivato. Lui era ancora arrabbiato, certo, ma non me ne poteva fregare di meno. La mia parte l'avevo fatta, spettava a lui decidere se perdonarmi o no. Non che mi facesse tanta differenza.

Senza Giada ero tornata la persona fredda di prima, come quando ero arrivata. Parlavo solo con Agata, e a tutti gli altri rispondevo male, persino a Sol o Aurora, che da quel che avevo capito avevano provato a "far ragionare Giada".
"Peggio per lei", mi dicevo, "non mi importa" me lo ripetevo come mantra, ma il fatto è che mi importava, e anche tanto. Senza Annabeth era tutto molto difficile. Se ci fosse stata lei ci avrebbe riso
su e mi avrebbe detto di lasciar perdere, oppure mi avrebbe consolata in qualche modo

A parte questo anche allenarsi era tremendo. Perdevo sempre. Era molto scocciante.

Dopo l'ennesima sconfitta, vidi Giada passeggiare sola, e decisi di cogliere l'attimo. -Ehi!- mi avvicinai. Provai a far suonare la voce fredda e disinteressata, ma dubito abbia funzionato. Sul suo volto passò per un secondo l'ombra di un sorriso, ma poi tornò apatica. Cosa mi stai nascondendo Price?

-Che vuoi?- chiese con tono sufficiente. Ok, calma, prova a parlarle normalmente. -Forza, non ho tutto il giorno che vuoi?- aveva detto la cosa sbagliata. Mi incazzai fortemente. -Che voglio? Che voglio? Non mi parli più, sei sempre fredda e antipatica, salti pure le lezioni! Una persona che me le chiede, le cose, di solito non mi da buca! Che ti sta succedendo?- per l'ultima frase provai a nascondere la preoccupazione, ma feci molta fatica. Lei parve dispiaciuta, ma forse era solo quello che speravo. -Beh forse non mi interessa più! Non ti sei posta questa domanda? Magari non le interessa più, magari non mi sopporta più? Perché è vero, non mi interessa e non mi interessa nemmeno la tua compagnia. Quindi aria!- finì e se ne andò.

"Non piangere, non piangere, non piangere" me lo ripetei fino ad arrivare alla mia cabina, chiusi la porta talmente forte che sperai non si rompesse, poi mi stesi nel letto e piansi. Piansi per ore. I miei fratelli non cercarono di consolarmi, e gli fui grata per questo.

Riuscii a prendere l'iPod e gli auricolari, e misi su le canzoni della mia infanzia. Non era stata certo felice, ma in qualche modo mi aiutava.
Ad un certo punto partì una canzone di Cesare Cremonini, Figlio di un Re.

Che tu sia figlio di un re o capo di stato
Che tu sia buono come il pane, o brutto e maleducato
Che tu sia pazzo o normale, gatto oppure cane
Guardia o ladro, non importa se sei fatto o ubriaco
Puoi chiamarti dottore, puoi chiamarti scienziato
Puoi chiamarti ufficiale, puoi chiamarti soldato
Puoi persino morire
Comunque l'amore è là dove sei pronto a soffrire
Lasciando ogni cosa al suo posto e partire
Anche tu come me
Che giri a destra o a sinistra, vero o per finta
È così, la tua impressione è solo un punto di vista
E non importa quale donna sposi o come si chiama
Ciò che hai fatto in questa vita e in una vita passata
Puoi chiamarti dottore, puoi chiamarti scienziato
Puoi cambiare il tuo cognome e usare un nome inventato
Puoi persino morire
Comunque l'amore è là dove sei pronto a soffrire
Lasciando ogni cosa al suo posto e partire
Anche tu come me
L'amore soltanto l'amore può farti guarire
Anche tu come me
Comunque vada, che tu sia Dolce o Gabbana
Che tu sia figlio di una guerra santa, giusta o sbagliata
Non importa se dormi in una villa o per strada
Che tu sia uomo, donna, frocio, Lucio Dalla o Sinatra
Puoi chiamarti dottore, puoi chiamarti scienziato
Puoi chiamarti ufficiale, puoi chiamarti soldato
Puoi persino morire
L'amore soltanto l'amore può farti guarire
Lasciando ogni cosa al suo posto e partire
L'amore è là dove sei pronto a morire
Lasciando ogni cosa al suo posto e partire
E partire
E partire.

Il ritornello mi risuonava in testa da ore, da ore che piangevo e ci pensavo.
Io avrei sorretto il mondo per Giada, sarei morta per lei, con lei mi sentivo a mio agio, mi aveva guarito dall'essere fredda e apatica.

Dopo ore di riflessione capii.
Ero innamorata di una persona che non mi voleva. Di una persona che mi odiava. Ero innamorata di Giada Price.

Eccomi! Le cose dovevano andare diversamente, ma grazie a @Cassie_Wayland
è andata così. Olivia si è finalmente svegliata, ma Giada è una grande stronza e la vuole allontanare. Come finirà? Lo scopriremo soltanto leggendo.

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