Pov Olivia
Dopo aver presentato a tutti Amber, decisi di farmi una doccia. Mi piace l'odore del disinfettante, ma comunque una doccia è d'obbligo. Sotto l'acqua pensai al bacio che mi aveva dato Giada, le sue labbra morbide e calde conto la mia guancia sfregiata. Arrossii al solo pensiero. Uscita dalla doccia mi guardai un'attimo allo specchio. Ero segnata da varie cicatrici, tutte non più grandi di un mignolo (se escludiamo quella in faccia e la nuova) soprattutto nelle braccia. Il pallore di quella nuova era quasi inquietante confrontato alla mia pelle solitamente molto abbronzata. Mi vestii in fretta e furia e andai al lago.Perché non è mai vuoto?! Ci trovai, indovinate chi? Ma ovvio, Giada Price, seduta sulla sabbia con sguardo furente. Insieme a lei c'era (per fortuna) anche Sol. Sembravano entrambe incavolate nere, e parlavano animatamente. Giada gesticolava pure. Brutto segno. -Ehi, che succede?- chiesi. Loro furono un attimo sorprese di vedermi, sono una persona molto silenziosa io. -Non indovinerai mai.- mi sfidò la figlia di Ares -Dammi almeno un'indizio.- la rimbeccai io. -Cassie e Ivanov stanno insieme.- disse sconsolata Sol. -CHE COSA CAZZO DICI?!- urlai in italiano talmente forte che un Luca di passaggio mi guardò sgomento. Poi riformulai la frase in inglese -CHE COSA CAZZO È SUCCESSO?- Giada sorrise e mi mimò con le labbra "avevo capito" ero felice dei suoi progressi, ma mi avevano appena rovinato la Cassel. -Come è successo? Io gli spacco la faccia a quel coglione, come osa rovinarmi la Cassel in questo modo?!- poi sparai tutto il mio ampio dizionario di parolacce in italiano che non ho voglia di ripetere.
Mi spiegarono velocemente ciò che era successo pochi minuti prima. -Quindi non posso neanche prenderlo a mazzate?- chiesi sconsolata. Scossero la testa. -Uffaaaaaaaa, vado a lamentarmi con Agata e a trovare un modo per farlo fuori facendolo sembrare un incidente.- Giada rise all'ultima parte, mentre Sol mi guardò male, i suoi occhi dicevano chiaramente di no. Avevamo la stessa età, ma se si arrabbiava pareva due anni più grande.
Le salutai e mi diressi alla cabina Nove. -Ward! Vieni fuori che dobbiamo parlare!- Agata spuntò fuori con aria assonata. Entrai e le spiegai velocemente la situazione. Prima che potessi finire aveva già estratto da non so quale cassetto un martello gigante, che sembrava essere estremamente caldo. Axel ci interruppe -Di che parlate ragazze?- sembrava così felice in quel momento. Non volevo farlo deprimere, ma qualcuno avrebbe pur dovuto farlo. -Ehm, Axel, Cassie...- -Si?- chiese curioso -Cassie si è messa con Ivanov.- sputai fuori tutto d'un fiato. Percepii il suo cuore andare in pezzi. -Scusa per il mancato tatto, ma dovevi saperlo.- dissi. Lui annuì e Agata mi fece cenno di andare fuori, voleva consolare suo fratello. -Ci vediamo.- dissi tristemente, prima di chiudermi la porta alla spalle.
Pov Agata
Abbracciai Axel talmente forte che pensai gli si ruppero le costole. Pianse sulla mia spalla per almeno mezz'ora, poi si tirò su. -Ascolta, io faccio schifo a consolare le persone, ma non devi pensare neppure per un attimo che Ivanov sia meglio di te. È solo un ricco pallone gonfiato. Tu sei di gran lunga meglio. Non dimenticarlo mai. Cassie è stata una stupida a non capirlo. So che farà male, ma riuscirai a passarci sopra. Ne troverai un'altra. Ora forza e coraggio, alzati e andiamo a fare qualcosa che ti possa distrarre.-Per tutto il giorno tenni occupato mio fratello. Andammo alla parete di arrampicata, facemmo il giro coi pegasi e lo aiutai con un progetto che aveva in sospeso. Quando si mise a letto, sembrava meno sconsolato di quanto potessi mai aspettarmi. Magari non ero tanto male, e magari sarebbe andato avanti facilmente. Dubitavo molto della seconda scelta, ma lo sperai con tutto il cuore.
Ed ecco! Mi sono presa la responsabilità di dirlo ad Axel. Spero non voleste già farlo voi. Cassie_Wayland Spero tanto che questa cosa si sistemerà perché quel martello c'è ancora...
Con questa nota felice, vi saluto. Adiòsss.