𝐔𝐧'𝐄𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐈𝐧𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞.

𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟐𝟏. "𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐒𝐞𝐢 𝐕𝐞𝐧𝐮𝐭𝐚 𝐃𝐚 𝐌𝐞?"

Abbracciarsi è una delle più belle cose che esistano al mondo.

Esprimere il proprio amore mentre si stringe la propria amata, o il proprio amato, non si può riassumere con nessun termine.

Nascondere il proprio viso, nell'incavo del collo del tuo amore più grande, forse per mascherare quella traccia di pianto, oppure semplicemente per inspirare quel profumo che tanto ami, è un'altra delle forme d'amore più belle.

Così come quando poggi il tuo viso sul petto della persona che ti è difronte.

Lo fai, proprio per ascoltare il suo battito del cuore fondersi col tuo.

Demet però, in quel momento, si ricorda di quel dettaglio particolare, che non l'aveva lasciata indifferente qualche attimo prima.

Ne soprattutto ora.

«Sei impazzito? Come puoi uscire fuori di casa con soltanto l'asciugamano addosso? E se fuori non ci fossi stata io, ma qualcun altro?» Parla, provando a nascondere la forte gelosia che sente.

Il forte fastidio che prova.

Soprattutto, nasconde quella voglia continua di piangere.

«Sei gelosa?» Mormora, mentre le tira il naso con due dita.

«Io?»

«Si, tu»

«No. Come posso essere gelosa? Io potrei essere gelosa di qualcosa che mi appartiene, non posso essere gelosa di qualcuno che non è più mio» Lancia una frecciatina, forse forte.

Forse dolorosa.

Ma Can non ci fa caso, in fin dei conti, non stanno più insieme.

Sorride appena, indicandole poi di entrare in casa.

«Devo tornare a casa»

«Sei venuta qui con la consapevolezza che se ti avrei vista, non ti avrei lasciato tornare a casa da sola. Quindi, ora, entri, d'accordo?»

Demet sbuffa.

Il loro solito botta e risposta è tornato.

Un punto a favore di quel rapporto.

Poi, punta gli occhi nuovamente sull'asciugamano.

Si innervosisce.

«Io non lo so, ma si può uscire di casa così?» Continua a borbottare, mentre entra in casa insieme a lui.

«Non ti devo alcuna spiegazione, signorina» La provoca, puntandole un dito contro.

Un attimo dopo, rimane completamente nudo, davanti a lei, che all'istante si volta, dando le spalle a Can.

«Incredibile» Borbotta, sbuffando poi.

Resta sempre di schiena.

«Niente che tu non abbia già visto» Ridacchia, camminando verso la camera.

«Stronzo» Sussurra lei, sedendosi su quel divano che ne ha viste tante, forse troppe.

«E comunque, signorina, sono rimasto col solo asciugamano, perché come già sai, questo posto è deserto! Avrei semplicemente buttato l'immondizia nel bidone di fianco, chi mai mi sarei potuto trovare a mezzanotte inoltrata fuori casa mia?» Le da ogni tipo di spiegazione, sentendo che lei, le merita.

La ragazza però, si finge indifferente.

Ma in realtà, è più tranquilla di quanto può sembrare.

Alla fine, quel bidoncino era davvero vicino casa sua.