𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟏𝟏. "𝐇𝐨 𝐒𝐞𝐧𝐭𝐢𝐭𝐨 𝐁𝐞𝐬𝐭𝐞𝐦𝐬𝐮"

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Una volta arrivati a casa Yaman, Demet si guarda attorno, percependo un'aria diversa dal solito.

Il solo pensiero che quell'uomo possa essere in casa le mette i brividi.

Ma sa che Can non permetterà mai a nessuno di farle accadere qualcosa.

Nel frattempo, i suoi genitori l'hanno messaggiata più volte, senza mai ricevere risposta.

Persino Volkan le ha mandato qualche messaggio di troppo, che lei ha ignorato.

Ne voleva parlare con Can, ma ha preferito tacere, visto il modo in cui ha confessato di suo padre.

«Vuoi qualcosa da bere?» Le domanda Can, raggiungendo il frigo.

Demet invece, si piazza davanti al tavolo, rivolta verso di lui.

«Dipende, che cos'hai?»

«Un po' di tutto. Tra le bevande alcoliche più forti, a quelle meno forti... Dimmi tu»

«Dammi della birra, ne ho bisogno»

«Condividiamone una... -la prende- ne hai bisogno per via dei tuoi genitori?»

«Certo, e anche per tuo padre... Sono scioccata, letteralmente»

«Lo capisco, credimi» Can la raggiunge, sistemandosi di fianco a lei.

Bevono entrambi.

«Non si scelgono i genitori, eppure tu hai la fortuna di averli... E loro ti trattano così»

«Can, il punto è che non mi aspettavo che ti trattassero così -passa la bevanda a Can- non avevo idea del fatto che avessero invitato Volkan a cena, per farti scendere di livello»

«Francamente, non mi sono sentito toccato neanche un po' dalla sua presenza, Dem» Intanto beve un sorso ripassando poi il tutto a Demet.

Si guardano.

«Can»

«Dem, non sto scherzando... Mi hanno preso di più quando hanno parlato dei miei genitori, io...» La loro conversazione viene interrotta da una porta che si apre.

Per un attimo, il pensiero che il padre di Can fosse rientrato prima del tempo, entra nella mente di entrambi.

Ma quando sbuca la sorella minore, Demet tira un sospiro di sollievo.

La piccola, o forse grande, a modo suo, ha diciasstte anni.

Compie diciotto anni a breve.

Ha i capelli neri, con delle sfumature rossastre.

Abbastanza lunghi.

Porta una chewing gum nella bocca.

Sorride a Demet e Can.

Può sembrare un po' pazza, ma la verità è che il suo passato l'ha talmente scossa che si mostra per una persona che non è.

Ha paura di aprirsi.

Sente suo fratello maggiore come suo padre.

Non è solo Can a considerarla più di una sorella.

«Sei già qui?»

«Esatto, ma fra poco esco di nuovo. Tu piuttosto, perché porti la tua nuova ragazza in casa? Portala altrove, Can... Ho una brutta sensazione»

Lei è una sensitiva.

Quando sente cose brutte, succedono.

Quando sente cose belle, accadono ad ogni modo.

«Dici?»

𝐔𝐧'𝐄𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐈𝐧𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora