Ancora attacchi? E basta!

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Olivia Pov
(Skip temporale di 3 giorni)

La ferita non era ancora guarita. Ogni volta che cambiavo le bende le trovavo piene zeppe di sangue. Will storceva il naso ogni volta, ma mantenne la sua promessa, ed io la mia. Comunque volevo andare in spiaggia. Adoravo guardare l'oceano. Così mi recai nella baia, ma altra gente aveva avuto la mia stessa idea. Cassie e Axel, Luca, Ashley, Aurora, Sol, e... oddei anche Giada era lì. Arrossii più di Luca in versione pomodoro man. Grazie agli dei la maglietta mi copriva il fianco, non avrei retto davanti a tutte quelle persone. Il mio cuore prese a battere così velocemente che pensai lo sentissero a chilometri di distanza. Deglutii a forza e sperai che non mi vedessero.

-Ehi Olivia!- come non detto.

La figlia di Ares mi corse incontro. -Perché non fai il bagno con noi?- chiese. Oddei oddei oddei, cosa le rispondo? -Ehm, meglio di no, sai... la mia discendenza da Zeus...- beh era una mezza verità. -Ah- rispose lei un po' delusa. Mi sentii leggermente in colpa. -Ma i tre pezzi grossi non avevano un patto? Cioè come fai a discendere da Zeus?- mi irrigidì, non mi piaceva parlare della mia famiglia, poi pensai che per lei potevo fare un'eccezione- Mio nonno. Era un partigiano che combatté contro i nazi-fascisti, morì in guerra. Era figlio di Zeus. Quindi non ho una discendenza diretta, però diciamo che ha fatto delle preferenze in famiglia.- conclusi facendo spuntare scintille dalle dita. -Mi dispiace per tuo nonno.- disse, sedendosi accanto a me. Feci spallucce -Non l'ho mai conosciuto, ma era una bella persona. Ovviamente se n'è andato.- conclusi con una punta di amarezza. -Beh...- ma non finì mai la frase perché uno strano vento ci trasportò (per meglio dire: ci rapì) con violenza fino al bosco. Giada mi cadde sopra, per essere precisi con un ginocchio sul mio fianco ferito. Arrossii peggio di prima. Trattenni a stento un urlo di dolore e provai ad alzarmi. Mi spolverai i vestiti e aiutai la mia amica a tirarsi in piedi. -Chissà cosa...- feci per chiedere, quando si materializzò uno spirito alato, con un ghigno. Altri due spiriti erano dietro di noi. Eravamo circondate. In tutto ciò Giada era ancora in costume. E senza armi. Oh per Zeus.

-Chi siete e cosa volete?- chiese lei con tono autoritario -siamo anemoi, gli spiriti del vento. Io sono Carl, e ci vogliamo divertire un po'. Il padrone sarà felice di avere due semidee potenti in meno da sconfiggere.- io la guardai con espressione interrogativa. Anche lei sembrava non saperne nulla, e per di più mi guardava come per dire: sei tu la figlia di Atena qui, mica io." Alzai gli occhi al cielo e sospirai. -Penso che i vostri sogni di gloria dovranno aspettare.- dissi. Poi evocai un vento e ne spedì uno contro un albero che si dissolse all'istante. O la driade abitante di quella quercia ci aveva aiutato, oppure ricordatemi di stare lontano dagli alberi. -Ok uno fuori, ne restano due.- dissi. A quanto pare quegli spiriti non erano tanto stupidi, infatti accerchiarono Giada. No, questa cosa non va bene. Mandai una scarica elettrica contro lo scagnozzo di Carl. Solo che me la rimandò indietro. L'urto fu così forte che andai a sbattere contro un albero. Caddi. Iniziavo a vederci nero. Poi vidi Giada in difficoltà e mi rianimai.

Sguainai la spada e corsi contro uno dei anemoi. Diventò polvere all'istante. Mancava solo Carl. Che nome stupido per uno spirito del vento, non poteva chiamarsi, che so, Dylan? Comunque non era stupido come i suoi amici: mi sentì mentre mi avvicinavo, e mandò una scarica elettrica proprio dov'era la ferita. Sentii la maglietta bagnata. Stavo perdendo sangue. Molto sangue. No buono. Respirai a fatica, ma mi lanciai comunque verso di lui, che aveva spedito Giada contro la quercia di prima. -Stai lontano dalla mia Giada!- urlai io e una corrente lo mandò molto lontano, e lo spirito sparì di volontà propria. Io caddi carponi per terra. Poi sulla schiena. Giada corse da me. Pensai che se dovevo morire, vedere la sua faccia come ultima cosa non era male. ASPETTA CHE? IO? MORIRE OGGI? MA CHE PROBLEMI HO?

-Ehi, che hai fatto? Perché perdi così tanto sangue?- chiese lei allarmata. Mi sollevò la maglietta, ormai tutta rossa, e al suo tocco venni scossa dai brividi.
-Per Ares.- disse lei, scioccata. La mia ferita era peggiorata. Lei si mise subito al lavoro: strappò la mia maglietta e la usò come benda provvisoria. Lavorava a stretto contatto con la mia pelle, e ogni volta che mi toccava i brividi mi percorrevano la schiena. Si avvicinò per controllare se avessi ferite da qualche parte. Le nostre facce erano molto, molto vicine. -Beh- disse scherzosamente lei -Almeno ora hai due cicatrici che fanno pendant- sorrisi -Cretina. Ora andiamocene da qui.- risposi io, sorridendo. 

Mi aiutò ad alzarmi, e mi portò in infermeria. -COME ACCIDENTI HAI FATTO?!- strepitò Will quando mi vide. Mi mise su un letto e avevo la sensazione che non mi sarei alzata da lì per almeno tre giorni. -Beh io vado.- disse con riluttanza Giada. Volevo chiederle di restare, ma mi sembrava che avesse fatto già troppo. Così la salutai e la guardai uscire dall'edificio che profumava di disinfettante.

Capitolo con molta giadivia!! Spero che ai due dei delle ship e della nutella Diana18Olimpo e PokeFra1000 sia piaciuto! ElenaRosa64 ecco la sorpresa di cui ti parlavo, in teoria doveva uscire più tardi, ma non ho resistito. Ed ora Cassie_Wayland a cui striamo dando ventimila capitoli al giorno! Spero sarai felice. Bene buonanotte, stamattina mi sono svegliata alle cinque e mezza e sto crollando dal sonno! Ciau
P.S. Per gli amanti di the owl house ho messo una citazione (un po' cambiata) nel testo. Chi la trova è bravo.

Progetto War and LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora