𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟕. "𝐍𝐨𝐧 𝐌𝐢 𝐅𝐢𝐝𝐨 𝐃𝐢 𝐍𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨"

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Nel momento in cui la verità sta per uscire a galla, Can sente l'ansia salire.

Non ha importanza parlarne con Demet, anzi crede sia meglio raccontarle tutta la storia, proprio per approfondire il loro rapporto.

Piuttosto sente il cuore rallentatare al ricordo di tutta la sofferenza che ha dovuto passare, e superare da solo.

Perché non aveva nessuno, ai tempi.

Quando i due raggiungono quel locale, lo stesso locale in cui hanno cenato la prima volta, provano sensazioni diverse.

C'è chi non vede l'ora di scoprire la realtà.

E chi invece non vede l'ora di liberarsi da quel peso che porta sul petto.

Si siedono, precisamente nello stesso tavolo, l'uno difronte all'altra, e la prima cosa che fanno, è ordinare la cena.

Prendono entrambi le stesse cose.

«Can... Se non te la senti, non devi parlarmene per forza... Certo, io, ammetto che voglio sapere cosa ti ha fatto star male, ma non voglio obbligarti in alcun modo»

«Sai, mi ricordo di quando pensavo che ti stessi obbligando a tornare nel mondo della recitazione, o a frequentare danza... Mi sentivo esattamente così»

«Si, ma tu non hai mai obbligato nessuno, Can... Smettila di pensarlo»

«E tu anche, Dem... Non mi stai obbligando, assolutamente... Lo hai capito? Ti sto per parlare, perché voglio finalmente che tu sappia tutta la verità, e perché reagisco così ogni volta che ti vedo con Volkan. Devi sapere che la mia non è solo gelosia»

«Che intendi?»

«Vedi... La prima donna che ho avuto, si chiama Bestemsu... Si può dire che è stata la peggiore, delle due»

Demet avverte la tensione aumentare.

Nota lo sguardo di Can cambiare, perciò, poggia la mano sulla sua, esattamente sul tavolo, e rimane ad ascoltare il discorso.

«Come mai la peggiore? Che ti ha fatto?»

«Sai, queste cose di solito succedono nei film, o nelle serie tv... Ma questa storia è la mia vita, Dem»

«Raccontami»

«Sai, all'epoca Bestemsu perse sua nonna, che purtroppo aveva lasciato dei debiti da pagare... Si può dire che non aveva possibilità economiche, a differenza mia... E secondo te cosa poteva mai volere una donna senza soldi da un uomo che poteva permettersi qualsiasi cosa?»

«Ovviamente soldi»

«Sai, Dem... Si è avvicinata a me, facendomi credere che il suo fosse vero amore. Ho partecipato al funerale di sua nonna, perché io Bestemsu già la conoscevo... E lei? Mi confessa i suoi sentimenti, pochi giorni prima che il debito scadesse... Io, come al coglione che ero, o che sono ancora, l'ho aiutata a mettere fine a quei debiti, Dem. Le ho donato soldi, e non pochi, credimi»

«Si è approfittata di te... Bastarda»

«Dem io iniziavo a conoscere l'amore proprio in quel periodo... Sentivo delle sensazioni che mai avevo provato in tutta la vita. Sai quando desideri conoscere qualcosa talmente tanto che non riesci a dormire la notte? Mi sentivo così»

«Amore mio...»

Can ha gli occhi che si riempiono di lacrime.

Al ricordo di tutto quel dolore che ha provato, sente l'aria mancare.

«L'ho resa per un periodo una donna felice, e io man mano mi innamoravo sempre di più. Lei si comprava vestiti costosi, e io ero felice di vederla felice, Dem... Perché sapevo che era merito mio. Ma poi...»

𝐔𝐧'𝐄𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐈𝐧𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora